Nonostante l’aumento delle misure di sicurezza è sempre alto il numero delle morti sul lavoro, soprattutto in alcuni settori. Ecco i lavori più pericolosi.
Sebbene siano aumentate, nel corso degli anni, sia le misure di sicurezza imposte sui luoghi di lavoro che la consapevolezza - da parte di lavoratori e datori di lavoro - dei rischi che si corrono quotidianamente, il numero di incidenti e morti sul lavoro è ancora molto alto in Italia.
Nel 2022 sono state registrate oltre mille morti sul lavoro e il 2023 è iniziato già con sette segnalazioni. Un problema che ha colpito anche gli studenti durante l’alternanza scuola-lavoro. Il rischio di infortuni o morti sul lavoro non è uguale in tutti i settori, ci sono lavori che fanno registrare un indice di pericolosità maggiore. Quali sono i lavori più pericolosi in Italia?
I lavori più pericolosi
Tra i lavoratori più rischio ci sono coloro che lavorano nelle cave, esposti già di per sé a pericoli non indifferenti dovuti al tipo di lavoro, aumentati negli ultimi anni a causa della riduzione del numero di persone addette all’attività e all’aumento dei ritmi di lavoro.
Non va meglio a chi lavora sulle strade e, in particolar modo, a chi si occupa della manutenzione delle autostrade. Questa tipologia di lavoratori, infatti, la maggior parte delle volte deve lavorare in presenza di traffico, e per questo il rischio di incidente è sempre dietro l’angolo.
A rischio infortuni sono anche i lavoratori edili: il settore sembra essere in ripresa, ma i tempi spesso sono stretti e, per questo, rispettare tutte le regole di sicurezza non è sempre possibile. Il rischio aumenta nelle cosiddette micro-imprese, ossia quelle ditte dove la media dei dipendenti si aggira intorno alle due unità.
Tra le professioni più rischiose c’è anche quella dell’autotrasportatore, soprattutto quando le sostanze trasportate sono pericolose, come ad esempio gas, prodotti tossici o corrosivi. Il rischio, in questo caso, è aumentato anche dal cattivo stato delle autostrade italiane.
I lavori più pericolosi
Per quanto riguarda i lavori più pericolosi in Italia, si può senz’altro affermare che i settori più a rischio sono quelli dell’edilizia, dell’autotrasporto, delle fabbriche e dell’agricoltura, che continua a rivelarsi una vera e propria bestia nera nei dati su infortuni e morti.
I lavori più pericolosi sono:
- muratore;
- autista e autotrasportatore;
- coltivatore diretto;
- bracciante;
- manovale edile;
- meccanico manutentore;
- impiegato amministrativo;
- magazziniere;
- addetto alle attività operative nei servizi;
- operaio nelle fonderie;
- addetto alla lavorazione dell’alluminio;
- spazzacamino;
- pittore che lavora con solventi organici;
- calzolaio.
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