Quali sono i lavori vietati ai minorenni? Ecco cosa afferma la legge italiana riguardo al lavoro minorile e quali sono i limiti da rispettare.
A volte si dice che il lavoro minorile è illegale in Italia, probabilmente pensando ai bambini, che in alcuni paesi non godono della stessa tutela. Eppure, non è infrequente che un ragazzo di 16 o 17 anni svolga un’attività lavorativa, magari limitata nel tempo. Ecco come funziona il lavoro minorile e quali lavori sono vietati ai minorenni in Italia.
Il lavoro minorile in Italia, cosa dice la legge
La normativa sul lavoro minorile distingue fra due fasce di età, sottoposte a diversa tutela. In particolare, ci si riferisce con bambini ai minori di età inferiore a 15 anni o che non hanno completato l’obbligo scolastico. Sono, invece, adolescenti i minori che hanno più di 15 anni e hanno completato l’obbligo scolastico (in ogni caso a 16 anni per i nati dal 1993 in poi).
I bambini non possono mai lavorare, fatta eccezione per attività sportive, culturali, artistiche, pubblicitarie o nello spettacolo. Un bambino di 7 anni può per esempio partecipare a uno spot pubblicitario, sempre con il consenso dei genitori, mentre un 14enne potrebbe invece scrivere un libro e pubblicarlo.
Gli adolescenti, invece, possono lavorare, purché vengano rispettate le specifiche disposizioni previste dalla legge. Il lavoro degli adolescenti è infatti sottoposto a una regolamentazione diversa rispetto a quello degli adulti, soprattutto per tutelare eventuali danni sulla crescita del giovane lavoratore.
Quali sono i lavori vietati ai minorenni
Sebbene l’attività lavorativa dei minorenni sia disciplinata in modo molto stringente, non esistono dei veri e propri lavori che i minorenni non possono fare. Ci sono però precisi requisiti contrattuali da rispettare, oltre a mansioni assolutamente vietate per la loro potenziale pericolosità psico-fisica. Di conseguenza, rispettando questi criteri i minorenni potrebbero essere impiegati quasi in qualsiasi settore.
È però vero che in alcune determinate professioni sarebbe decisamente poco pratico impiegare un lavoratore senza alcune fasi di lavorazione o procedimenti che caratterizzano il lavoro, perciò potrebbero esserci dei limiti in tal senso.
Minorenni e lavoro notturno
Fra i primi divieti che riguardano l’attività lavorativa dei minori c’è quello che riguarda il lavoro notturno. I minori non possono prestare attività lavorativa nel periodo di 12 ore consecutive compreso tra le 22 e le 6 oppure dalle 23 alle 7. È però prevista un’eccezione, che riguarda le attività culturali, artistiche, sportive o di spettacolo, comunque a condizione che non si protraggano oltre la mezzanotte. Questo, ad esempio, è il motivo per cui nei programmi televisivi i minorenni smettono di esibirsi oltre quell’ora.
Lavoro straordinario e minorenni
I minorenni non possono nemmeno svolgere attività lavorativa oltre alle 40 ore settimanali (o meno, se il contratto collettivo prevede un tempo inferiore), dato il divieto assoluto di lavoro straordinario.
Esposizione a sostanze dannose
Fra le mansioni incompatibili con il lavoro minorile ci sono quelle che comportano l’esposizione a sostanze dannose, così suddivise.
Agenti fisici:
- Atmosfera superiore a quella naturale;
- rumori superiori al massimo previsto dalla legge.
Agenti biologici:
- Microrganismi che possono causare patologie;
- sostanze che possono provocare anomalie genetiche.
Agenti chimici:
- Sostanze e preparati classificati con i codici T (tossici), T+ (molto tossici), C(corrosivi), F+ (estremamente infiammabili), E (esplosivi);
- sostanze e preparati nocivi (contrassegnati dal codice Xn) associati a una o più categorie di rischio fra R39 o R40 (effetti irreversibili sull’uomo gravi o molto gravi), R42 e/o R43 (sensibilizzazione al respiro o al contatto), R46 (alterazioni genetiche ereditarie), R48 (gravi danni dalla lunga esposizione), R60 (riduzione della fertilità), R61 (danni ai bambini non ancora nati);
- sostanze e preparati irritanti (codice Xi), contrassegnati da rischio R42 e/o R43;
- sostanze e preparati cancerogeni in grado di causare mutazioni;
- piombo e suoi composti.
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Lavorazioni e procedimenti vietati ai minori
Sebbene non ci siano dei divieti generali circa le professioni dei minorenni, sono vietati i seguenti procedimenti e lavorazioni:
- Uso di sostanze cancerogene;
- fabbricazione e manipolazione di esplosivi e ordigni;
- contatto con animali feroci, velenosi, tori e stalloni;
- mattatoio;
- contatto con gas compressi;
- lavori con contenitori contenenti sostanze chimiche (come bacini e serbatoi);
- lavori edili sulle armature esterne e interne delle costruzioni;
- rischi elettrici di alta tensione;
- lavori a catena pagati a cottimo;
- lavorazioni con forni con temperature superiori a 500 gradi;
- laminatoi e fonderie;
- processi elettrolitici;
- produzione di gomma sintetica;
- produzione dei metalli;
- produzione e lavorazione dello zolfo;
- scavi e industria estrattiva;
- taglio, frantumazione, polverizzazione e vagliatura a secco di rocce e minerali;
- lavorazione di tabacchi;
- lavori sulle navi, ma sono permessi quelli eseguiti nei reparti a terra;
- produzione di calce ventilata;
- rischio di silicosi;
- manovra di apparecchi di sollevamento a trazione meccanica (eccetto ascensori e montacarichi);
- lavori in ambienti ristretti come pozzi e cisterne;
- magazzini frigoriferi;
- esposizione a prodotti farmaceutici;
- guida di veicoli, lavori sui motori e sugli organi di trasmissione in moto;
- metallizzazione a spruzzo;
- abbattimento degli alberi;
- pulizia di camini e focolai negli impianti a combustione;
- apertura, battitura, cardatura e pulitura delle fibre tessili, delle fibre vegetali e animali, delle piume e dei peli;
- produzione e lavorazione di fibre minerali e artificiali;
- riciclo di stracci e carta usata;
- strumenti vibranti e pistole fissa-chiodi;
- produzione di polveri metalliche;
- saldatura e taglio dei metalli con arco elettrico o fiamma ossidrica/ossiacetilenica;
- lavori in macellerie con rischio di tagliarsi per gli attrezzi impiegati.
Lavoro autonomo minorenni
Riguardo al lavoro autonomo, c’è da dire che:
- Possono aprire partita Iva solo i maggiorenni o i minori emancipati, che hanno almeno 16 anni e hanno ricevuto autorizzazione dal giudice per gli atti ordinari;
- i minorenni possono proseguire l’attività ereditata o ricevuta in donazione;
- gli adolescenti possono prestare collaborazioni occasionali.
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