Forza Italia si presenta alle elezioni del 25 settembre non confermando tutti i big del partito e candidando il leader Silvio Berlusconi anche in un collegio uninominale.
Ci sono conferme, alcune novità vip, ma anche esclusi di lusso. Forza Italia si presenta alle elezioni politiche del 25 settembre con delle liste in parte rinnovate visto il taglio dei parlamentari. In questa legislatura che si chiude il partito di Silvio Berlusconi ha avuto più di 120 parlamentari tra Camera e Senato. Sarà impossibile ripetere questi numeri nel prossimo Parlamento, dove comunque la formazione politica potrebbe avere un numero cospicuo di deputati e senatori.
La coalizione di centrodestra, infatti, è data per favorita da tutti i sondaggi disponibili prima del silenzio elettorale. Nel partito ci sono state diverse fibrillazioni dopo la caduta del governo Draghi, con molti volti storici che sono andati via, a partire dai tre ministri Renato Brunetta, Mariastella Gelmini e Mara Carfagna (le ultime due passate ad Azione di Carlo Calenda).
I dirigenti forzisti puntano però a ottenere lo stesso un buon risultato elettorale, spinti dalle cospicue promesse di Berlusconi. Vediamo quindi chi sono i candidati più rilevanti di Forza Italia tra Camera e Senato e dove correranno il leader e il suo vice Antonio Tajani.
Liste Forza Italia, i candidati plurinominali alla Camera
Per quando riguarda i candidati alla Camera in Lombardia si candida al plurinominale l’ex sindaco di Pavia Alessandro Cattaneo. In Piemonte correrà Gilberto Pichetto, mentre in Sicilia sarà capolista a Palermo il sottosegretario alla Difesa e attuale deputato Giorgio Mulè. E ancora: nel Lazio il capolista in tutte le circoscrizioni sarà il capogruppo a Montecitorio Paolo Barelli.
Nel collegio Bologna-Modena, quindi, guiderà la lista il bolognese Valentino Valentini, consigliere di Berlusconi per la politica estera, mentre in Abruzzo c’è l’attuale parlamentare Nazario Pagano. Infine la sottosegretaria allo sport Valentina Vezzali guida la lista del plurinominale nelle Marche.
Liste Forza Italia, i candidati plurinominali al Senato
Capitalo plurinominale Senato. Nell’area Lombardia 3 c’è Licia Ronzulli, capolista al Collegio 2, a Roma la capolista sarà Anna Grazia Calabria. In Piemonte correrà Gilberto Pichetto, in Veneto ci sarà il capogruppo del partito in commissione Giustizia, Pierantonio Zanettin.
In Calabria, invece, guiderà le liste Mario Occhiuto, fratello del governatore Roberto ed ex sindaco di Cosenza. la numero uno dei senatori forzisti, Annamaria Bernini, si candida invece in Campania.
Dove corrono Berlusconi e Tajani
Silvio Berlusconi è il protagonista indiscusso anche delle liste elettorali di Forza Italia. Il leader, che ha presentato il suo programma economico completo a Money.it, correrà da capolista al plurinominale per il Senato in ben quattro regioni italiane: Lombardia, Piemonte, Lazio e Campania. Non solo: ha deciso di correre anche in un collegio uninominale. Si tratta precisamente della sua Monza, dove nelle ultime elezioni comunali è prevalso al secondo turno il candidato del centrosinistra: una pecca a cui Berlusconi vuole rimediare.
Il vice ed ex presidente del Parlamento europeo, Tajani, si presenterà invece solo nel collegio uninominale di Velletri, nel Lazio, dove è comunque praticamente certa la sua elezione.
Liste Forza Italia, le scelte per i collegi uninominali
Oltre a Tajani e Berlusconi a Forza Italia la coalizione di centrodestra ha assegnato diversi altri collegi uninominali, per lo più in Campania, dove il partito è il più forte della coalizione. Per il Senato qui ci sarà l’ex presidente regionale Stefano Caldoro. Per la Camera i deputati Mariarosaria Rossi e Gianfranco Rotondi. In Emilia-Romagna, invece, ci prova Vittorio Sgarbi, in Toscana Deborah Bergamini.
In Lombardia, quindi, correrà Ronzulli (a Como), in Piemonte Paolo Zangrillo, fratello del medico di fiducia di Berlusconi Alberto Zangrillo. Altra Regione forte è la Sicilia, dove alla Camera, all’uninominale di Marsala correrà la compagna del leader, Marta Fascina e a Palermo città Gabriella Giammanco. E ancora: Stefania Craxi avrà il collegio uninominale di Gela per il Senato, Michela Vittoria Brambilla lo stesso per la Camera.
Infine, per il Senato, ci saranno: in Veneto Bernini (Padova 3) e in Basilicata l’attuale presidente di Palazzo Madama e seconda carica dello Stato, Maria Elisabetta Alberti Casellati.
Da Lotito a Rita Dalla Chiesa, novità e ritorni in Forza Italia
Tra le novità spicca il nome di Rita Dalla Chiesa, figlia del generale Alberto che fu ucciso dalla mafia. Lei sarà la capolista di Forza Italia nel proporzionale Puglia 2 di Bari-Molfetta e in tanti altri centri dell’area barese. Ci riprova poi, dopo l’esclusione nel 2018, il presidente della Lazio Claudio Lotito: sarà all’uninominale del Molise per il Senato.
E ancora, sarà presente Paolo Emilio Russo, giornalista dello staff di Berlusconi, in corsa al plurinominale della Sicilia orientale per la Camera. Si candida per Montecitorio anche l’ex sindaco di Verona Flavio Tosi, che sarà capolista nel proporzionale nella sua città. Altra novità è Maurizio Casasco, presidente di Confapi, che correrà da capolista in Lombardia.
Torna poi in primo piano al livello nazionale Gianfranco Miccichè, il commissario del partito in Sicilia sarà il capolista al Senato al posto di Renato Schifani, candidato del centrodestra alla presidenza della Regione.
Candidati Forza Italia, gli esclusi di lusso
Sono diversi i cosiddetti “ex colonnelli” rimasti fuori dalle liste di Forza Italia. La più nota è l’ex governatrice del Lazio Renata Polverini, che ha rifiutato una proposta di candidatura al Senato che secondo lei “sarebbe stata di pura testimonianza”. In pratica la sua elezione era data per impossibile.
Con Polverini c’erano state diverse tensioni in occasione della crisi del governo Conte II, quando diede la fiducia all’ex premier e ora presidente del Movimento 5 Stelle. Discorso diverso per Simone Baldelli e Andrea Ruggieri, che scontano il necessario taglio di posti dovuto al numero ridotto dei parlamentari. Il secondo parla però di una preferenza data a “esordienti anonimi e senza titolo”.
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