Liz Truss, 44 giorni al governo le bastano per un vitalizio record: pensione da 115mila sterline l’anno per tutta la vita

Stefano Rizzuti

21 Ottobre 2022 - 16:34

Dopo le sue dimissioni lampo (solo 44 giorni al governo), la premier britannica uscente Liz Truss avrà diritto a un vitalizio record: 115mila sterline l’anno per tutta la vita.

Liz Truss, 44 giorni al governo le bastano per un vitalizio record: pensione da 115mila sterline l’anno per tutta la vita

Una pensione da record. Solo 44 giorni in carica a Downing Street basteranno a Liz Truss, ormai ex premier britannica, per incassare fino a 115mila sterline all’anno per tutta la vita. Niente male, come indennità per aver lavorato solo per un mese e mezzo e con risultati tutt’altro che soddisfacenti, considerando che è stata subito costretta a dimettersi.

La premier britannica uscente incasserà quindi la pensione prevista per chiunque abbia ricoperto l’incarico di premier a Londra, ovvero un’indennità annuale per il mandato che nel suo caso è stato ricoperto solamente per un mese e mezzo.

Va comunque detto che non è ancora certo che Truss accetti questo vitalizio: né lei né i suoi portavoce hanno fatto sapere quali sono le intenzioni della premier dimissionaria in merito alla pensione che le spetterebbe per il suo ruolo e per quello che continuerà a ricoprire a livello di immagine pubblica in quanto ex primo ministro. Truss, quindi, potrebbe anche decidere di rifiutare il vitalizio.

Quanto guadagnerà di pensione Liz Truss

Truss potrà ottenere fino a 115mila sterline l’anno di indennità, corrispondenti a circa 131mila euro. Il vitalizio per i premier britannici è stato introdotto nel 1991, in seguito alle dimissioni di Margaret Thatcher. Si tratta di una cifra comunque vincolata ai costi dei doveri pubblici, il che vuol dire che le cifre non sono utilizzati per scopi privati o parlamentari, considerando che alcuni ex premier sono rimasti in Parlamento (anche gli ultimi casi, come Theresa May e Boris Johnson, lo dimostrano). Servono, di fatto, per spese di rappresentanza.

Pensione Truss, la protesta di sindacati e opposizione

In un momento del genere, con la recessione alle porte e la crisi energetica e l’inflazione che spingono l’economia britannica verso il basso, una notizia del genere non può essere accolta positivamente dai sindacati. Per esempio Mark Serwotka, leader sindacale, attacca: “In un momento in cui un funzionario su cinque utilizza il banco alimentare e il 35% ha saltato i pasti perché non ha cibo, è grottesco che Liz Truss possa andarsene con quello che è effettivamente un bonus di 115.000 sterline”.

Anche l’opposizione si scaglia contro Truss: il leader dei Labour, Keir Starmer, e quello dei Lib-Dem, Ed Davey, invitano la premier dimissionaria a rinunciare a questa cifra. A loro avviso dovrebbe rifiutare, non avendo realmente diritto a queste somme. Viene sottolineato come la maggior parte delle persone debba lavorare 35 anni per avere una pensione e invece a lei basterebbero 45 giorni.

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