Il lunistizio maggiore è presto in arrivo, ecco di cosa si tratta e cosa si può vedere di questo fenomeno.
Negli ultimi tempi si parla spesso di eventi astronomici rari e irripetibili, che tengono incollati al cielo gli occhi di milioni di cittadini. C’è stata l’eclissi solare totale e presto ci attende anche un’esplosione stellare, grazie alla quale per qualche giorno vedremo una stella in più. Questo 2024 ha però in serbo un’altra sorpresa, il lunistizio maggiore, un evento che potrebbe rivelarsi prezioso per svelare i segreti di Stonehenge. La particolare posizione lunare sarà osservabile da tutto il mondo a occhio nudo, perché si potranno presto notare differenze nella posizione e perfino nella dimensione con cui la percepiamo.
Non ci sarà però uno spettacolo in senso stretto, gli effetti visibili non saranno pittoreschi come quelli dell’aurora boreale, tanto per fare un esempio, ma si tratta di un fenomeno indispensabile anche per comprendere meglio il comportamento di questo astro. È un’occasione che si ripresenta soltanto ogni 19 anni circa, pertanto molto attesa anche dagli appassionati di fotografia, oltre che dagli archeologi e dai curiosi. Ovviamente anche gli astronomi sono interessati dal lunistizio, ma il fenomeno ha particolare rilevanza soprattutto per quanto riguarda la storia e il modo in cui la società si rapporta ai fenomeni celesti.
Lunistizio maggiore in arrivo, che cos’è?
Bisogna da subito precisare che lunistizio non è in realtà un termine scientifico e infatti non viene impiegato nel linguaggio tecnico dei testi di astronomia. Si tratta più che altro di una parola che è entrata nel linguaggio di tipo comune per indicare questo tipo di evento, attingendo ovviamente dal solstizio. In effetti, i due fenomeni sono per certi versi molto simili. Il solstizio indica, infatti, il momento in cui il Sole raggiunge il punto di declinazione massima nel suo moto apparente lungo l’ellittica. L’impressione è che il Sole, o meglio quella che ne è la nostra percezione dalla Terra, si fermi per qualche istante prima di riprendere il suo moto, dopo essere salito (o sceso) al massimo delle sue potenzialità.
Molto similmente anche per la Luna. Quest’ultima compie un’orbita intorno alla Terra con un carattere ciclico, passando per un limite settentrionale e un limite meridionale che non oltrepassa mai, se non appunto nell’occasione del lunistizio. Ogni 19 anni (18,6 per la precisione) la Luna passa dal minimo di questi limiti con il lunistizio minore fino al massimo, per l’appunto con il lunistizio maggiore. Anche in questo caso è bene ricordare che nemmeno la Luna si ferma, ma restano immobili per un certo periodo di tempo i limiti estremi delle sue posizioni, per un effetto davvero memorabile.
Quando ci sarà il lunistizio maggiore?
Il lunistizio maggiore si compirà a metà del 2025, ma fin da ora è possibile osservare nel cielo notturno peculiari cambiamenti. La Luna ospita infatti posizioni insolite, trovandosi particolarmente in alto oppure in basso, compiendo un ciclo curioso, sorgendo e tramontando in aree celesti in cui non siamo abituati a vederla e non per così tanto tempo.
Come vederlo?
Lo spettacolo del lunistizio maggiore è osservabile a occhio nudo, anche perché si basa proprio sulla percezione dalla Terra dei movimenti di questo astro. Bisognerebbe comunque porsi nelle migliori condizione per l’osservazione o la fotografia, privilegiando aree poco inquinate e aperte. Molti stanno tenendo sotto controllo i movimenti lunari già da tempo, facendo tesoro di fotografie che al termine del lunistizio mostreranno concretamente la maestosità di questo fenomeno.
Cosa c’entra Stonehenge?
Il circolo di pietre di Stonehenge rimane fulcro di attenzione e curiosità ancora oggi, anche perché non tutti i suoi misteri sono stati svelati o interpretati. Oltre a essere particolarmente affascinante, con un bagaglio storico, culturale e sociologico senza paragoni, Stonehenge è di fondamentale importanza per il legame degli esseri umani con gli eventi astronomici. Sappiamo che la sua costruzione è direttamente e sapientemente collegata ai cicli solari, ma si presume che tenga conto anche di quelli lunari.
Per questo motivo l’English Heritage ha organizzato un nuovo progetto, che si occuperà appunto dell’osservazione del tempio di Stonehenge per scoprire se anche la posizione della Luna viene in qualche modo tracciata. Si potrebbe così spiegare anche la progettazione delle pietre della stazione, che sembrano essere collocate proprio in corrispondenza dei punti estremi raggiunti dalla Luna.
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