Mascherine, ecco perché potrebbe tornare davvero l’obbligo

Giacomo Andreoli

02/12/2022

Oltre al Covid aumentano i casi di influenza stagionale e di virus respiratorio sinciziale: una triplice minaccia che spinge le autorità sanitarie a valutare il ritorno alle mascherine.

Mascherine, ecco perché potrebbe tornare davvero l’obbligo

Presto potrebbe tornare l’obbligo di mascherina, almeno nei luoghi chiusi e affollati. Le autorità sanitarie, in Europa e negli Stati Uniti, ci stanno pensando seriamente, alla luce dell’aumento dei casi di Covid, che si uniscono al diffondersi dell’influenza stagionale, ma anche all’insolito crescere del numero dei contagiati dal virus respiratorio sinciziale.

Insomma, una triplice minaccia che rischia davvero di creare problemi alle strutture ospedaliere, motivo per cui si potrebbe optare per un ritorno limitato dei dispositivi di protezione, così da ridurre almeno in parte i contagi. Potrebbe quindi rivedersi uno degli obblighi simbolo della stagione più dura della pandemia.

Covid-19 e mascherine, cosa succede negli Stati Uniti

A Los Angeles, negli Stati Uniti, le autorità sanitarie lo hanno già detto, avvertendo la popolazione che il ritorno all’obbligo nei luoghi al chiuso potrebbe essere imminente. In tutta la California i casi di coronavirus e i tassi di ricovero sono aumentati moltissimo nelle ultime settimane, con le ospedalizzazioni triplicate in un mese.

Nella contea della città c’è già un meccanismo automatico, per cui se si superano i 200 casi ogni 100mila abitanti torna immediatamente l’obbligo. Al momento il tasso è a 188, quindi si è vicinissimi alla soglia.

L’aumento dei casi di virus respiratorio sinciziale

Quello che preoccupa di più, anche in Europa, è però l’aumento dei casi di bronchiolite nei bambini, come causa del virus respiratorio sinciziale. I livelli, soprattutto in Francia, Germania e Belgio, stanno raggiungendo livelli record che spaventano gli ospedali. Negli Usa i tassi di ospedalizzazione dei più piccoli sono sette volte superiori al 2018, con più dei tre quarti dei posti letto pediatrici occupati.

In alcuni casi, così, come a Boston e Salt Lake City, si è stati costretti ad annullare gli interventi chirurgici programmati. Qualcosa di grave, però, sta accadendo anche ad Hannover, dove l’ospedale universitario parla di troppi casi che non si riescono più a seguire e di morti che sarebbero evitabili. Anche in Francia i posti letto per i bambini sono pressoché saturi. In Belgio, poi, le autorità sanitarie hanno parlato apertamente di epidemia “senza precedenti”.

Può tornare l’obbligo di mascherina in tutta Europa?

Ora si attende per la fine dell’anno il picco di questo virus respiratorio, che è anche difficile da distinguere rispetto al Covid, con il rischio di provocare diagnosi sbagliate. Il periodo invernale, così, rischia di essere davvero problematico, come sottolineato dall’Oms e dall’Unione europea assieme al Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie infettive (Ecdc).

Per ora quella di indossare le mascherine è una raccomandazione che viene “rafforzata” per il periodo di feste natalizie. Si consiglia di usare dispositivi di protezione aderenti, sempre nei luoghi affollati e con ventilazione scarsa. Se questo diventerà poi un obbligo non è dato sapersi, per ora, ma la possibilità non è affatto remota.

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