Mediatore creditizio, chi è, cosa fa e a cosa serve

Veronica Caliandro

3 Febbraio 2025 - 12:09

Chi è, cosa fa e soprattutto a cosa serve un mediatore creditizio? Vediamo che ruolo ha il «broker» e quali vantaggi può portare.

Mediatore creditizio, chi è, cosa fa e a cosa serve

A partire dalle auto, passando per la casa fino ad arrivare ai mobili, sono davvero tante le spese particolarmente elevate che possono pesare sul bilancio familiare. Non tutti, però, dispongono di abbastanza denaro per poter acquistare tutto ciò che desiderano.

A tal fine può essere utile richiedere un mutuo o un prestito grazie a cui ottenere il denaro necessario a sostenere tali costi. Ma come farli ad ottenerli? Ebbene, proprio in questo ambito giunge in aiuto la figura del mediatore creditizio. Entriamo quindi nei dettagli per vedere chi è, cosa fa e soprattutto a cosa serve.

Chi è il mediatore creditizio?

Il mediatore creditizio è un professionista esperto in grado di suggerire la migliore soluzione quando si deve richiedere un mutuo, un prestito->article78436 o una cessione del quinto.

In pratica è l’intermediario che mette in relazione le banche con i clienti interessati a ottenere un finanziamento. Entrando nei dettagli, come spiegato sul sito dell’OAM, ovvero l’Organismo Agenti e Mediatori, con il termine mediatore creditore si fa riferimento al soggetto che:

«mette in relazione, anche attraverso attività di consulenza, banche o intermediari finanziari previsti dal Titolo V del TUB con la potenziale clientela per la concessione di finanziamenti sotto qualsiasi forma (cfr. art. 128-sexies, comma 1, del TUB). Gli stessi possono svolgere esclusivamente l’attività appena indicata, nonché attività connesse o strumentali alla stessa e quelle definite compatibili dalla normativa (cfr. artt. 128-sexies, comma 3, del TUB e 17, comma 4-quater, del D.Lgs. n. 141/2010)».

I requisiti del mediatore creditizio

Per diventare mediatori creditizi bisogna innanzitutto frequentare un corso di formazione e sostenere l’esame OAM. In caso di esito positivo sarà possibile iscriversi all’Elenco degli Agenti e Mediatori. Non è obbligatorio avere alle spalle esperienza finanziaria, bensì, come già detto, è fondamentale completare un corso di formazione accreditato che tratti argomenti finanziari, economici, giuridici e tecnici.

La durata del corso di formazione può differire a seconda dell’ente organizzatore. Si tratta in ogni caso di un numero di ore sufficienti a garantire una corretta e approfondita comprensione delle varie materie richieste dalla normativa OAM. Oltre a frequentare il corso e superare l’esame, per iscriversi all’albo professionale gestito dall’OAM è necessario far parte di una società con sede legale in Italia e che abbia un adeguato capitale sociale.

In seguito all’entrata in vigore del D. Lgs. numero 141 del 2010, infatti, solo le società costituite sotto forma di società di capitali o cooperative possono operare come mediatori creditizi. Ma non solo, l’oggetto sociale della società deve essere esclusivamente la mediazione creditizia. Possono comunque essere aggiunte attività connesse o strumentali.

I mediatori creditizi possono avvalersi di dipendenti e collaboratori, ovvero di persone fisiche in possesso dei requisiti di onorabilità e professionalità e che abbiano superato un esame tenuto dall’OAM, l’Organismo degli Agenti e Mediatori. Quest’ultimo ha il compito di vigilare sull’attività di tutti gli operatori del credito intermediato. I collaboratori non possono svolgere la propria attività per più di un mediatore contemporaneamente.

Cosa fa il mediatore creditizio: il ruolo nella mediazione del credito

Il mediatore creditizio può inoltrare la richiesta di finanziamento per conto del cliente. Deve però limitarsi esclusivamente all’istruttoria preliminare di finanziamento e inoltrare il tutto all’intermediario finanziario di competenza. Entrando nei dettagli, il mediatore creditizio può ottenere la firma del cliente sulla richiesta di credito, ma non sul contratto di finanziamento.

Tra le attività che svolge in genere un mediatore creditizio si annoverano quindi, l’attività di consulenza, istruttoria preliminare della richiesta di finanziamento, formulazione ed invio agli enti erogatori di richieste di credito. Ma non solo, fa anche le trattative con i potenziali erogatori in merito alle modalità di erogazione e condizioni economiche del finanziamento.

Quando interviene il mediatore creditizio? Ecco a cosa serve

Il mediatore creditizio, o broker, come veniva definito un tempo, è una figura professionale che ha sempre diviso l’opinione pubblica. Da una parte c’è chi pensa che si tratti di una figura inutile, poiché chi ha bisogno di un mutuo o prestito può rivolgersi direttamente alla banca. Dall’altro canto c’è chi ritiene che si tratti di una figura importante, poiché in grado di consigliare la soluzione migliore tra le tante disponibili sul mercato dei mutui e dei prestiti.

Il mediatore creditizio non offre direttamente prodotti finanziari, bensì favorisce l’incontro tra domanda e offerta di credito. Fornisce una consulenza ad hoc, per indirizzare il soggetto interessato verso la forma di finanziamento più adatta alle proprie esigenze. Per legge il mediatore deve essere imparziale, facilitando il contatto tra gli istituti di credito e la clientela interessata a ottenere finanziamenti di vario genere, come mutui, prestiti o cessione del quinto. La sua attività è regolamentata dal DpR numero 287 del 2000, emanato in attuazione dell’articolo 6 della Legge numero 108 del 1996.

I vantaggi di avere un mediatore creditizio

Se ci si rivolge solo alla banca, l’operatore propone solamente i prodotti del proprio istituto di credito, anche se non particolarmente convenienti. Il mediatore creditizio, invece, propone più soluzioni, offrendo così la possibilità di optare per la soluzione più vantaggiosa in base alle proprie esigenze. Proprio il fatto di poter ottenere i preventivi di più istituti si rivela essere uno dei più grandi vantaggi del rivolgersi ad un mediatore creditizio. In questo modo, infatti, è possibile confrontare le varie proposte e scegliere quella più vantaggiosa.

Il tutto considerando il fatto che il professionista provvederà a dare dei consigli tenendo conto della situazione personale del soggetto richiedente. In particolare può mettere in campo delle proposte che tengono conto di diversi elementi, quali i tassi di interesse, la durata del finanziamento, l’eventuale presenza di garanzie e il capitale disponibile. In questo modo è possibile risparmiare un bel po’ di denaro e anche tempo. Anziché perdere tempo a contattare i vari istituti di credito, infatti, sarà il mediatore creditizio ad occuparsi di tutto e far trovare tutte le proposte pronte per essere consultate.

Le provvigioni del mediatore creditizio: quanto costa?

Il compenso che il cliente pagherà al mediatore creditizio, solo a buon fine, non ha in genere un costo fisso. Bensì dipende da diversi fattori, come ad esempio l’importo del mutuo e la difficoltà della pratica. Un costo medio approssimativo, ma da valutare direttamente con il professionista, potrebbe rientrare nei seguenti range:

Difficoltà pratica% Provvigione mediatore creditizio
Medio/bassa 0,50%-2%
Medio/alta 2%-3%
Altissima fino al 6%

Mediamene il range di riferimento oscilla dallo 0,50% fino al 2% dell’importo erogato per quanto concerne un mutuo ipotecario. Quando la pratica si rivela essere complessa si può arrivare al 3%. Ci sono addirittura alcuni casi in cui il mediatore chiede fino al 6%. Si tratta comunque di casi estremi che si consiglia di evitare. Per legge, d’altronde, non è previsto un minimo o un massimo di provvigione. Il consiglio è di cercare di trattare la percentuale e optare per la soluzione più vantaggiosa.

La provvigione, è bene sapere, viene calcolata sul montante del finanziamento erogato. Il montante, ricordiamo, è dato dalla somma totale dell’importo richiesto più gli interessi che il cliente deve restituire all’istituto di credito entro il termine prestabilito. Supponiamo che il montante sia pari a 250.000 mila euro e la percentuale di provvigione pattuita sia dell’1%. Ebbene, in questo caso il cliente deve corrispondere 2.500 euro. Se la percentuale pattuita è pari al 2%, invece, si dovrà corrispondere 5.000 euro.

Si consiglia comunque di rivolgersi direttamente al mediatore creditizio per ottenere maggiori informazioni in merito alle provvigioni, in modo tale da evitare di incorrere in spiacevoli sorprese. Il tutto fermo restando il fatto che, spesso, il costo del mediatore creditizio viene ripagato dal risparmio di cui si beneficia nel corso degli anni, grazie alla scelta ponderata di un mutuo più vantaggioso rispetto ad un altro. Proprio su questo, in effetti, gioca un ruolo importante la figura del mediatore creditizio.

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