Giorgetti annuncia meno tasse per chi lavora e più tasse per chi sceglie strade secondarie per pagare meno o non pagare affatto. Questa è la nuova linea del Governo Meloni contro l’evasione fiscale.
Meno tasse per chi lavora, più tasse per i furbi. Questa èla strategia del Ministro all’Economia Giancarlo Giorgetti e, più generalmente del governo Meloni. L’esempio calzante è rappresentato dal concordato preventivo biennale che offre alle partite Iva una serie di vantaggi nell’aderire, ma che non sta trovando appeal.
Sicuramente il concordato porterà meno gettito di quello previsto, ma Giorgetti sottolinea che chi non aderisce si vedrà costretto a pagare molto di più, come nel caso di banche, assicurazioni ed energia che, grazie alla congiuntura favorevole hanno guadagnato di più e saranno settori soggetti alle misure in previsione per le imprese a cui sta andando particolarmente bene il guadagno.
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Meno tasse per chi lavora
Il ministro ha le idee chiare su come deve procedere la via della riforma della tassazione sui redditi. Il gettito sta aumentando grazie alle nuove assunzioni che, mese dopo mese, fanno aumentare anche i contribuenti. In molti casi i nuovi assunti sono al primo lavoro e inizieranno a pagare le tasse proprio grazie al nuovo impiego: si parla di una cifra tra i 30 e i 40mila posti di lavoro in più al mese che nella maggior parte dei casi stanno coinvolgendo lavoratori sconosciuti al Fisco, che fino a oggi non hanno mai versato imposte (perché non guadagnavano).
In questo modo il gettito delle imposte dirette sta crescendo e secondo il Mef lo sta facendo in modo strutturale. Si tratta di fondi che servono per andare a coprire le uscite volte ad abbassare le tasse (ad esempio con il taglio del cuneo contributivo). Con l’aumentare dei contribuenti attivi, che pagano le tasse, è possibile diminuire la tassazione per tutti.
Le entrate fiscali stanno garantendo una sorta di tesoretto sul quale il Ministro fino a ora non ha mai voluto pronunciarsi. Ma appare chiaro che l’aumento dei lavoratori dipendenti non può che fare bene alle entrate fiscali, soprattutto se si tratta di assunzioni a tempo indeterminato che garantiscono, quindi, entrate abbastanza stabili e durature.
Più tasse per i furbi
A essere colpiti maggiormente da questa nuova linea delle imposte sul reddito saranno i “furbetti”, coloro che cercano sempre strade secondarie per pagare meno o per non pagare affatto. Come nel caso del concordato preventivo biennale che, tra i vari vantaggi, offre anche una sanatoria molto vantaggiosa degli anni precedenti.
Le adesioni al concordato non saranno quelle sperate dal Governo, ma anche in questo caso Giorgetti è tranquillo: chi non aderisce pagherà di più, chi non accetta l’accordo con il Fisco, infatti, potrebbe trovarsi esposto alle nuove misure per le imprese che hanno guadagnato di più.
Dopo la bocciatura parziale della Robin tax sull’energia da parte della Consulta, infatti, l’imposizione straordinaria troverà sicuramente altri sentieri da percorrere per essere attuata in modo proporzionale e funzionale.
A tutto questo si aggiunge la lotta all’evasione fiscale che rende il Ministero dell’Economia e delle Finanze molto ottimista. Di questi giorni è la notizia della nota content creatore Mady Gio che dichiarava sui social di guadagnare 100.000 euro al mese, senza però dichiarare nulla al Fisco. La giovane content è stata pizzicata dalla Guardia di Finanza e denunciata per un’evasione fiscale da 1.5 milioni di euro.
La notizia offre lo spunto per dare istruzioni alla Guardia di Finanza di verificare tutti i content creator che si trovano in Italia per scoprire se dichiarano i propri guadagni. Questo potrebbe essere un ulteriore tesoretto per il gettito fiscale.
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