Siamo nelle ultime giornate di negoziazione e i movimenti attuali potrebbero essere decisivi per la chiusura del grafico mensile.
Ieri è stata la giornata di un Nasdaq dalla fortissima dinamica rialzista, che ha portato i prezzi ben oltre i livelli target auspicabili nel breve termine e al momento si trova quindi a testare i massimi di dicembre, mentre in mattinata il Forex vede ancora vendite di dollaro, dopo che si è già assistito a fenomeni di vendite sui massimi sia su EurUsd, che su GbpUsd.
Osservato speciale per le giornate di oggi e domani è il cambio UsdCad, che domani vedrà la riunione di politica monetaria circa i tassi di interesse, quindi è l’unico cambio che al momento potrebbe svolgere il ruolo di driver per gli altri contro il dollaro.
Il cambio UsdJpy rimane incagliato sui minimi al di sotto di area 130, prima dell’apertura del cash europeo, molto importante nel lungo periodo così come area 1,09 per EurUsd e 1,24 per GbpUsd.
Per quanto riguarda il mercato azionario siamo ancora sui massimi e vediamo dei segnali di una possibile flessione, soprattutto sui mercati europei con il Dax che per il momento non riesce a ritornare sui massimi di una settimana fa.
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Focus sul Canada e sul valutario
Siamo nella parte finale del mese e vediamo ancora delle dinamiche molto direzionali, sia sull’azionario che sul valutario.
Il mercato da osservare per il momento è il valutario, che vede durante questa settimana, precisamente nella giornata di domani, l’uscita dei tassi di interesse per il Canada. In questo contesto di attesa, vediamo un cambio UsdCad che rimane sui minimi a 5 settimane, una dinamica insolita per un cambio che, solitamente, compie ritracciamenti e rimbalzi continui su base settimanale anche nelle fasi direzionali.
Solamente una volta, negli ultimi 2 anni, abbiamo visto una dinamica in cui c’è stato un ribasso per ben 7 settimane consecutive, seguito da un fortissimo movimento direzionale di inversione al rialzo. Al momento ci troviamo alla sesta candela consecutiva di ribasso settimanale, su una dinamica mensile che comunque rimanda a un trend rialzista di lungo periodo.
Al momento quindi è facile ipotizzare che nella giornata di domani, al di la dell’esito del dato sul tasso di interesse, potremmo vedere inizialmente un allungo al ribasso, che potrebbe poi essere riassorbito con un buon movimento rialzista.
Perché dare così tanto peso al dollaro canadese? Semplicemente perché è l’unico e l’ultimo cambio che potrebbe dare una speranza di inversione nel trend del dollaro, che per il momento risulta molto debole a livello strutturale, al punto tale che le dinamiche di breve periodo risultano nulle a livello di importanza.
In sostanza, un’inversione di UsdCad potrebbe dare il via a una definitiva inversione di breve periodo anche per cambi come EurUsd, GbpUsd e UsdJpy, cambi che stanno facendo molta fatica a invertire per effettuato un ritracciamento.
In questo contesto vediamo comunque un EurUsd che crolla da area 1,09 fino a 1,0850 e un cambio GbpUsd che crolla di una figura secca da 1,2420 a 1,2310, un bel movimento considerando che ci troviamo solamente a inizio giornata.
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Cosa attendersi dalla giornata di oggi
Il Forex ha già iniziato un movimento direzionale al ribasso, che verrebbe confermato ulteriormente da un forte movimento direzionale anche da parte del cambio UsdCad.
Domani alle 16:00 uscirà il dato che vedrebbe un rialzo dello 0,25% sui tassi, portandoli dal 4,25% al 4,5%. Inoltre abbiamo un mercato azionario fortemente compresso sui massimi, con un Nasdaq che ieri ha registrato una performance di oltre il 2,5% e una performance a 2 giorni oltre il 5%.
Probabilissimo quindi un ritracciamento sul mercato azionario e uno sostanzioso anche sul Forex lato dollaro con EurUsd e GbpUsd, che potrebbero ulteriormente esasperare il movimento ribassista iniziato in mattinata. Per quanto riguarda UsdJpy, siamo appena ritornati sopra area 130, pertanto sembra si stia confermando la dinamica di ripresa del dollaro che in molti aspettano da parecchie settimane e che rappresenterebbe solamente un naturale movimento di aggiustamento dei prezzi, senza compromettere una dinamica di lungo periodo di rafforzamento di tutte le majors.
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