Chi compie operazioni intracomunitarie è tenuto alla presentazione del modello Intrastat 2024, ecco le istruzioni, i soggetti obbligati e le scadenze da rispettare per essere in regola.
Il modello Intrastat è una dichiarazione contenente, dati sulle operazioni intracomunitarie effettuate da titolari di partita Iva. Si tratta di operazioni B2B, cioè tra titolari di partita Iva appartenenti a due Paesi diversi dell’Unione Europea. La sua introduzione si ha nel 1993 con l’abolizione delle barriere doganali all’interno della Comunità Europea. Il riferimento specifico è l’articolo 50 del Decreto Legislativo n 331/1993, che riguarda gli Obblighi connessi agli scambi intracomunitari.
Ecco le scadenze e le istruzioni per il 2024 da rispettare per evitare sanzioni ricordando che la dichiarazione deve essere rilasciata all’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli.
Il modello interessa solo coloro che svolgono attività di scambio di beni o servizi con altri membri dell’Unione Europea (Enti o persone fisiche), ed è stato introdotto a seguito dell’abolizione delle barriere non tariffarie e non fiscali nel mercato unico.
Vediamo quindi come funziona è chi è obbligato a inviare il modello Intrastat 2024.
Cos’è il modello Intrastat
Le dichiarazioni Intrastat sono i modelli da inviare in via telematica all’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, quando un soggetto passibile di Iva scambia beni o servizi con professionisti, titolari di partita Iva, di Paesi facenti parte dell’Unione Europea e viene superata una determinata soglia di volume di affari.
Nell’elenco del modello Intrastat vanno riportate le fatture intracomunitarie riguardanti le operazioni B2B. Le funzioni di questo adempimento sono:
- effettuare il controllo fiscale degli scambi intracomunitari di beni e di servizi effettuati dagli operatori nazionali con il resto della comunità europea;
- tenere conto delle statistiche riguardanti lo scambio di beni effettuati dagli operatori nazionali con il resto della comunità europea.
Inoltre, esistono due macro-modelli separati: uno dedicato alle cessioni di beni o servizi, e l’altro agli acquisti, che vanno compilati a seconda della situazione in cui ci si trova.
Chi deve presentare il modello Intrastat
A dover presentare il modello Intrastat sono tutte le aziende o i soggetti passivi di Iva che effettuano operazioni B2B con Stati membri dell’Unione Europea.
La scadenza cambia a seconda del superamento di una specifica soglia. Nel momento in cui questa viene superata, allora l’invio dovrà essere mensile, e deve avvenire entro il 25 del mese successivo a quello di riferimento.
Nel caso in cui non venisse superata, la scadenza è trimestrale. Anche in questo caso la scadenza per l’invio telematico all’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli sarà sempre il 25 del mese successivo al trimestre di riferimento.
Quando scatta l’obbligo di presentazione?
Salvo la presenza di deroghe specifiche, l’obbligo di presentazione dei modelli Intrastat scatta per tutti i soggetti passivi di Iva italiani, nel caso in cui effettuino scambi che rispettino queste caratteristiche:
- cessioni intracomunitarie di beni comunitari;
- prestazioni di servizi diverse da quelle oggetto di specifiche deroghe in tema di territorialità;
- scambi effettuati con altri soggetti passivi Iva di altri Stati membri.
Quali sono le operazioni Intrastat
Vi sono diversi modelli Intrastat, da compilare a seconda delle differenti operazioni e soglie che si superano, disponibili sul portale dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli.
Per poter rientrare nella definizione di operazioni intracomunitarie, queste devono soddisfare specifiche condizioni, ovvero:
- devono avvenire dietro compenso;
- i soggetti tra i quali viene svolta la prestazione di servizi devono essere in due Paesi facenti parte dell’Unione Europea diversi tra loro;
- i beni ceduti devono essere spediti o trasportati da un Paese UE a un altro Paese UE;
- sia il cessionario, sia l’acquirente devono essere entrambi soggetti passivi di Iva.
In questo caso le operazioni sono da considerarsi operazioni Intrastat.
Chi è esonerato dall’Intrastat
Non tutte le operazioni con soggetti facenti parte dell’Unione Europea si possono considerare valide per la compilazione del modello Intrastat, o perché non rientrano nelle condizioni specifiche, oppure perché soggette a particolari deroghe.
Nello specifico sono escluse:
- il trasporto di persone;
- le operazioni riguardanti il campo di ristorazione e catering, e similari;
- le operazioni in ambito immobiliare;
- il noleggio a breve termine dei mezzi di trasporto;
- Operazioni effettuate nei confronti di soggetti privati;
- Operazioni extraterritoriali quindi verso soggetti che non sono nella UE.
Sono anche esonerate le operazioni non soggette a Iva.
Quando presentare gli elenchi Intrastat: le scadenze
Le scadenze variano a seconda del superamento di determinate soglie quando si parla di cessione di beni, salvo situazioni particolari.
In particolare se viene superata la soglia dei 50.000 euro a trimestre, allora la dichiarazione deve essere presentata mensilmente, mentre se rimane sotto va fatta ogni trimestre. In entrambi i casi l’invio va fatto entro il 25 del mese successivo a quello di riferimento.
Ogni dichiarazione, inoltre, si riferisce solo al periodo di tempo specifico, quindi o a un singolo mese, o a un determinato trimestre.
Le novità Intrastat applicate dal 2022
Nel 2022 sono state introdotte diverse novità e semplificazioni per gli adempimenti Intrastat.
Nello specifico: l’obbligo di presentare il modello Intra 2-bis, riguardante gli acquisti intracomunitari di beni, rimane solo quando il totale degli acquisti è uguale o maggiore a 350.000 euro, mentre nel 2021 la soglia era di 200.000 euro.
Il modello in questione non va più presentato trimestralmente e non verranno più richiesti i dati relativi allo Stato e al codice Iva del fornitore, né l’ammontare delle operazioni in valuta.
Anche il modello Intra 2 quater, che ha finalità solo statistiche, non va più presentato trimestralmente, ma solo quando l’ammontare delle prestazioni di servizi ricevute è superiore o uguale ai 100.000 euro. Al suo interno non vengono più richiesti i dati relativi a: Iva del fornitore, modalità di erogazione e incasso, Paese di pagamento, e il totale delle operazioni in valuta.
Ricordiamo che il modello Intra 2 quater è riepilogativo dei servizi intracomunitari ricevuti a finalità statistica.
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Per le operazioni che fanno uso del call-of-stock, la merce in conto deposito, utilizzata negli scambi intracomunitari per lo stoccaggio dei beni in un deposito che permette il differimento dell’adempimento Iva, dal 1° gennaio 2022 è obbligatorio compilare la sezione 5 del Modello Intra 1. Al suo interno vanno inserite le informazioni relative all’identità e al numero di identificazione attribuito ai fini Iva del destinatario.
Modello Intrastat forfettari
Chi ha esercitato l’opzione per il regime forfettario in alcuni casi può essere tenuto alla presentazione del modello Intrastat.
Deve essere fin da subito sottolineato che coloro che hanno scelto il regime forfettario possono tranquillamente operare con l’estero o all’interno dell’Unione Europea, deve però essere prestata attenzione in quanto all’interno del territorio nazionale le operazioni da loro compiute sono esenti da Iva.
Per le cessioni intracomunitarie di beni e servizi invece occorre essere iscritto al VIES (Vat Information Exchange System). Occorre inoltre emettere fattura senza addebitare l’Iva inserendo la dicitura «Reverse Change».
Infine, è necessario compilare il modello Intrastat trimestrale (obbligo che diventa mensile per operazioni oltre 50.000 €).
Come presentare il modello Intrastat
La dichiarazione Intrastat deve essere inviata telematicamente. L’operazione può essere compiuta utilizzando il software o l’applicazione Intr@web, entrambi scaricabili sul portale dell’Agenzia delle Dogane e Monopoli.
In alternativa si possono utilizzare i servizi telematici Fisconline o Entratel tramite il sito web dell’Agenzia delle Entrate. Infine, è possibile procedere all’invio del modello avvalendosi della collaborazione di un intermediario.
Per poter accedere ai servizi online è possibile utilizzare le credenziali rilasciate dall’Agenzia delle Entrate o semplicemente con codice:
Spid;
Cie (carta di identità elettronica);
CNS.
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