In attesa del nuovo Codice della strada, questi Comuni hanno vietato l’uso dei monopattini elettrici, ecco dove e perché.
Sui monopattini elettrici si apre spesso un acceso dibattito, fra convinti sostenitori e persone completamente contrarie al loro utilizzo. È comunque innegabile che la circolazione dei monopattini elettrici - così come quella delle biciclette, d’altronde - necessita di una regolamentazione accurata, per evitare incidenti a danno degli stessi o dei pedoni. Sono molti i Comuni che hanno disposto in proposito dei divieti, così come nelle precedenti estati, per evitare disordine pubblico. Vediamo dove, perché e quali sono le nuove regole.
Monopattini elettrici vietati in questi Comuni, dove e quando e quali sono le nuove regole
Grottammare (AP)
Il sindaco di Grottammare, in provincia di Ascoli Piceno, ha approvato un’ordinanza che entra in vigore oggi, 1° luglio, e durerà fino al 31 agosto. In particolare, la Polizia locale vieta il transito di velocipedi e monopattini elettrici dalle ore 18 alle ore 23. Il divieto non riguarda l’intera città, ma soltanto il tratto compreso fra il Circolo Tennis e l’intersezione con Corso Mazzini.
L’ordinanza, firmata dal comandante della Polizia locale Giuseppe Libero Carbone, considera l’incompatibilità tra il transito di questi veicoli e il considerevole afflusso di pedoni nel percorso stabilito, con una grande prevalenza di anziani, bambini e persone con difficoltà motorie. Per questa ragione, anche nelle aree pedonali urbane delle Egadi c’è una stretta ai monopattini elettrici. Nel dettaglio, l’ingresso a velocipedi e monopattini elettrici è consentito solo “se condotti a mano”.
Marina di Pisa (PI)
Una posizione ancora diversa è stata presa dal Comune di Marina di Pisa, dove sul lungomare è vietata la circolazione dalle 18:30 del sabato fino alle 01:00 del lunedì. In questo periodo resta consentito il transito di biciclette e monopattini sulla pista ciclabile, purché circolanti “a passo d’uomo”.
Riccione (RN)
Regole completamente diverse a Riccione, dove è stata approvata la circolazione dei monopattini elettrici nella zona mare, oltre a diverse aree cittadini, per facilitare i collegamenti con la spiaggia. Così, rimane un limite effettivo soltanto per le zone a traffico limitato.
Ancona (AN)
Sono comunque molti i Comuni che stanno mettendo mano alla regolamentazione dei monopattini elettrici e delle biciclette, tentando – pur con approcci diametralmente opposti – di garantire la sicurezza e l’ordine pubblico. In attesa della normativa più specifica dal governo, l’azione degli enti territoriali è comunque fondamentale per rispondere alle esigenze dei Comuni, che possono essere molto diverse fra loro.
Il Comune di Ancona, per esempio, è intervenuto per risolvere il problema dei parcheggi ed evitare che le bici e i monopattini siano lasciati sui marciapiedi o comunque in luoghi non opportuni, compromettendo così la viabilità e anche la sicurezza dei pedoni. Di conseguenza è stato avviato il posizionamento di circa 450 rastrelliere, adatte sia alle bici che ai monopattini, per fornire un luogo di sosta consono.
Lecce (LE)
A Lecce, invece, si propende verso un cambiamento del regolamento dei servizi di trasporto pubblico, al fine di consentire ai cittadini di portare con sé sui mezzi i monopattini e le bici pieghevoli.
Venezia (VE)
Il Comune di Venezia sta invece cercando di agire in maniera più profonda, predisponendo delle lezioni sull’uso dei monopattini, per il momento limitate a poco più di 200 studenti dell’Istituto Antonio Pacinotti. L’insegnamento delle regole stradali potrebbe comunque non essere sufficiente ad evitare disagi, considerando che su circa 400 monopattini circolanti a Venezia sono soltanto 150 i punti di parcheggio e sosta.
Riva del Garda (TN)
Il Comune di Riva del Garda, infine, potrebbe dover mettere in atto delle misure ancora più drastiche. Gli artigiani e i commercianti del lungolago Marinai d’Italia hanno difatti avanzato una petizione per richiedere il divieto di transito alle biciclette e ai monopattini elettrici, nel tratto compreso fra il porto e il giardino del Broli.
Perché vengono vietati i monopattini elettrici
L’uso dei monopattini elettrici e delle biciclette, soprattutto quando agisce come una sostituzione dei veicoli a motore, ha incredibili benefici, particolarmente riguardo all’impatto ambientale. Di fatto l’uso di questi mezzi di trasporto è spesso incoraggiato in diverse città europee, allora ecco che un divieto in merito può apparire controtendenza. Almeno questa era l’opinione comune prima della scelta di Parigi, che come molte altre città ha dovuto tenere conto dei disagi e dei rischi per i cittadini, anche a discapito dell’ecologia dei veicoli.
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La principale motivazione che spinge ai divieti riguarda la sicurezza dei pedoni, che costretti a condividere le aree di passeggio con questi veicoli rischiano incredibili danni da un eventuale scontro. Anche per questo, spesso si limita la velocità dei monopattini, così che anche le persone a piedi siano nelle condizioni di vederli ed evitare di farsi male.
Nella maggior parte dei casi, comunque, sono i cittadini ad aver avanzato delle lamentele riguardo all’uso sconsiderato dei monopattini elettrici da parte di alcuni conducenti. Sono diversi gli incidenti fra questi veicoli e i pedoni, ad esempio a Grottammare, dove in uno di questi scontri una bambina ha riportato ferite molto gravi.
Più che l’uso dei monopattini elettrici, ciò che è discutibile è la condivisione del tragitto con i pedoni, considerando le sostanziali differenze. In parallelo, la stessa questione si pone per le aree stradali in cui i monopattini elettrici sfrecciano a fianco alle automobili, soltanto che in questo caso sono i monopattini la “parte debole”. Si attendono dunque gli interventi del nuovo Codice della strada, nell’attesa stando alle disposizioni dei Comuni che tentano di limitare la pericolosità al minimo.
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