MPS e l’aumento di capitale per OPS di Stato su Mediobanca. Il messaggio da Piazza Affari

Laura Naka Antonelli

24 Gennaio 2025 - 14:24

Tutti gli aumenti di capitale di MPS dal 2008 alla fine del 2022. MPS-Mediobanca, l’OPS shock più di Stato che di mercato. Il premio diventato già sconto, che dicono gli analisti.

MPS e l’aumento di capitale per OPS di Stato su Mediobanca. Il messaggio da Piazza Affari

MPS-Monte dei Paschi di Siena da “preda ambita”, così come la definì il ministro dell’Economia e delle Finanze Giancarlo Giorgetti nel 2023, a predatrice di Mediobanca, con la strada, a quanto pare obbligata, dell’ennesimo aumento di capitale. L’annuncio della banca senese, ancora Monte di Stato - sebbene in misura decisamente inferiore dopo il terzo atto lanciato dal governo Meloni - ha spiazzato tutti, scioccando Piazza Affari e, immancabilmente, la stessa politica italiana. L’opposizione è già scattata sull’attenti, chiamando a rapporto il Tesoro. Tesoro maggiore azionista di Siena con una quota pari all’11,7% circa che, a sentire le parole dell’AD di MPS Luigi Lovaglio, ha dato la sua benedizione alle eventuali nozze con Mediobanca.

Altro che “M&A noiosi”, come ha commentato Lovaglio, riferendosi probabilmente alle altre operazioni di risiko bancario che stanno ulteriormente gonfiando il valore delle azioni delle banche italiane in Borsa: come l’OPA annunciata agli inizi di novembre da Banco BPM sulla controllata Anima Holding, ora diventata motivo di ansia per chi ci scommette, BAMI in primis, a causa di alcuni dubbi manifestati dalla BCE sul Danish Compromise; l’OPS presentata pochi giorni dopo sul Banco da UniCredit, con il CEO Andrea Orcel che fino a ieri, da Davos, ha continuato a perorare la sua causa. E forse anche altro che la mossa di Banca Ifis, che ha messo nel mirino la banca fondata e gestita da Corrado Passera, Illimity con una OPAS. Per non parlare di quell’altro dossier M&A tra le due banche italiane tornato alla ribalta in questi ultimi giorni.

Per MPS e il governo Meloni, a quanto pare, il vero matrimonio che s’ha da fare è quello tra il Monte dei Paschi di Siena e Piazzetta Cuccia. Va detto, tuttavia, che l’iter della strategia che il Monte ha orchestrato per finanziare l’operazione - che da Mediobanca sarebbe stata bollata già come “ostile”, a fronte tra l’altro di un premio che i recenti movimenti a Piazza Affari delle azioni avrebbero tramutato già in uno sconto -, secondo gli analisti, porta il nome di aumento di capitale. L’ennesimo con cui la banca chiederà sostanzialmente soldi allo Stato e agli azionisti, dopo averlo fatto già diverse volte: quante, esattamente? E quale sarà la nuova mappa dell’azionariato di MPS, se Mediobanca deciderà di dire sì (e per ora dice no?) [...]

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