Il nuovo metodo tecnologico per rilasciare multe agli automobilisti. Un sistema che penalizza milioni di persone ma riconosciuto come regolare dal Codice della Strada. Ecco di cosa si tratta.
Un QR Code per multa. È questo il nuovo sistema che sarà impiegato dalle forze dell’ordine per rilasciare le multe ad automobilisti e motociclisti.
Specialmente nelle grandi città, gli automobilisti potrebbero più facilmente trovare in luogo del classico foglietto sotto il tergicristallo un codice, che non conterrebbe nemmeno i dati principali della vettura e della violazione. Tramite la scansione del QR Code con il proprio smartphone, il conducente multato potrà accedere alla notifica, e conoscere la violazione e l’importo da pagare.
Un progresso tecnologico innovativo nel campo del Codice della Strada, ma che potrebbe rivelarsi non poco problematico per i conducenti meno aggiornati. Se per le generazioni più giovani e per i più tecnologici il nuovo metodo potrebbe rivelarsi comodo oltre che funzionale, per gli automobilisti meno tecnologici potrebbe essere invece un’ulteriore complicazione. Eppure, il Codice della Strada è chiaro: il nuovo metodo è legale. Ecco tutto quello che c’è da sapere sul nuovo sistema.
Multe auto con QR Code: il nuovo sistema che penalizza milioni di persone
Multe QR Code sono completamente regolari e legali. È questo ciò che stabilisce il Codice della Strada, nonostante le numerose contestazioni. Il nuovo sistema “ipertecnologico”, che vede il rilascio delle multe tramite la scansione di un solo codice, penalizzerebbe milioni di conducenti, non sempre al passo con le innovazioni tecnologiche.
Eppure, come si può leggere all’articolo 201, quello relativo alla notifica, il Codice prevede che gli agenti o gli ausiliaria del traffico possano informare l’automobilista dell’infrazione anche in assenza del trasgressore. È quindi possibile per gli agenti di rilasciare, come nel più classico dei casi, quello del divieto di sosta (art.158), tagliando con un QR Code che non include nemmeno i dati principali come la targa del veicolo, ora dell’accertamento e tipo di infrazione. Questo metodo è impiegato sempre più frequentemente nelle grandi città in Italia, come nella Capitale o Milano, ma ancora è un metodo di notifica dell’infrazione sempre più usato anche all’estero, come la vicina Germania.
Per una verifica immediata il conducente può accedere sui siti dedicati al Fascicolo del Cittadino, per il quale è necessario un account e lo Spid. Solo dopo questa procedura potrà verificare il tipo di contestazione e pagare l’importo. Tale sistema di notifica, legale, potrebbe risultare più funzionale per i conducenti più tecnologici, ma rischia di penalizzare di conducenti. Infatti, il documento della multa è scaricabile solo dal diretto interessato, ciò significa che anche presentandosi con il QR Code della multa presso gli uffici della Polizia Municipale, gli addetti non avranno modo di prendere visione del verbale. Situazione che crea non pochi spiacevoli imbarazzi tra agenti e conducenti.
Multe auto QR Code: quali sono le regole previste dal Codice della Strada
Dopo aver capito cosa sia e come accedere alla multa tramite il QR Code, è opportuno conoscere alcune regole riguardo il pagamento della multa e non solo.
Il nuovo sistema di notifica prevede infatti la possibilità di contestare direttamente sul sito la multa, ovviamente se si dovesse riscontrare un errore grossolano. Anche l’amministrazione può richiedere al Prefetto l’annullamento del verbale se stabilisce che questo non è redatto in maniera completa. L’ultima istanza è quella del ricorso, anche davanti al Giudice di Pace.
Nel caso in cui invece la multa sia valida, il suo verbale esaustivo e provo di errori, al cittadino non resta che pagare la multa, per la quale valgono le comuni regole:
- Si ha diritto alla riduzione del 30% in caso di pagamento della multa entro 5 giorni dalla visione sul sito o dal recapito della notifica presso domicilio.
- Se il pagamento della multa avviene entro 60 giorni il conducente dovrà versare l’intera somma minima (pari a un quarto di quella massima)
- Superati i 60 giorni - o in caso di rigetto del ricorso da parte delle autorità - la cifra da versare è il doppio di quella minima.
- Se il trasgressore non paga affatto scatta la somma massima.
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