Dopo che l’aumento tassi di interesse ha iniziato a frenare, si attende di vedere scendere realmente le rate dei mutui che, ormai, sono troppo alte, Quando succederà?
La Bce, nella riunione di dicembre, ha deciso di lasciare inalterati i tassi di interesse, dopo i continui aumenti che si sono registrati nel corso di tutto il 2023. Non una riduzione, quindi, ma neanche un aumento. La situazione dei tassi di interesse dei mutui, quindi, per ora resta stazionaria anche se si auspica, quanto prima, una discesa delle rate che i cittadini sono chiamati a pagare.
L’abbassamento del costo del denaro, però, per essere consistente richiede tempo e bisognerà, quindi, attendere. Per chi ha acceso, prima dei rialzi, un mutuo a tasso variabile la stangata è stata consistente con rate mensili che sono aumentate anche del 70% portando molte famiglie nella reale difficoltà a sostenerne l’onere.
Per assistere a una discesa delle rate dei mutui a tasso variabile e per i tassi più bassi per i nuovi mutui a tasso fisso è necessario aspettare che la Bce decida di abbassare i tassi, ma secondo alcuni esperti questo non dovrebbe accade nei prossimi mesi. Si parla di un attesa di almeno altri sei mesi e la cosa era stata già annunciata alla fine del 2023, quando si parlava di una discesa solo dopo il primo semestre 2024.
Da oltre un anno, infatti, conviene maggiormente scegliere un mutuo con tasso fisso (da sempre meno conveniente, tranne nell’ultimo periodo) piuttosto che il variabile troppo legato, appunto, alle oscillazioni che in questo momento sono meno favorevoli.
Le decisioni prese dalla Bce nell’ultimo anno aveano lo scopo di tenere a freno la crescita dell’inflazione e di riportarla, quanto prima, sotto la soglia del 2%. Ma l’impatto diretto di questa decisione si si è avuto non solo sui finanziamenti ma anche sulle famiglie e sulle imprese visto che a risentirne sono stati anche i mutui casa.
Quando inizieranno a scendere i tassi di interesse?
I tassi dei mutui, sicuramente, prima o poi torneranno a scendere ma questo non accadrà prima della seconda metà del 2024. Si prevede, infatti, per l’inizio del 2024 un’inflazione ancora piuttosto alta, del 2,3%. Proprio per questo motivo la Bce ha deciso di non aumentare nuovamente i tassi di interesse e di mantenerli stazionari, visto che, pur restando al di sopra dell’obiettivo del 2% prefissato, il livello ha subito una diminuzione notevole dal 10,6% iniziale dell’ottobre 2022 e questo fa ben sperare.
I tassi di interesse dei mutui, tra l’altro, riflettendosi sul costo del denaro e sui finanziamenti bancari, determinano, però, anche l’andamento dell’economia visto che vanno a stabilire anche l’evoluzione del mercato immobiliare oggi fermo proprio a causa dei prezzi del denaro troppo alti.
Il 2024, però, dovrebbe essere l’anno in cui le politiche monetarie adottate sortiranno i loro effetti andando a incidere sui prezzi al consumo. Proprio il 2024 potrebbe essere l’anno in cui i mutui torneranno a scendere, ma gli esperti ipotizzano che ciò non potrà accadere se non dopo il primo semestre del 2024.
Il segretario generale della Fabi (Federazione autonoma bancari italiani, Lando Maria Sileoni, afferma che il taglio dei tassi di interessi difficilmente ci sarà durante il primo semestre del 2024 e che la decisione del taglio potrebbe arrivare nel secondo semestre, tra luglio e dicembre 2024. Anche se a dicembre 2023 il costo dei prestiti, soprattutto se richiesti a tasso fisso, ha subito una flessione abbastanza lieve, per chi ha visto la rata del mutuo aumentare a dismisura, il calo marcato non arriverà prima dell’estate.
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