Nadef, via libera del governo Draghi: Pil al +3,3% e stime riviste al rialzo

Alessandro Nuzzo

28/09/2022

Il consiglio dei ministri ha approvato la nota di aggiornamento del documento di Economia e Finanza rivedendo al rialzo le stime del Pil nel 2022.

Nadef, via libera del governo Draghi: Pil al +3,3% e stime riviste al rialzo

Il consiglio dei ministri riunitosi oggi ha dato il via libera al Nadef, la nota di aggiornamento del documento di Economia e Finanza. Si tratta delle ultime incombenze che il Governo Draghi ha affrontato prima di lasciare la guida del paese al nuovo esecutivo di centro destra.

Il Nadef, improntato sempre su un approccio prudenziale, ha rivisto le stime al rialzo per quanto riguarda il Pil del 2022 che sarà del 3,3% rispetto alle stime del 3,1% del Def di aprile.

Le stime di crescita del Pil nel 2023 invece parlano di un rallentamento dello 0,6% salvo poi risalire di un +1,8% nel 2024 e +1,5% nel 2025.

«L’economia italiana ha registrato sei trimestri di crescita superiore alle aspettative; le prospettive adesso risultano meno favorevoli in ragione del marcato rallentamento dell’economia globale e di quella europea, principalmente legato all’aumento dei prezzi dell’energia, all’inflazione e alla situazione geopolitica» - fanno sapere da Palazzo Chigi.

L’indebitamento netto tendenziale nel 2022 scende al 5,1% a fronte dell’obiettivo del 5,6% indicato in aprile col Def. Il prossimo anno si attesterà al 3,4% sempre in calo dalla stima del Def fissato al 3,9%.

«Nelle proiezioni aggiornate per il 2022 la finanza pubblica beneficia del positivo andamento delle entrate e della moderazione della spesa primaria sin qui registrate quest’anno, mentre risente dell’impatto sul servizio del debito dell’aumento dei tassi di interesse e della rivalutazione del nozionale dei titoli di stato indicizzati all’inflazione» - si legge nella nota.

Nella nota si legge inoltre che «i prossimi mesi saranno complessi, alla luce dei rischi geopolitici e del probabile permanere dei prezzi dell’energia su livelli elevati». Tuttavia però il nostro paese potrà contare su risorse senza precedenti nella storia recente capaci di rilanciare gli investimenti pubblici e promuovere quelli privati. In questo modo si potrà finalmente porre fine a questa lunga fase di stagnazione economica.

Testo Nadef
Clicca qui per scaricare il testo della nota di aggiornamento al Def.

Nadef, in calo anche il rapporto debito/Pil

Anche il rapporto debito/Pil è previsto in netto calo quest’anno, al 145,4%. Lo scorso anno era a 150,3% e nei prossimi anni si stima continuerà a scendere: a 143,2% nel 2023 per raggiungere nel 2025 139,3%.

Altra buona notizia è che il deficit fissato al 5,1% quest’anno lascia uno spazio di manovra tra i 8 e i 10 miliardi di euro. Si tratta di un piccolo tesoretto che il nuovo esecutivo potrà utilizzare in un nuovo decreto magari contro il caro energia.

«Il Governo conclude il suo operato in una fase assai complessa a livello geopolitico ed economico ma con evidenti segnali di ritrovato dinamismo per l’economia italiana» - ha scritto il ministro dell’Economia Daniele Franco.

«L’auspicio è che, in un contesto di graduale riduzione del deficit e del debito pubblico la ripresa economica avviata dopo la crisi pandemica prosegua e si consolidi, sostenuta dagli investimenti privati e pubblici, da tassi di occupazione più alti e da una dinamica della produttività più elevata».

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