Secondo diversi analisti, le recenti mosse del titolo lasciano presagire una “mossa imponente”. I dettagli
Potrebbe essere il momento della verità per Netflix.
A sostenerlo diversi analisti, che hanno notato segnali particolari nel cammino del titolo a Wall Street, arrivando persino a parlare dell’andamento delle azioni come indice di “qualcosa mai mostrato prima”, e che potrebbe preparare a una “mossa imponente”.
A inizio settimana il gigante dello streaming ha guadagnato oltre il 3% in Borsa; questo dopo che l’analista di William Blair, Ralph Schackart, ha ribadito la sua nota rialzista sulla società, prefigurando una corsa che potrebbe segnare un ulteriore +22% entro la fine del 2019.
Ma un andamento simile rappresenta un’eccezione per Netflix; se è vero infatti che il titolo va verso una crescita che, seguendo la strada attuale, potrebbe segnare quota +31% sull’anno in corso, c’è da evidenziare che la maggior parte di questi guadagni sono arrivati nelle prime due settimane del 2019.
Da allora, il titolo è rimasto praticamente bloccato, facendo registrare solo piccole oscillazioni che di fatto non hanno rappresentato né una mossa al rialzo né al ribasso.
Netflix, è in arrivo un maxi-rally?
Da metà gennaio in poi assistiamo alla “gamma di trading più stretta” mai registrata da Netflix.
Questo vuol dire - argomentano diversi analisti - che dopo un così lungo periodo di consolidamento potrebbe arrivare un significativo movimento, al rialzo o al ribasso.
Ma, se c’è accordo sull’importante mossa in arrivo, sulle caratteristiche di quella mossa le opinioni sono divergenti. L’analista di Fairlead Strategies, Katie Stockton, vede un deciso segno più per le azioni, parlando di titolo oversold e indicando segnali di una tendenza al rialzo a lungo termine.
Nettamente sul fronte opposto John Petrides, di Wealth Management, che trova le attuali valutazioni ingiustificate considerando il rallentamento della crescita degli abbonati e l’aumento della concorrenza sul comparto streaming.
Il mercato - precisa Petrides - sa bene che Netflix ha un vantaggio in quanto «first mover» di settore, ma la piattaforma potrebbe trovarsi in una posizione sfavorevole rispetto agli altri player in fatto di contenuti.
Intanto, il titolo continua a segnare un rialzo a +1,1% su quota 369 dollari, reduce dal +5,30% degli ultimi 7 giorni, il +4,83% dell’ultimo mese e il +57,86% degli ultimi sei mesi di contrattazioni.
© RIPRODUZIONE RISERVATA