Un contribuente che non versa un tributo basandosi sulle circolari del Fisco è sanzionabile? Il tributo deve essere versato? e sanzioni e interessi? Vediamo la sentenza della Suprema Corte.
È possibile non pagare le tasse basandosi sulle circolari del Fisco? L’Agenzia delle Entrate, infatti, fornisce chiarimenti ai contribuenti pubblicando messaggi e circolari e molto spesso chi deve procedere a un pagamento si affida a quanto riportato dall’Agenzia delle Entrate o dal Mef nelle circolari interpretative.
Può capitare, però, che l’interpretazione in questione si riveli errata e porti, chi rispetta le circolari in questione, a non versare imposte e tributi. In questo caso cosa succede? È sanzionabile chi si macchia di evasione fiscale in buona fede, per aver seguito quanto disposto dall’Agenzia delle Entrate?
A chiarire la questione si è pronunciata la Corte di Cassazione la cui sezione Tributaria con la sentenza 3718 del 9 febbraio 2024, stabilisce distinzioni tra il versamento del tributo e l’applicazione di sanzioni per il mancato versamento.
Le circolari del Fisco non sono fonte di diritto
La Corte di Cassazione, proprio sulle circolari interpretative dell’Agenzia delle Entrate, si era già espressa con la sentenza numero 35098 del 2022 con la quale affermava che tali pareri non erano vincolanti né per il giudice né per il contribuente. Di fatto, l’interpretazione fornita con le circolari non costituiscono una fonte di diritto, ma si tratta solo di una attività interna della pubblica amministrazione che non è idonea a incidere sul rapporto tributario.
Va ricordato, infatti, che nessun tributo può essere richiesto a un contribuente se non attraverso una normativa di legge e l’unica fonte di diritto che esiste per cose fiscali è solo la legge e non circolari interne della pubblica amministrazione.
Le tasse non si possono non pagare appellandosi a circolari
Per quanto evidenziato nel paragrafo precedente, quindi, un contribuente non può considerarsi esente dal pagamento di un tributo solo per quanto contenuto in una circolare di interpretazione fiscale. Le circolari in questione, anche se sono degli strumenti che informano sull’interpretazione, non sono fonti di diritto e non possono esonerare i contribuenti dal pagamento di un tributo.
La Cassazione, però, evidenzia che se un contribuente, in buona fede e seguendo quanto riportato nelle circolari, non versa un tributo, può evitare sanzioni e interessi. Proprio per l’aver agito in buona fede.
La sentenza del 9 febbraio 2024, quindi, chiarisce che indipendentemente da quanto previsto dalle circolari, l’obbligo al pagamento del tributo resta in ogni caso in capo al contribuente anche se il fisco non può chiedergli altro che il tributo stesso se il mancato pagamento è causato dalla cattiva interpretazione contenuta nelle circolari. In casi del genere, di fatto, il contribuente non deve versare eventuali sanzioni e interessi.
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