Parcheggiare i soldi a 12 mesi e massimizzare il rendimento in base al proprio profilo di rischio: vediamo come fare
Scaduta la precedente offerta Premium per chi vincola i soldi sul libretto Smart, l’emittente ne ha rinnovato la proposta (dall’11/03) a nuove condizioni economiche. Si tratta di un’agevole soluzione di investimento a 1 anno con una serie di pro e contro, oltre che di condizioni di adesione che adesso vedremo.
Infine la metteremo a confronto con altri prodotti più o meno similari e noteremo come per guadagnare di più bisogna rischiare di più. Entriamo nel vivo, quindi, ecco il nuovo Deposito Supersmart Premium alle Poste Italiane e 3 alternative di investimento a 1 anno.
Le condizioni economiche dell’offerta Cassa Depositi e Prestiti
Deposito Supersmart Premium rientra tra le soluzioni di investimento di Cassa Depositi e Prestiti, e insieme ai buoni forma il c.d. risparmio postale. Pertanto godono della garanzia dello Stato Italiano sul capitale versato e non prevedono spese di gestione, dall’apertura a chiusura. Fanno eccezione la ritenuta sugli interessi al 26% (al 12,50% sui buoni) e l’imposta di bollo del 2x1.000 nei tempi e modi previsti dalla Legge.
Ora, l’emittente prevede che il titolare del libretto Smart possa conseguire maggiori interessi a scadenza sulle somme accantonate rispetto a quelle libere. Le condizioni d rispettare sarebbero le seguenti:
- essere titolari di un libretto di risparmio postale Smart;
- aprire un accantonamento a partire da 500 €, incrementabile per multipli di € 50;
- portare a termine il Deposito la cui durata prevista per la nuova, attuale offerta in corso è di 366 giorni. A naturale scadenza, CDP riconosce il 2,25% annuo lordo;
- apportare nuova liquidità sul libretto Smart entro il 4 aprile 2025, salvo eventuale chiusura anticipata decisa dall’emittente. In alternativa, i ‘soldi nuovi’ possono affluire sui c/c BancoPosta o altri libretti postali avente stessa denominazione dello Smart e poi girate su quest’ultimo tramite girofondo. In tutti i casi la nuova liquidità deve affluire tramite accredito di stipendi o pensione, di bonifici bancari oppure di versamenti di assegni bancari e circolari.
Il BOT a parità di garanzia sovrana
Il Deposito Supersmart Premium ha dalla sua una serie di indubbi vantaggi. Vale a dire l’assenza di spese di gestione, la garanzia sovrana, il rischio quasi nullo, la breve durata, l’importo esiguo di costituzione. Ancora, il rendimento è noto e certo a priori, c’è la possibilità di svincolo anticipato in qualsiasi momento e offre la certezza del nominale a scadenza e anche prima del termine.
Come sempre, cedendo ad alcune di questa condizioni è possibile spuntare qualcosa in più in termini di ritorni effettivi a parità di tempo di impiego del capitale. Non esistono pasti gratis in natura, figuriamoci in finanza!
Tra i prodotti di emissione sovrana, e quindi sempre a garanzia dello Stato, ecco il neo BOT andato in asta mercoledì (ISIN IT0005640666) e in scadenza il 13/03/’26. Al termine dell’asta il rendimento lordo di aggiudicazione è stato del 2,33% (1,885% netto secondo i calcoli Assiom Forex). Rende di più, ma presuppone ad esempio le spese di gestione bancaria come le commissioni e il dossier titoli (se oneroso). Inoltre la rivendita anticipata del bond avviene a mercato alle condizioni vigenti al tempo della liquidazione.
Nuovo Deposito Premium alle Poste Italiane e 3 alternative di investimento a 1 anno
Usciamo fuori dal perimetro dei prodotti a garanzia sovrana MEF e vediamo il conto deposito (CD) bancario e un sovereign bond emesso da uno Stato estero.
Al momento i CD vincolati a 12 mesi più generosi in termini di rendimenti offrono più o meno tra il 3 e il 3,50% annuo lordo a scadenza, ossia tra il 2,3 e il 2,5% netto. Il regime delle spese è molto similare a quella del Deposito Supersmart Premium, mentre i CD più generosi rendono di più rispetto al prodotto di CDP. Di contro c’è che la loro garanzia sul capitale è fino a 100mla €, mentre bisogna vedere se la banca di turno ammette l’estinzione anticipata del deposito o no. Infine occorre comprendere se l’emittente prevede o meno l’apertura di un associato c/c, elemento che incide assai sulla valutazione complessiva e definitiva del prodotto.
Tra gli emittenti sovrani esteri in euro, infine, ecco il “Romania Tf 5%” in scadenza il 27/09/26, quindi tra 18 e non tra 12 mesi. Il titolo prezza 102,5 per cui il rendimento effettivo lordo a scadenza è del 3,21% circa, e l’aliquota sugli interessi al 12,5%. Ritorni più ricchi anche qui, ma bisogna mettere in conto le spese di gestione bancaria, la (piccola) maggiore durata residua e una modesta duration modificata pari all’1,46.
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