È obbligatorio pagare i debiti di gioco?

Ilena D’Errico

22 Aprile 2024 - 00:08

Non tutti i debiti di gioco sono riconosciuti dalla legge e producono delle obbligazioni, perciò non sempre è obbligatorio pagare. Ecco quali sono i diritti e i doveri giuridici dei giocatori.

È obbligatorio pagare i debiti di gioco?

Tra i vari debiti che un individuo può contrarre ci sono i debiti di gioco, molto più diffusi di quanto non si creda. Non sono certo pochi i cittadini che dilapidano interi patrimoni, non importa se più o meno vasti, a causa delle scommesse e del gioco d’azzardo. Molto spesso si tratta di persone affette da ludopatia, ma questo è un giudizio che spetta alla valutazione medica e peraltro non sempre riguarda gli aspetti legali della vicenda.

Al di là delle possibili varie problematiche, però, è bene sapere che raramente è obbligatorio pagare i debiti di gioco. La legge, infatti, riconosce valore soltanto alle obbligazioni civili, sorte secondo specifici criteri. Le obbligazioni naturali, invece, derivano da usi, abitudini e moralità condivisi, senza rilevanza sul piano giuridico. Il gioco può ben rientrare in una quanto nell’altra categoria, ma è assai probabile che l’insorgenza di grossi debiti sia correlata a obbligazioni naturali, per le quali non c’è una garanzia di controllo in tutela dei giocatori.

I debiti così sorti possono essere non pagati legalmente, cioè senza commettere un illecito e senza poter essere obbligati all’adempimento con una causa in tribunale. Il debitore, peraltro, può rivolgersi alle autorità per difendersi da eventuali estorsioni e minacce. Così il nostro ordinamento tenta di mettere un freno a comportamenti possibilmente dannosi.

È obbligatorio pagare i debiti di gioco?

Il criterio per capire il tipo di obbligazione nascente dal gioco è relativo ai soggetti interessati. Questa distinzione è fondamentale per comprendere non solo l’obbligo legale ma anche la sua ragione. Le obbligazioni civili, infatti, creano un rapporto giuridico in cui vi è un soggetto debitore e uno creditore. Di conseguenza, il pagamento dei debiti può essere imposto e, in caso di inosservanza, sanzionato.

Al contrario, le obbligazioni naturali non prevedono alcun tipo di vincolo legale e pertanto possono non essere rispettate senza incorrere in alcuna conseguenza giuridica. In genere, si parla di obbligazioni naturali quando le attività ludiche si svolgono esclusivamente fra soggetti privati, come le scommesse tra amici. In questo caso il vincolo che nasce è di tipo sociale ma non giuridico, con le relative conseguenze.

Il perdente non è tenuto per legge a pagare quanto promesso e quindi il vincitore non ha alcun mezzo a disposizione per riscuotere la vincita. Le ripercussioni per chi decide di non pagare attengono soltanto allo stesso livello dell’obbligazione, cioè quello morale. Può succedere ad esempio di litigare con l’altro giocatore e magari anche di essere esclusi da futuri giochi, ma nessuno può obbligare al pagamento ricorrendo ai mezzi legali.

Posso chiedere la restituzione?

Tutto cambia se il giocatore perdente ha già pagato e, venuto a conoscenza di ciò, richiede la somma indietro. La legge, infatti, stabilisce anche che se un soggetto decide di adempiere all’obbligo sociale e morale dell’obbligazione naturale, non può essere richiesta la restituzione del pagamento. L’adempimento fa parte del dovere sociale e morale, a meno che il soggetto sia stato in qualche modo obbligato oppure indotto.

Allo stesso tempo, difatti, può accadere che l’obbligazione sia considerata invalida. Diversamente da quanto avviene per le obbligazioni civili, i requisiti di validità sono i seguenti:

  • La spontaneità dell’adempimento, non ottenuto esercitando violenza fisica o verbale.
  • La proporzione dell’entità del debito rispetto alle condizioni economiche del pagatore.
  • La capacità naturale del debitore.

Quest’ultimo punto viene a mancare non soltanto nel classico caso dell’ubriachezza ma anche quando il giocatore è affetto da ludopatia o soggetto al gioco compulsivo. Soltanto in mancanza di uno dei requisiti per il debitore sarà quindi possibile richiedere la restituzione della somma. Questo vale sia per i giochi legali che, a maggior ragione, per quelli illeciti espressamente vietati dal Codice penale, come il gioco d’azzardo non autorizzato.

Quando è obbligatorio pagare i debiti da gioco

Come visto prima, i debiti da gioco che per legge devono essere pagati sono quelli provenienti da obbligazioni civili. Queste ultime sorgono soltanto quando il debito viene contratto con enti pubblici o con le banche. Attenzione: si fa riferimento esclusivamente alla differenza specifica tra obbligazioni naturali e civili riguardanti il gioco, poiché la legge chiede specifiche accortezze. Al di fuori di quest’ambito, anche tra privati possono sorgere obbligazioni civili poggiate su contratti, come un prestito.

È il caso delle vincite da lotterie autorizzate, ad esempio, di cui devono essere obbligatoriamente pagate le tasse. In generale, comunque, dai giochi regolati dalla legge sorge un vero e proprio vincolo civile, dunque il pagamento è coercibile.
Per questa ragione, in mancanza di adempimento il debitore può essere sottoposto a sanzioni anche pesanti. Bisogna anche considerare che il regime debitorio è semplificato quando vengono contratti debiti con banche o finanziarie.

La ragione per cui ciò avviene è favorire il processo di riabilitazione del ludopata e allo stesso tempo scoraggiare il gioco eccessivo. Si tratta, infatti, dello stesso motivo per cui la legge stabilisce che il gioco fra privati non costituisca doveri.

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