In Italia il virus ha ripreso la sua corsa, ieri quasi 75 mila nuovi casi. La Fondazione Gimbe invita alla prudenza e lancia le 10 regole anti contagio per trascorrere la Pasqua in sicurezza.
In Italia il virus ha ripreso la sua corsa e l’impennata di contagi trainata dalla sottovariante Omicron 2 non accenna a placarsi. Nel bollettino di ieri, venerdì 1° aprile, i nuovi positivi nelle 24 ore sono stati 74.350 su 514.823 tamponi effettuati. Per un tasso di positività del 14,4%. Le vittime sono state 159.
E se dal 31 marzo è terminato ufficialmente lo stato d’emergenza, la Fondazione Gimbe avverte: «La pandemia non è finita, il termine non può coincidere con una scadenza burocratica». E lancia le 10 regole anti Covid per trascorrere una Pasqua in sicurezza e «salvare» l’estate. Entriamo nel dettaglio.
L’allarme della Fondazione Gimbe: «La pandemia non è finita»
Il 31 marzo è terminato, dopo due anni e due mesi, lo stato d’emergenza Covid. È iniziata dunque la fase di convivenza con il virus e di progressivo abbandono delle misure di contenimento, come mascherine e green pass. Ma l’impennata di nuovi casi non accenna a placarsi trainata dalla sottovariante Omicron 2, la cui contagiosità è pari a quella del morbillo.
Ecco le parole del presidente della Fondazione Gimbe, Nino Cartabellotta: «Ormai da tempo le narrative della politica e le percezioni della popolazione tendono a identificare la scadenza dello stato di emergenza con la fine della pandemia, che ovviamente non può coincidere con una scadenza burocratica. Infatti, complice l’incauto calo di attenzione che ha portato allo stallo della campagna vaccinale e all’allentamento delle precauzioni individuali, al 30 marzo si registrano più di 500 mila nuovi casi in 7 giorni con oltre 1,26 milioni di casi positivi in due settimane. Che hanno determinato un aumento di oltre 1.500 posti in area medica e invertito il trend delle terapie intensive. Con quasi mille decessi a settimana».
E continua: «Ecco perché bisogna guardare al prossimo futuro con ottimismo e fiducia, ma anche con prudenza e responsabilità, viste le incertezze su possibili nuove varianti e durata della copertura vaccinale».
La Fondazione Gimbe (che continuerà a pubblicare il monitoraggio settimanale anche dopo il 31 marzo) ha lanciato dunque un vademecum con una serie di raccomandazioni per la convivenza con il Sars-CoV-2. L’obiettivo è trascorrere una Pasqua in sicurezza, «salvare» l’estate e arrivare preparati alla prossima stagione autunno-inverno. Quando ci potrebbe essere una nuova ondata.
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Le 10 regole per una Pasqua in sicurezza
Ecco dunque le 10 regole della Fondazione Gimbe per trascorrere una Pasqua in sicurezza. L’ente presieduto da Nino Cartabellotta ha diviso le indicazioni in individuali e di sistema.
Consigli individuali
- completare il ciclo vaccinale con tre dosi (quattro per le persone immunocompromesse);
- indossare la mascherina nei luoghi pubblici al chiuso, all’esterno in condizioni di assembramento e quando si è a contatto con persone fragili;
- sottoporsi al tampone solo in caso di sintomatologia compatibile con il Covid-19;
- restare in isolamento in caso di positività o in presenza di sintomatologia compatibile con il Covid-19, in attesa di eseguire il tampone.
Consigli di sistema
- interventi di comunicazione efficaci al fine di vincere l’esitazione vaccinale del maggior numero possibile di persone che non hanno ricevuto nemmeno una dose di vaccino o che non hanno ancora ricevuto la dose booster, oltre che dei genitori dei bambini non ancora vaccinati;
- mantenere l’obbligo di mascherine al chiuso e nei luoghi affollati sino a quando la circolazione del virus non si sarà ridotta;
- incrementare interventi di formazione per i medici di medicina generale affinché prescrivano tempestivamente i farmaci antivirali disponibili ai soggetti a maggior rischio di malattia severa;
- incrementare interventi strutturali per migliorare l’aerazione di spazi chiusi come uffici pubblici o aule scolastiche, per le quali si attendono ancora le linee guida nazionali;
- migliorare il sistema di sequenziamento delle varianti virali;
- pianificare la campagna vaccinale autunnale, monitorando l’efficacia vaccinale sulla malattia severa ai fini di un’eventuale somministrazione del secondo booster (quarta dose) per i soggetti a maggiore rischio.
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