Tutti i sintomi di Omicron 5 da quelli più diffusi come mal di gola e voce rauca a quelli più rari e dolorosi.
I contagi provocati da Omicron 5 sono ancora tanti, nonostante il caldo. E anche se la curva ha iniziato a scendere, dopo il picco raggiunto la scorsa settimana, ci vorrà ancora del tempo prima che si torni a un numero di casi più contenuto. La sottovariante è ancora la maggiore responsabile dei contagi, grazie a una carica virale superiore al doppio della Delta e un tasso di reinfezione più alto.
Con il passare del tempo e l’aumento di casi da Omicron 5, però, si scoprono le caratteristiche di questa sottovariante, come i sintomi che si distinguono dalle altre forme di Covid già viste in precedenza.
I sintomi più frequenti di Omicron 5
Non solo febbre e raffreddore, ma più spesso mal di gola e voce rauca. Questi i sintomi più diffusi con la sottovariante Omicron 5, come spiegato nell’analisi dallo Zoe Health Study found. Tra le differenze delle varianti anche la durata dei sintomi da Covid-19 significativamente più breve, 6,87 giorni contro 8,89 giorni, e meno probabilità di essere ricoverati in ospedale rispetto a chi ha contratto Delta.
Tra i sintomi gravi causati da Omicron 5, sebbene meno diffusi rispetto alle varianti passate, troviamo: nebbia cerebrale, dolore agli occhi, febbre e mal di testa. Infine, i ricercatori osservano che Omicron si trova meno frequentemente nel tratto respiratorio inferiore, i polmoni per intenderci, dove l’infezione può causare i sintomi più gravi.
Tra i sintomi fastidiosi e dolorosi anche le eruzioni cutanee: di tipo «calore pungente» o varicella, piccole aree di protuberanze rosse pruriginose oppure di tipo alveare, orticaria, quella più segnalata che appare improvvisamente sotto forma di protuberanze in rilievo sulla pelle.
La perdita dell’olfatto con Omicron 5
Una delle caratteristiche del Covid-19 è stata proprio la perdita dell’olfatto, sintomo molto diffuso tra chi ha contratto Delta o varianti precedenti. Al momento, i dati riportano, come questo sintomo con Omicron 5 compaia in meno del 20% dei casi e spesso giorni dopo la prima comparsa dei sintomi.
Cos’è la lingua da Covid?
Già durante la precedente ondata in cui era diffusa la variante Alfa venivano segnalate ulcere della bocca, seppure rare, e lingua Covid. All’inizio della pandemia, alcuni ricercatori spagnoli avevano spiegato come circa un quarto dei pazienti ricoverati in ospedale con il Covid avessero sviluppato alterazioni della bocca o della lingua.
Ora la lingua Covid rimane un sintomo molto raro, sono davvero poche le persone che manifestano problemi alla lingua e alla bocca.
Incidenza del long Covid con Omicron
L’analisi mostra che il 4,4% dei casi di Omicron era long Covid, rispetto al 10,8% dei casi Delta. Tuttavia, il numero assoluto di persone che hanno sperimentato long Covid è più alto nell’ondata Omicron, a causa del gran numero di persone contagiate dalla variante e dalle sue sottovarianti da dicembre 2021 a febbraio 2022.
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