PEC europea, cos’è e come adeguare la propria posta certificata

Violetta Silvestri

9 Dicembre 2024 - 14:42

PEC europea presto obbligatoria: di cosa si tratta e come cambia la casella di posta elettronica certificata? Ecco come fare per adeguare la propria casella di posta.

PEC europea, cos’è e come adeguare la propria posta certificata

La PEC europea è la novità del 2024: di cosa si tratta e come fare per adeguare la casella di posta elettronica certificata ai nuovi standard obbligatori secondo le disposizioni dell’UE?

Rispondere a questa domanda è fondamentale visto che chi già è in possesso di un indirizzo mail di posta certificata potrà continuare a utilizzarlo solo aggiornando i termini di utilizzo.

Con l’entrata in vigore della PEC europea si potranno inviare messaggi con valore legale in tutta Europa e con un maggiore livello di sicurezza.

Comunicare in modo uniforme e in maniera certificata tra i Paesi dell’Unione è un passo cruciale per favorire l’adempimento di pratiche burocratiche e amministrative, sia per i privati cittadini che per le imprese, in modo uniforme. Di seguito sono chiariti i passaggi chiave per adeguare la propria casella di posta certificata alla PEC europea.

PEC europea, cos’è e quali sono le novità?

Se hai già un indirizzo di posta PEC attivo, probabilmente sai che devi adeguarlo agli standard europei. Ci sono anche buone possibilità che tu l’abbia già fatto, visto che tanti provider invitano gli utenti a modificare le impostazioni come indicato dall’UE.

In sintesi, la PEC europea non è altro che una casella di posta elettronica certificata che permetterà di inviare messaggi con valore legale in tutta Europa, come ora avviene sul territorio nazionale.

Lo standard europeo aggiunge ai principi della PEC che stiamo usando finora quello della “resistenza ai crimini informatici”. Cosa significa?

La posta certificata europea, a differenza di quella in uso in Italia, richiederà di soddisfare i requisiti previsti per il Servizio Elettronico di Recapito Certificato e Qualificato (SERCQ) . Saranno superati, quindi, gli attuali standard per il recapito certificato previsto dal regolamento eIDAS e la SERC.

In questo modo, le comunicazioni manterranno non soltanto il valore legale e la sicurezza tipica del sistema della posta elettronica certificata, ma avranno anche il bollino di qualità per evitare i crimini informatici.

Cosa cambia con la PEC europea: i due passaggi

In conformità con lo Standard ETSI EN 319 532-4 e il Regolamento Europeo n.910/2014 (eIDAS) queste saranno le due novità della PEC europea:

  • Identificazione dell’intestatario della casella di posta: confermare l’identità del titolare PEC con la scelta di un sistema di riconoscimento tra SPID, CIE, Firma digitale...;
  • Autenticazione a due fattori (Strong Authentication): attivare la verifica in 2 passaggi quando si accede alla PEC

Nello specifico, il titolare ha a disposizione questi strumenti per la conferma dell’identità: lo SPID attivo; il CIE 3.0 (Carta di Identità Elettronica); la CNS (Carta Nazionale dei Servizi); la Firma digitale rilasciata da un Ente Certificatore

Come adeguare la casella di posta elettronica certificata?

Rispondere questa domanda è piuttosto semplice: una volta confermata l’identità con il metodo richiesto e attivata l’impostazione della doppia verifica, la casella di posta elettronica certificata europea funzionerà come sempre.

I provider, infatti, non richiedono costi aggiuntivi di abbonamento e consentono l’aggiornamento direttamente dalla pagina di accesso alla mail.

Per accedere alla PEC europea bisognerà, quindi, inserire il nome utente e la relativa password e poi autorizzare l’accesso attraverso la notifica push di un’applicazione esterna, con la quale è stata attivata la verifica di sicurezza in due passaggi.

Il servizio PEC resterà lo stesso di prima, con tutti i servizi disponibili annessi. In caso stai decidendo adesso di aprire una casella di posta elettronica certificata, il provider scelto ti guiderà direttamente in base alle normative europee.

Quando sarà obbligatoria la PEC europea

Il nuovo standard ETSI EN 319 532-4 che ha reso attivo il Servizio Elettronico di Recapito Certificato Qualificato (SERCQ) è stato approvato a giugno 2022.

La data esatta in cui entrerà in vigore obbligatoriamente la PEC europea non è stata ancora comunicata. Stando alle ultime indiscrezioni, per l’approvazione del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri (DPCM) che serve per rendere vigente questo sistema di posta in Italia bisognerà attendere ancora.

L’ipotesi è che l’obbligatorietà per la mail certificata europea scatterà nel 2026. Nel frattempo, però, questa casella di posta è già valida per chi aggiorna i requisiti.

Attenzione massima nei confronti dell’iter istituzionale che renderà vincolante questa modalità di posta elettronica: quando sarà ufficializzato il Servizio Elettronico di Recapito Certificato Qualificato, infatti, si potranno inviare o ricevere mail certificate - dal valore legale - in Italia e in Europa soltanto con l’aggiornamento eseguito.

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