Per estinguere il mutuo di un figlio è sempre necessario l’atto di donazione? Vediamo cosa prevede la Legge al riguardo.
Per estinguere il mutuo di un figlio è necessario l’atto di donazione? Non capita di rado che i genitori, per aiutare i figli, decidano di estinguere il mutuo che hanno accesso per acquistare, magari, la casa in cui vivere la vita da adulto. Il mutuo può essere estinto con una donazione, ma serve l’atto del notaio per farlo? La risposta è che non sempre serve.
Il mutuo è un finanziamento che la banca concede a un soggetto per l’acquisto di un bene (nella maggior parte dei casi dell’abitazione) a fronte di un’ipoteca sullo stesso posta a garanzia del prestito. Chi contrae il mutuo, poi, a cadenza regolare dovrà restituire la somma finanziata maggiorata degli interessi.
Donazione per estinguere il mutuo
La donazione trasferisce un bene da un soggetto a un altro. Nel caso dell’estinzione del mutuo del figlio, invece, consiste nell’assunzione da parte del donante (genitore), di un obbligo che grava sul donatario (figlio). La donazione per essere valida e non avere vizi di forma dovrebbe essere accompagnata da un atto notarile in presenza di testimoni.
La donazione, infatti, può essere effettuata senza notaio solo nel caso che abbia un modico valore, ovvero che non impoverisca chi dona e non arricchisca chi riceve.
Estinguere il mutuo con una donazione al figlio
Per procedere all’estinzione di un mutuo contratto dal figlio, il genitore volontariamente gli dona i soldi necessari a saldare il debito con la banca.
Per farlo, però, è necessario un atto notarile che salvi dal rischio di sanzioni e accertamenti fiscali. L’atto di donazione, poi, è seguito da un bonifico o da un assegno circolare dell’importo che al figlio serve per estinguere il mutuo. Il figlio, poi, utilizzerà il donare per rendere alla banca il prestito ottenuto.
Se il genitore vuole pagare direttamente la banca?
Il genitore, per paura che il figlio impieghi le somme donate in altro modo, potrebbe decidere di estinguere personalmente il mutuo. In questo caso il pagamento passerebbe dal genitore alla banca senza che i soldi transitino nelle mani o nel conto corrente del figlio.
In questo caso l’atto di donazione dal genitore al figlio (il valore della donazione, pur essendo versato alla banca, va direttamente al figlio che diviene proprietario di una casa senza mutuo: la donazione del genitore, quindi, va a coprire l’importo del mutuo e, di fatto, serve ad acquistare parte dell’immobile) non è necessario perché la casistica rientrerebbe nella donazione indiretta. Per questa tipologia di donazione, infatti, non è necessario l’atto pubblico. La donazione indiretta più diffusa è quella del genitore che paga il prezzo della casa al posto del figlio, intestatario dell’immobile.
La sentenza 18725 del 2017 della Corte di Cassazione a Sezioni Unite ha elencato quelle che sono le casistiche di donazioni indirette e tra queste c’è anche il caso del pagamento del debito altrui (appunto il genitore che paga il mutuo intestato al figlio per estinguerlo).
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