La Germania può stupire e attrarre investimenti: questa la visione ottimistica di un esperto di Goldman Sachs. Perché puntare su Berlino?
La Germania può ancora sorprendere in positivo e qualcosa sta finalmente cambiando nel sentiment degli investitori.
Questo è quanto emerso da una valutazione espressa su Bloomberg di Dan Dees, co-responsabile del settore banche e mercati globali di Goldman Sachs. Secondo lui le condizioni per nuovi accordi industriali hanno cominciato a migliorare, le aziende tedesche stanno esplorando opzioni per espandersi – anche se negli Stati Uniti – e la scena delle startup è in piena e vibrante espansione.
In sintesi, l’economia tedesca potrebbe essere ancora in fase di stasi, ma gli investitori stanno iniziando a cambiare tono.
Perché gli investitori scommettono ancora sulla Germania
La Germania ha lottato - e lotta ancora - per rilanciare la propria economia dopo la crisi energetica, l’indebolimento della domanda globale e le sfide strutturali a lungo trascurate, come una burocrazia obsoleta e l’invecchiamento della forza lavoro. L’elenco dei problemi ha sollevato interrogativi sulla capacità del Paese di rimanere competitivo e attrarre investimenti.
Ora, tra i segnali che la Bce potrebbe tagliare i tassi di interesse nei prossimi mesi, la fiducia degli investitori tedeschi è tornata in rialzo, raggiungendo questo mese il livello più alto in più di due anni. La riduzione dei costi di finanziamento sarebbe un catalizzatore chiave per convincere le aziende ad aumentare, per esempio, la spesa tecnologica per l’automazione dei processi e l’intelligenza artificiale, aree che secondo Dees i dirigenti tedeschi sono desiderosi di sostenere.
“L’umore tra i dirigenti delle aziende industriali tedesche è costruttivo, ma decisamente più sobrio rispetto all’ottimismo dei colleghi negli Stati Uniti..”, ha detto Dees a Bloomberg News in una recente intervista.
L’esperto è appena tornato da una visita all’ufficio di Goldman Sachs a Francoforte e alla sua filiale appena aperta a Monaco, dove ha affermato che un numero crescente di startup tecnologiche - che operano nell’intelligenza artificiale, nella tecnologia sanitaria e nei giochi - promettono di stimolare il flusso di affari e massicci investimenti nelle infrastrutture.
Diversi analisti in realtà affermano che la Germania è nel mezzo di una recessione dopo la contrazione avvenuta negli ultimi tre mesi dello scorso anno e, secondo le loro previsioni, nel primo trimestre del 2024. La recente scarsa performance economica del Paese – in ritardo rispetto a tutti gli altri del G7 – ha rilanciato la nomina a “malato d’Europa”, utilizzato per descrivere la crescita anemica della Germania all’inizio del secolo, prima che venissero attuate le riforme strutturali.
Dees, tuttavia, ha rifiutato questa visione, affermando che il sentimento generale tra dirigenti, gestori patrimoniali e fondatori di startup tedeschi “era migliore di quello che mi aspettavo”.
Per esempio, TSMC sta attualmente costruendo una fabbrica di chip in Germania, e anche il governo federale di Berlino è in trattative avanzate per acquistare l’attività nazionale dell’operatore di rete olandese Tennet in un accordo che potrebbe essere valutato intorno ai 22 miliardi di euro (24 miliardi di dollari).
La Germania e l’Europa tutta hanno però spazio per il rilancio. “L’Europa è uno dei Paesi più avanzati in termini di mobilità, telefoni e connettività in fibra, quindi le esigenze di utilizzo dei dati ci sono. Siamo solo molto indietro...ma c’è una storia di crescita straordinaria davanti all’Europa e alle infrastrutture dei data center”, ha commentato Raj Agrawal, responsabile globale delle infrastrutture presso KKR & Co
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