Vladimir Putin avrebbe preparato un piano per dividere l’Ucraina - che di fatto cesserebbe di esistere - in tre parti: lo scopo sarebbe quello di fare arrivare il documento a Donald Trump.
Vladimir Putin avrebbe pronto un piano per dividere l’Ucraina in tre parti, con il documento che è stato reso noto dall’agenzia Interfax Ukraine citando fonti del ministero della Difesa russo. Stando a quanto si apprende, questa indiscrezione sarebbe stata confermata anche da altre fonti giornalistiche.
Lo scopo di Vladimir Putin sarebbe quello di fare arrivare al più presto il suo piano in merito al futuro dell’Ucraina sulla scrivania di Donald Trump, il vincitore delle elezioni presidenziali Usa che a inizio 2025 tornerà a essere a tutti gli effetti il presidente degli Stati Uniti.
Come noto in campagna elettorale Trump ha dichiarato più volte che con lui alla Casa Bianca la guerra in Ucraina sarebbe cessata in pochi giorni, tanto che già circolerebbe un possibile piano di pace da sottoporre ai due belligeranti.
Dalle indiscrezioni emerse, il piano di pace di Trump sarebbe più favorevole alla Russia che all’Ucraina, visto che andrebbe a consegnare a Mosca i territori finora conquistati; al tempo stesso però Kiev non potrebbe far altro che accettare ogni decisione da parte di Washington visto che dipende in tutto dagli aiuti americani.
La suddivisione che sarebbe stata pensata da Putin però sarebbe se possibile peggiore per Kiev, visto che l’Ucraina di fatto smetterebbe di esistere per come la conosciamo da quando nel 1991 ha ottenuto la sua indipendenza.
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Il piano di Putin per dividere l’Ucraina
Stando a quanto riferito dall’agenzia Interfax Ukraine, il ministero della Difesa russo ha preparato un rapporto con una previsione dello sviluppo della situazione militare e politica nel mondo fino al 2045, con la liquidazione dello Stato ucraino e la divisione del territorio dell’Ucraina in tre parti.
Secondo la previsione della Russia, il territorio dell’Ucraina può essere suddiviso in questa maniera:
- nuove regioni della Russia - prevede l’ingresso ufficiale delle regioni di Donetsk, Luhansk, Zaporizhzhia, Kherson e Crimea nella Federazione Russa;
- entità statale filo-russa - prevede la creazione di un’entità statale con potere filo-russo nei territori di Kiev, Chernihiv, Sumy, Kharkiv, Poltava, Kirovohrad, Dnipropetrovsk, Odessa, Cherkasy, Vinnytsia, regioni di Zhytomyr e a Kiev;
- territori contesi: includono le regioni di Volyn, Rivne, Khmelnytskyi, Lviv, Ivano-Frankivsk, Ternopil, Chernivtsi e Transcarpazia.
In sostanza i territori che nella mappa sono in rosso verrebbero annessi alla Russia e sarebbero in buona parte quelli attualmente controllati da Mosca. Quelli in arancione - che comprendono buona parte dell’Ucraina compresa la capitale Kiev e la città di Odessa - invece finirebbero sotto la sfera di influenza russa con tanto di presenza militare.
Il futuro dei territori colorati in giallo nella mappa invece dovrebbe essere deciso tra la Russia e altri stati confinanti: Ungheria, Polonia e Romania. In sostanza stando a questo piano lo Stato ucraino nel 2045 cesserebbe di esistere.
Questo documento ora potrebbe essere recapitato a Donald Trump che, al momento del suo insediamento, diventerà l’arbitro della guerra tra Ucraina e Russia che va avanti da oltre mille giorni.
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