Portafoglio digitale (con patente e tessera sanitaria), è obbligatorio? Cosa rischia chi non lo ha

Simone Micocci

15 Ottobre 2024 - 12:20

Debutta (per pochi) dal 23 ottobre il portafoglio digitale IT-Wallet con la possibilità di caricare patente e tessera sanitaria. Ma è obbligatorio? E soprattutto, cosa rischia chi non lo fa?

Portafoglio digitale (con patente e tessera sanitaria), è obbligatorio? Cosa rischia chi non lo ha

Debutta dal 23 ottobre per 50 mila italiani la patente (insieme a tessera sanitaria e carta europea della disabilità) sul portafoglio digitale IT-Wallet, una novità importante a cui però alcune persone guardano con preoccupazione, in quanto temono che possa portare all’introduzione di un nuovo obbligo.

C’è chi si chiede, infatti, se il portafoglio obbligatorio è obbligatorio oppure no, nonché cosa rischia chi non lo ha. Una domanda comune tra chi non ha ancora capito se, ad esempio, la patente sul portafoglio digitale sostituisce quella cartacea, oppure se ne rappresenta solamente una valida alternativa (permettendo quindi al conducente di uscire di casa anche senza documenti, avendo con sé solamente il cellulare).

A tal proposito, per non rischiare che quella che a tutti gli effetti è una novità positiva, in quanto ad esempio andrà a limitare i casi di smarrimento e furto dei documenti cartacei, venga guardata con scetticismo, è bene fare chiarezza su cosa cambia con l’introduzione del portafoglio digitale IT Wallet, sottolineando che - almeno per il momento - l’unico rischio di chi non lo ha è il non poter accedere ad alcuni servizi riservati.

Cosa cambia con l’arrivo dell’IT Wallet dal 23 ottobre

A partire da mercoledì 23 ottobre l’applicazione IO (già scaricabile per smartphone e tablet iOS e Android) si arricchirà di una nuova funzione: il portafoglio digitale IT-Wallet, utile per semplificare una serie di operazioni. Almeno in una prima fase, però, lT-Wallet sarà disponibile solo per 50 mila italiani, quindi non dovete preoccuparvi se non trovate la specifica funzione. Solo dal 4 dicembre sarà invece disponibile per tutti.

Ma a cosa serve? Per il momento nel portafoglio elettronico si possono caricare, e validare, tre diversi documenti:

È quindi l’interessato a poter - e non “dover” attenzione - inserire i propri documenti personali nel nuovo portafoglio digitale, con il vantaggio che questi sostituiscono a tutti gli effetti i corrispettivi cartacei. Ad esempio, dal 23 settembre si potrà guidare senza portare con sé la patente (fattispecie solitamente sanzionata con una multa che va dai 42 ai 173 euro), a patto di averla caricata e validata sul portafoglio elettronico. Di fatto, basterà avere con sé il cellulare per non rischiare una multa.

Per adesso sono solamente questi tre documenti a poter essere inseriti nell’IT-Wallet, ma nei prossimi mesi ce ne saranno altri, come ad esempio la carta d’identità elettronica. Molto poi dipenderà da come le Amministrazioni contribuiranno ad arricchirlo, ad esempio inserendo i certificati anagrafici, come pure i titoli scolastici o l’attestazione Isee. Ma anche le aziende private: si pensi alla possibilità di caricare sul portafoglio digitale i biglietti per spettacoli, concerti, come pure i titoli di viaggio.

Una vera e propria rivoluzione che in futuro semplificherà tutte quelle operazioni online in cui va inserito un documento in allegato per procedere: basterà accedere all’IT-Wallet, infatti, per inserire il documento virtuale senza dover effettuare alcuna scansione di quello cartaceo.

I documenti caricati all’interno del portafoglio digitale avranno quindi, fin da subito, pieno valore legale. Tuttavia, almeno inizialmente si possono utilizzare solo nel mondo fisico e non per i servizi online.

Il portafoglio digitale è obbligatorio?

Bisogna pensare all’IT-Wallet, quindi, come una sorta di identità digitale Spid (che continuerà a esserci). Come questa non è quindi obbligatorio avere il portafoglio digitale, così come si può scegliere liberamente quali documenti caricare al suo interno e quali invece no.

Non necessariamente si deve avere la patente sul portafoglio digitale, come pure vale per la tessera sanitaria.

Tuttavia, presto potrebbe essere obbligatorio averlo per poter accedere ad alcuni servizi telematici. Si pensi ad esempio al fatto che oggi bisogna avere lo Spid - o in alternativa le credenziali della Carta d’identità elettronica - per inviare la domanda di partecipazione ai concorsi pubblici, oppure per accedere ai servizi telematici di Inps, Agenzia delle entrate e altri ministeri.

Cosa rischia chi non ha il portafoglio digitale

In un futuro non troppo lontano, quindi, chi non ha il portafoglio digitale rischia di essere tagliato fuori dalla possibilità di accedere a tutti quei servizi in cui si potrà utilizzare.

Ad esempio, dal 2025 potrebbero debuttare tante nuove semplificazioni per chi ha il portafoglio digitale, come ad esempio la possibilità di “comunicare” con lo sportello del bancomat per effettuare una serie di operazioni.

Sul piano legale invece non rischia nulla invece chi per il momento non vuole aderire a questa iniziativa - per quanto è bene sottolineare che il portafoglio digitale è assolutamente sicuro e non mette a rischio la privacy della persona - a patto ovviamente di avere con sé i corrispettivi cartacei dei documenti solitamente richiesti.

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