Come costruire un portafoglio di investimenti a prova di recessione? Di seguito alcuni consigli su come ottenere rendimenti sicuri anche in periodi di rallentamento economico.
La recessione è il peggior nemico degli investitori. Per ovviare al timore di perdere il valore degli investimenti accumulati prima del rallentamento economico, può essere utile conoscere alcune regole fondamentali.
Costruire un portafoglio di investimenti a prova di recessione, infatti, è possibile e offre un’opzione in più ai risparmiatori.
Dinanzi ai segnali recessivi quali il calo generalizzato dei consumi, i tagli alla spesa e la contrazione delle attività produttive principali, chi possiede asset di investimento ha solitamente due strade dinanzi a sè: mantenere intatto l’investimento, rischiando però la perdita di valore del bene, oppure eseguire costose manovre per spostare l’investimento fuori dal mercato.
La possibilità di costruire un portafoglio di investimento a prova di recessione apre, quindi, un nuovo orizzonte. Scopriamo come fare.
Obiettivi d’investimento chiari
Prima di iniziare ad investire, è necessario fare chiarezza sulle esigenze e sugli obiettivi relativi al proprio investimento. Studiare con precisione le tempistiche legate ad ogni tipo di attività di investimento in possesso è una mossa fondamentale.
Qualsiasi incoerenza tra necessità, obiettivo e tempistica dell’investimento, infatti, si traduce in una dannosa conseguenza per ottenere un portafoglio di investimento solido contro la recessione.
Diversificare gli investimenti: attenzione all’asset allocation
Disporre di una giusta asset allocation e, quindi, distribuire in modo intelligente e remunerativo i fondi disponibili fra le attività di investimento è un requisito essenziale contro il rischio di perdite in recessione.
Per questo è bene diversificare. Investire in una sola asset class non è prudente poiché espone l’investitore ad un maggiore rischio da sovraesposizione in quella determinata classe di attività.
Costruire un portafoglio con asset diversi, dunque, è importante per evitare che la fluttuazione di prezzo sui mercati di un solo bene danneggi l’intera attività investitiva. Nel 2019, per esempio, le azioni hanno avuto un andamento complesso sul mercato, mentre l’oro registrava un trend rialzista.
L’approccio richiesto è quello di saper ottimizzare il rendimento atteso dagli investimenti sulla base di un dato livello di rischio di mercato. Per massimizzare il profitto, è utile quindi distribuire le proprie risorse su settori differenti.
Avere pazienza
Costruire un portafoglio di investimenti a prova di recessione richiede pazienza. Il tempo, quindi, può diventare una tattica strategica per ottenere guadagni sicuri anche in periodi di rallentamento economico.
I migliori rendimenti molto spesso provengono da investimenti a lungo termine e più sicuri, che seguono mercati disciplinati e che consentono di guadagnare in modo ottimale, ma non nell’immediato. Gli investimenti davvero solidi sono quelli che generano rendimenti massimizzati dopo tempi piuttosto ampi.
La pazienza, quindi, è la vera intelligenza.
Puntare su investimenti resistenti
Mantenere alta e costante la fiducia negli investimenti non è facile quando le oscillazioni del mercato iniziano a colpire il proprio portafoglio di beni. La soluzione migliore per massimizzare i rendimenti, quindi, è quella di puntare su investimenti resistenti.
Le fluttuazioni, infatti, ci saranno sempre durante il proprio ciclo di investimento. Anche i portafogli più sicuri possono cadere nella trappola della volatilità. In un mondo fortemente connesso dove gli eventi accaduti in una qualsiasi parte del pianeta hanno ripercussioni generalizzate su tutti i mercati, il valore di azioni e di beni è soggetto a drastiche cadute - o inaspettati rialzi - in tempo reale.
Puntare su società solide
Fare attenzione ai bilanci societari e ai target futuri delle società quotate sulle quali investire è un’attenzione preziosa, soprattutto in tempi di recessione.
Dinanzi al rallentamento economico, infatti, la solidità di bilancio è fondamentale: azioni, obbligazioni societarie o sovrane devono avere una base sicura. Cosa osservare? La leva finanziaria, per esempio, che misura l’indebitamento.
In un contesto di crescita rallentata o negativa, un debito già sostenuto rende l’emittente dell’asset piuttosto insidioso e indirizza l’investitore verso rischi di perdite.
Focus sul settore Tech
Un portafoglio di investimento dovrebbe considerare sempre asset legati al tech, che sono sì volatili, ma maggiormente spinti dalla ripresa post-recessione.
Fare attenzione, per esempio, alle società che operano nel medtech, le tecnologie applicate alla medicina. In un contesto di sempre maggiori timori per crisi legate alla salute, come le epidemia, il settore è considerato cruciale.
Beni rifugio
Non trascurare i beni rifugio in un portafoglio di investimenti a prova di recessione. Metalli preziosi e dollaro restano approdi piuttosto sicuri.
© RIPRODUZIONE RISERVATA