Il Pos resta sempre obbligatorio, i pagamenti con carta e bancomat dovranno essere accettati per qualsiasi importo

Stefano Rizzuti

21/12/2022

Non cambiano le regole sul Pos obbligatorio: esercenti e professionisti dovranno accettare pagamenti elettronici per qualsiasi importo. Possibili novità in arrivo per il costo delle commissioni.

Il Pos resta sempre obbligatorio, i pagamenti con carta e bancomat dovranno essere accettati per qualsiasi importo

Alla fine tutto resta com’è: il Pos continuerà a essere sempre obbligatorio, costringendo esercenti e professionisti ad accettare tutti i pagamenti elettronici (quindi effettuati con carte e bancomat) per qualsiasi importo, indipendentemente dalla cifra.

Il governo Meloni alla fine ha ceduto alle pressioni della Commissione europea che chiedeva di non cambiare le regole sul Pos per non inficiare i passi in avanti fatti sulla lotta all’evasione fiscale, soprattutto in considerazione del raggiungimento degli obiettivi fissati per ottenere i nuovi aiuti del Pnrr.

La legge di Bilancio 2023, nella sua prima versione, introduceva un alleggerimento delle regole per i commercianti, imponendo la multa in caso di rifiuto dei pagamenti elettronici solamente per acquisti superiori ai 60 euro. Alla fine, però, l’esecutivo è tornato sui suoi passi e ora la multa resta sempre in caso di mancata accettazione di pagamenti con carte e bancomat, anche quando si paga semplicemente un caffè.

Pos sempre obbligatorio, tornano le multe

La commissione Bilancio della Camera ha approvato l’emendamento del governo che sopprime le modifiche introdotte dalla prima versione della manovra sul Pos obbligatorio. Tornano, quindi, le multe per esercenti e professionisti che non accettano i pagamenti con carte e bancomat. Di fatto, le regole non cambiano rispetto a quelle odierne.

Il balletto della manovra sul Pos

La prima versione della manovra, ancora una bozza, prevedeva l’addio alle multe per commercianti e professionisti che rifiutano pagamenti elettronici al di sotto dei 30 euro. Poi nella versione approvata in Consiglio dei ministri si è alzata questa soglia a 60 euro. Alla fine, però, il governo ha ceduto alle pressioni dell’Ue e ha deciso di eliminare queste norme e tornare alla situazione attuale, con l’obbligo di accettare sempre i pagamenti con carte e bancomat, per qualsiasi importo.

Le multe per chi rifiuta i pagamenti elettronici

Restano quindi le sanzioni per chi rifiuta i pagamenti elettronici, anche per un semplice caffè. La multa, prevista dal 30 giugno per tutti i pagamenti rifiutati, è di 30 euro. A cui va inoltre aggiunto il 4% del valore della transazione rifiutata: per esempio se si rifiuta un pagamento da 100 euro, calcolando il 4% la multa totale sarà 30 euro più 4, per complessivi 34 euro.

Pos, cosa vuole fare il governo per tagliare le commissioni

Il governo prende l’impegno per provare a mitigare i costi delle transazioni elettroniche fino a 30 euro per gli esercenti: verrà istituito un tavolo permanente tra le categorie interessate. Se non si troverà un accordo soddisfacente scatterà, per i prestatori dei servizi di pagamento e per le banche, un contributo straordinario da impiegare per ridurre i costi a carico degli esercenti. A prevederlo è un emendamento alla manovra che introduce, quindi, una sorta di ristoro per commercianti e professionisti obbligati a utilizzare il Pos.

Come prima cosa si dovrà trovare un accordo su termini e modalità per garantire il servizio del Pos con costi equi e trasparenti. Poi verrà istituito un tavolo tra le categorie interessate per provare a mitigare i costi per le transazioni tra 0 e 30 euro per le imprese con ricavi e compensi fino a 400mila euro. Se il tavolo non dovesse trovare un’intesa, allora per il 2023 scatterebbe un contributo straordinario del 50% degli utili derivanti dalle commissioni per prestatori di servizi e banche sulle transazioni fino a 30 euro.

Resta il tetto al contante a 5mila euro

Non cambia nulla, rispetto alle prime versioni della manovra, sul tetto al contante. La soglia verrà innalzata dal 2023 a 5mila euro. Finora era previsto che la soglia massima per gli acquisti in contanti scendesse a mille euro dal primo gennaio, ma il governo Meloni ha deciso di innalzare questa cifra fino a 5mila euro.

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