Il regno di Papa Francesco sta per finire? Le notizie sul pre conclave si susseguono e i primi nomi del dopo Bergoglio iniziano a emergere. Chi sono?
Si sono susseguite a lungo le notizie sull’inizio del dibattito per il dopo Bergoglio. Il pre conclave è iniziato, ma la salute del Papa non ha nulla a che fare con questo. Infatti è bene ricordare che anche in altre occasioni l’avvio del conclave è avvenuto con un largo anticipo, come nel caso di san Giovanni Paolo II. Non stupisce quindi, ma certo fa discutere su chi sono i nomi più accreditati per occupare il ruolo di Santo Padre dopo Bergoglio.
L’obiettivo è sempre lo stesso: non arrivare impreparati al momento dell’elezione, così come accadde nel 2013 dopo le dimissioni di Benedetto XVI. Una decisione storica e che ha cambiato se non le regole almeno la percezione della carica massima della Santa Sede. In questi giorni, in seguito alla circolazione delle immagini e delle notizie, di Papa Francesco sulla sedia a rotelle per via di un dolore al ginocchio, la prospettiva di una dimissione anticipata non è poi così strana da immaginare.
Sembra però un’ipotesi ancora lontana, per quanto più concreta che in passato, visto che il Papa, per quanto indisposto all’esercizio di tutte le funzioni, ha confermato un ricco calendario di eventi e di viaggi all’estero. Lo stesso Bergoglio ha specificato che si tratta di un problema al legamento e che doveva fare (sembra siano già state effettuate) delle infiltrazioni per risolvere il problema.
In ogni caso il conclave prosegue il proprio lavoro di preparazione e, come ogni volta che si presenta l’occasione di un’elezione, è iniziato il toto-nomi del dopo Bergoglio.
Pre conclave: perché non c’è da preoccuparsi per il Papa
Il Papa sta bene (anzi entrambi stanno bene) e il pre conclave non dipende dalla sua salute. Si tratta di una pratica già rodata e, mentre i giornali parlano della “fine del regno di Bergoglio”, i lavori proseguono come da programma. Non è però così strano fare un collegamento tra la salute fisica del Papa e l’inizio del pre conclave.
Questo perché negli ultimi giorni Bergoglio si è mostrato sulla sedia rotelle, facendo preoccupare i fedeli. A 85 anni il Papa sembra non riesca più a camminare bene e senza dolore. Il problema al ginocchio annunciato dallo stesso Bergoglio sembra essere sotto controllo, ma il calendario degli eventi ha impedito al Papa di riposare come consigliato dai medici.
La cancellazione degli impegni già programmati non è da escludere. Dopo la delicata operazione della scorsa estate e con il sopraggiungere dell’età avanzata, si inizia quindi a pensare al dopo Bergoglio.
Pre conclave: chi sono i nomi “papabili”
Il futuro Papa è tra i nomi degli attuali porporati. Dei 117 cardinali sono pochi i nomi della rosa dei favoriti, tra questi anche il nome di Angelo Becciu, cardinale attualmente imputato nel processo sugli investimenti finanziari della Segreteria di Stato. Un nome però risalta sugli altri: Pietro Parolin, cardinale segretario di Stato. Insieme a Papa Francesco il cardinale è impegnato attivamente nella mediazione con la Russia per la fine della guerra in Ucraina. Il suo nome esce fuori dalla nicchia del Vaticano e diventa un punto fermo contro la guerra anche per i capi di Stato.
Un altro cardinale che si sta facendo conoscere al pubblico e che risulta tra i nomi più discussi del dopo Bergoglio è Mario Grech, segretario generale del Sinodo dei vescovi. Il cardinale, per volere del Papa, sta lavorando all’importante consultazione sinodale di tutte le diocesi e parrocchie.
Tra gli altri nomi troviamo l’arcivescovo di Rabat, il cardinale Cristóbal López Romero e l’arcivescovo di New York, Timothy Michael Dolan. Un ultimo nome, tra gli italiani, è il cardinale Matteo Maria Zuppi, figura di punta della Comunità di Sant’Egidio.
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