Prezzo fisso o indicizzato, come evitare la stangata sulle bollette di luce e gas?

Alessandro Nuzzo

22/12/2022

Alla luce dei costi attuali di luce e gas vediamo se è più conveniente per le bollette scegliere una tariffa a prezzo fisso o indicizzato.

Prezzo fisso o indicizzato, come evitare la stangata sulle bollette di luce e gas?

Nell’ultimo anno si è posta molta attenzione sui consumi di luce e gas soprattutto dopo i forti rincari che ci sono stati da quando è scoppiata la guerra in Ucraina. I prezzi sul mercato all’ingrosso sono saliti man mano fino a toccare vette altissime nei mesi estivi. Per fortuna da qualche settimana si sta registrando un calo con i valori che lentamente stanno ritornando a numeri in linea con quelli dello scorso anno, soltanto leggermente più alti.

Per quanto riguarda il gas poi con la recente approvazione del tetto sul prezzo a livello europeo dovremmo essere al riparo nei prossimi mesi da picchi improvvisi sui principali mercati europei di riferimento. I consumatori hanno due possibilità per i propri contratti: optare per un prezzo fisso o per uno indicizzato. Alla luce dei costi attuali qual è la soluzione più conveniente per avere un prezzo migliore? Scopriamolo.

Differenza tra prezzo fisso o indicizzato

In una bolletta la voce spesa per la materia energia o per la materia prima gas rappresentano le più importanti da tener d’occhio perché pesano per circa il 50% sul prezzo finale da pagare. Per questo è importante capire come gestire al meglio tale voce per risparmiare. Al momento della stipula del contratto per la fornitura di energia elettrica o gas con i gestori, i consumatori possono scegliere tra le varie offerte a prezzo fisso o indicizzato.

Il costo a prezzo fisso lo dice la parola stessa significa che questo resterà tale e non cambierà per uno specifico periodo di tempo, in genere uno, due o tre anni. Il prezzo indicizzato o tutelato è invece l’esatto opposto ed è calcolato in base alle oscillazioni del prezzo all’ingrosso sui principali mercati di riferimento. La tariffa del mercato tutelato è un classico esempio di prezzo indicizzato e varia ogni 3 mesi per la luce e ogni mese per il gas in base all’andamento del mercato.

Quale conviene di più?

Prima di cercare di capire qual è la soluzione più conveniente proviamo ad analizzare i costi della materia nell’ultimo periodo. Tra ottobre e novembre gli indici del mercato all’ingrosso sia per il gas che per l’energia elettrica hanno registrato un netto calo rispetto ad agosto o settembre.

Per quanto riguarda il gas, sul mercato PSV a novembre 2022 era a 0,975 €/Smc, in lieve aumento rispetto ad ottobre ma in linea con i prezzi dei primi mesi dell’anno. Numeri comunque in forte calo se si considera il prezzo dei mesi estivi quando ad agosto si era toccato i 2,498 €/Smc. Sull’indice TTF l’altro preso di riferimento per il prezzo all’ingrosso la situazione è simile. Il prezzo di dicembre non è ancora disponibile a novembre era a 0,975 €/Smc. Il picco in estate era stato di 2,379 €/Smc.

Situazione simile per l’energia elettrica dove il PUN (prezzo unico nazionale) a dicembre è a 0,384 €/kWh. Lo scorso anno era a 0,281 €/kWh quindi l’aumento c’è stato ma lieve. Anche in questo caso però se prendiamo in analisi tutto l’andamento di questo 2022 ci accorgiamo come nei mesi estivi si era arrivati a 0,543 €/kWh prima della discesa.

Ad oggi quindi è più conveniente un prezzo fisso o indicizzato? Nell’immediato diremmo il prezzo indicizzato alla luce dei valori sui mercati europei al ribasso visto che il prezzo di luce e gas è effettivamente sceso. Non si sa però cosa accadrà in futuro, quindi nel lungo periodo scegliere una tariffa fissa potrebbe evitare stangate. Ma è bene ricordare anche che non esistono vincoli di permanenza quindi si può sempre passare da un’offerta all’altra alla ricerca di quella più conveniente in base al periodo.

Da non perdere su Money.it

Argomenti

Iscriviti a Money.it