Putin minaccia la Nato: 1,5 milioni di soldati e nuovi missili per la guerra nucleare

Alessandro Cipolla

22 Dicembre 2022 - 11:06

Putin torna a evocare una guerra nucleare per spaventare la Nato: presto operativi i missili Sarmat e Zircon, il conflitto in Ucraina rischia così una pericolosa escalation.

Putin minaccia la Nato: 1,5 milioni di soldati e nuovi missili per la guerra nucleare

Lo spauracchio di una guerra nucleare finora è stato uno dei migliori alleati di Vladimir Putin, capace di tenere le truppe della Nato dentro i confini dell’Alleanza atlantica mentre la Russia invadeva l’Ucraina riportando l’Europa in scenari da secolo scorso.

Non sorprendono di conseguenza le ultime parole di Vladimir Putin, pronunciate al ministro della Difesa russo proprio nel momento in cui Volodymyr Zelensky è arrivato negli Stati Uniti per ottenere, oltre all’ovazione del Congresso, anche il disco verde di Joe Biden all’invio dei missili Patriot.

Continueremo a mantenere e migliorare la prontezza al combattimento della nostra triade nucleare - ha dichiarato Putin - non ci sono limiti al finanziamento delle forze armate, daremo all’esercito tutto ciò che chiede”.

Se l’Occidente nei giorni scorsi ha parlato di 100.000 soldati russi morti dall’inizio della guerra, la risposta di Putin è stata quella di annunciare che presto 1,5 milioni soldati al servizio di Mosca potrebbero essere inviati al fronte.

Senza la retorica di una guerra nucleare queste minacce però potrebbero non preoccupare più di tanto la Nato, allora ecco che il presidente russo ha avuto la necessità di far capire al mondo intero quale siano le potenzialità dei suoi missili.

Putin e la guerra nucleare

Fin dai tempi della cortina di ferro, paradossalmente il fatto che Usa e Russia per anni si siano preparati a una guerra nucleare è stato il miglior garante per una sostanziale pace tra le due super potenze.

Lo scoppio della guerra in Ucraina però sembrerebbe aver rotto questo equilibrio che per anni ha evitato scenari da conflitto mondiale, con l’Europa che è ripiombata in un incubo che credeva di non dover più rivivere.

La Russia è una risaputa potenza nucleare, con 2.000 missili pronti all’uso e altrettante armi tattiche nucleari che possono essere usate anche dalle truppe di guerra; retorica a parte, se la guerra dovesse mettersi male per Mosca il Cremlino già ha fatto intendere che sarebbe pronto a usarle.

Ma adesso tutto questo potrebbe non bastare, con Putin che ha avuto la necessità di evocare una guerra nucleare che coinvolgesse subito anche gli Stati Uniti per frenare l’invio da parte degli Usa di armi sempre più sofisticate all’Ucraina.

I missili Sarmat e Zircon

All’inizio di gennaio - ha confermato Vladimir Putin ai suoi uomini - la fregata Ammiraglio Gorchkov sarà in servizio con nuovi missili Zircon, che non hanno equivalenti al mondo”.

Si tratta di missili da crociera ipersonici con una gittata massima di 1.000 km, con la Russia che di recente ha annunciato la riuscita dei test di lancio da un sottomarino: nel 2023 stando a quanto riferito da Putin, i missili Zircon saranno in dotazione alla Marina russa.

L’agenzia Tass però ha riferito anche di altre dichiarazioni di Vladimir Putin, questa volte in merito ai missili balistici intercontinentali Sarmat che, con la loro gittata di 18.000 km, possono colpire con una testata nucleare anche gli Stati Uniti al pari di Yars, un altro missile nucleare russo recentemente caricato in una base di lancio.

I missili balistici intercontinentali Sarmat assumeranno per la prima volta l’allerta di combattimento a breve - ha spiegato il presidente russo -. Sappiamo che c’è qualche aggiustamento di programma, ma questo non altera i nostri piani e tutto sarà attuato”.

La Russia vuole solo mostrare i propri muscoli oppure la minaccia di una guerra nucleare è reale? Una domanda questa che al momento appare come una autentica sciarada.

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