Putin ha speso 100 milioni in un giorno per bombardare l’Ucraina: questo è solo l’inizio?

Alessandro Cipolla

11/10/2022

Nella giornata di ieri la Russia ha lanciato 84 missili verso l’Ucraina ognuno dal costo di oltre 1 milione di dollari: la “vendetta” di Putin però potrebbe essere solo all’inizio.

Putin ha speso 100 milioni in un giorno per bombardare l’Ucraina: questo è solo l’inizio?

Alla fine la risposta di Vladimir Putin all’attacco in Crimea c’è stata, ma forse siamo solo all’inizio di una nuova fase della guerra in Ucraina che potrebbe portare, drammaticamente, il conflitto verso livelli assai più alti e pericolosi.

Dopo l’attentato al ponte di Kerch, con tanto di “ironico” messaggio di auguri di buon compleanno a Putin postato da Kiev sui social, la reazione della Russia non si è fatta attendere con una pioggia di missili che è caduta sull’Ucraina nella giornata di lunedì 10 ottobre.

Per la precisione come ha reso noto lo Stato maggiore ucraino, nel corso di un attacco che è durato fino al primo pomeriggio la Russia ha lanciato in totale 84 missili (43 intercettati) e 24 droni (13 intercettati), colpendo le città di Kiev, Leopoli, Dnipro, Odessa e Zaporizhzhia. Il bilancio del bombardamento è di almeno 14 morti e 97 feriti, tutti civili.

Considerando che ognuno dei missili russi utilizzati nell’attacco di ieri ha un costo che supera il milione di dollari, Vladimir Putin in un solo giorno ha speso oltre 100 milioni di dollari per mettere in atto la sua vendetta nei confronti di Kiev.

Il primo attacco è stato sferrato, ce ne saranno altri” ha scritto su Telegram il vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo Dmitry Medvedev, facendo intendere come potremmo essere all’inizio di un nuovo capitolo della guerra in Ucraina.

La risposta di Putin è solo all’inizio?

Il mondo ha visto ancora una volta il vero volto di uno Stato terrorista. Stanno cercando di distruggerci e spazzarci via dalla faccia della terra”. Così sempre su Telegram il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha commentato il massiccio bombardamento russo effettuato nella giornata di ieri.

Unanime è stata la condanna anche da parte del mondo occidentale, ma nel fine settimana è stato Vladimir Putin a parlare di “attacco terrorista” in merito all’attentato al ponte di Kerch che, anche Oltreoceano, hanno attribuito ai servizi ucraini.

Quella di oggi è stata una risposta all’azione terroristica orchestrata dal regime di Kiev per colpire il ponte di Kerch - ha spiegato Putin durante il Consiglio di sicurezza russo convocato dopo l’attacco in Crimea - Abbiamo dispiegato armi ad alta precisione e missili a lungo raggio, dal mare e dalla terra per sferrare attacchi massicci contro obiettivi legati a infrastrutture energetiche, di comando militare e di comunicazione dell’Ucraina”.

Il risultato è che la Bielorussia ha iniziato ad ammassare le proprie truppe lungo il confine ucraino, lo spettro di una guerra nucleare è sempre più tragicamente reale e l’Ucraina ha sospeso l’esportazione di energia elettrica all’Ue per “stabilizzare il sistema energetico nazionale”.

Nel frattempo Joe Biden ha promesso a Volodymyr Zelensky l’invio di “sistemi avanzati di difesa aerea”, con gli Usa che potrebbero fornire all’esercito ucraino nuove batterie di missili terra-aria Nasams mentre anche l’Europa è pronta a garantire a Kiev ulteriori armi.

In questo scenario tetro e incerto, l’unica cosa certa purtroppo è che la guerra in Ucraina appare destinata ad andare avanti ancora a lungo.

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