Quali segreti conosce Maria Rosaria Boccia tra e-mail, registrazioni e chat. Sangiuliano inguaia il governo?

Alessandro Cipolla

05/09/2024

L’affaire Gennaro Sangiuliano starebbe preoccupando governo e deputati: Maria Rosaria Boccia potrebbe essere in possesso di mail, registrazioni video e chat riservate, quali sono i suoi segreti?

Quali segreti conosce Maria Rosaria Boccia tra e-mail, registrazioni e chat. Sangiuliano inguaia il governo?

Quali segreti conosce Maria Rosaria Boccia? Di cosa è in possesso tra mail, registrazioni video e chat riservate, la 41enne di Pompei che in estate ha avuto una relazione con Gennaro Sangiuliano come ammesso dallo stesso ministro in tv? Tutte domande queste che starebbero turbando governo e deputati.

Quella che inizialmente sembrava essere una vicenda da gossip estivo, adesso invece si sta rivelando un autentico grattacapo per Giorgia Meloni e il governo: la premier ha respinto le dimissioni del suo ministro, ma il timore è che Maria Rosaria Boccia possa essere in possesso di chat riservate o registrazioni che alcuni giornali ipotizzano possano essere “compromettenti”.

Lo scorso 26 agosto Boccia via social ha ringraziato Sangiuliano per la “ nomina a Consigliere del Ministro per i Grandi Eventi ”, incarico però smentito dal dicastero con il ministro che nelle scorse ore ha spiegato di aver revocato l’incarico in quanto i due avevano una relazione.

In questo lasso di tempo però Maria Rosaria Boccia ha pubblicato una serie di mail e file audio per avvalorare la sua tesi; inoltre la donna durante le visite a Montecitorio ha indossato dei Ray-Ban Meta pubblicando su Instagram alcuni video - presenti nell’album “Montecitorio” - realizzati con questi occhiali con telecamera incorporata.

Il sospetto che starebbe agitando Giorgia Meloni e il resto dell’esecutivo è che la donna possa avere delle chat o delle registrazioni riguardanti il governo. La domanda di conseguenza è una sola: cosa possiede realmente Maria Rosaria Boccia?

Cosa conosce Boccia? Sangiuliano non ha chiarito

Nella sua lunga intervista rilasciata al Tg1 il ministro Gennaro Sangiuliano ha dato la sua versione dei fatti, chiedendo scusa alla moglie Federica Corsini e alla premier Giorgia Meloni senza però chiarire alcuni punti oscuri di questa vicenda.

Questione affettiva a parte, il ministro alla Cultura ha rassicurato in merito alle riunioni a cui avrebbe partecipato Maria Rosaria Boccia che sarebbero state marginali, ma non ci sono state parole che hanno escluso il possesso de parte della sua aspirante consigliere di materiale riservato.

Il governo è nel panico - ha scritto Carmelo Caruso su Il Foglio -. Delle chat affettive non importa nulla, ma dei possibili messaggi di altri ministri o della premier, importa eccome. Non sono forse documenti ancora più classificati di quelli classificati? Non averli saputi custodire va bene per un adolescente ma non per un ministro della Repubblica”.

La Repubblica invece ha rivelato che quando Boccia “capisce che il sogno di entrare ufficialmente in quello staff dei Beni culturali in cui si muoveva da mesi come se ne fosse parte integrante è ormai svanito, sempre attraverso gli ambasciatori fa sapere di avere in mano documenti e soprattutto registrazioni telefoniche da diffondere presso chiunque, compresa ‘qualche telefonata privata in viva voce che il ministro avrebbe fatto in presenza di Boccia senza però immaginare che la stessa, oltre che a sentire, stesse anche registrando….’ una alla moglie del ministro, altre in cui si sarebbe parlato di nomine e politici”.

Anche i deputati non sarebbero molto tranquilli, visti i video registrati da Boccia a Montecitorio con i suoi occhiali e che potrebbero aver immortalato anche qualcosa che in molti non vorrebbero mai vedere pubblicato.

Maria Rosaria Boccia è stata dipinta da alcuni giornali come una donna ferita che, per ripicca verso Gennaro Sangiuliano che non ha voluto lasciare la moglie, ha iniziato a diffondere sui social del materiale in suo possesso: resta da capire adesso di cosa è veramente in possesso la donna e se i - presunti - timori di Meloni e del resto del governo sarebbero giustificati.

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