Sono emerse nuove previsioni in merito al conflitto tra Cina e Stati Uniti. Quanto è probabile? Cosa dice l’esperto.
Secondo l’opinione di un esperto, tra Stati Uniti e Cina potrebbe scoppiare una guerra. I tempi sono ristretti: entro due anni. Lo ha previsto un alto generale dell’aeronautica militare. In una notta scrive che spera di sbagliarsi, ma “il mio istinto mi dice che combatteremo nel 2025”.
Così, in una nota alle truppe sotto il suo comando, prepara se stesso gli uomini a un potenziale conflitto. Il generale si chiama Michael A. Minihan e le sue previsioni partono da una lunga esperienza nell’aeronautica statunitense. Il capo dell’Air Mobility Command infatti è supervisore della flotta di aerei da trasporto e di rifornimento. Potrebbe sapere qualcosa che i suoi uomini ancora non sanno.
La nota interna è uscita fuori dal giro ed è finita nelle mani del Washington Post che ne riporta i punti salienti. La guerra tra Cina e Stati Uniti, sempre più discussa all’aumentare delle tensioni tra le due superpotenze, potrebbe essere vicina.
Cosa sappiamo delle previsioni del generale? La nota doveva essere pubblicata il 1° febbraio, ma la fuga di notizie in anticipo ha permesso un’analisi approfondita di quanto descritto al suo interno.
La nota del generale: le previsioni sulla guerra
Tra Cina e Stati Uniti il clima è teso, soprattutto a ridosso delle elezioni di Taiwan e l’avvicinarsi di quelle statunitensi. Il generale Michael A. Minihan è convinto che si combatterà a breve, entro due anni. “La squadra, la ragione e le opportunità di Xi sono tutte allineate per il 2025”, ha scritto nella sua nota.
Il promemoria di Minihan incoraggia migliaia di truppe sotto il suo comando a prepararsi alla guerra sotto molti altri aspetti. Tutto il personale che fa capo a lui “dovrebbe essere più aggressivo riguardo alla formazione”, ha detto.
I motivi del conflitto e la preparazione: cosa sappiamo
La nota del generale doveva circolare trai i comandanti subordinati di Minihan il 1° febbraio. La nota emersa in anteprima è stata verificata dal maggiore Hope Crinin. Ai media ha confermato che si basa sugli sforzi fondamentali dell’anno scorso da parte dell’Air Mobility Command per preparare le forze di mobilità aerea per un conflitto futuro, qualora la deterrenza dovesse fallire.
Il generale Patrick Ryder, lo scorso venerdì, ha affermato che la strategia di difesa nazionale degli Stati Uniti prevede la preservazione dell’area indo-pacifica. Miniham ha la competenza per analizzare lo scenario futuro: ha ricoperto una serie di ruoli influenti nel Pacifico a partire dal 2013, con competenza su Cina e Taiwan tra 2019 e 2021.
La nota del generale coincide quindi con lo sforzo del Pentagono di ripristinare 20 anni di guerre di controinsurrezione in Medio Oriente e con l’amministrazione Biden che continua a fornire all’Ucraina miliardi di dollari in assistenza per la sicurezza nel tentativo di respingere un’invasione russa.
La conquista di Taiwan: la data
I funzionari statunitensi hanno offerto messaggi contrastanti su se e quando la Cina avrebbe potuto tentare di conquistare Taiwan. Nel 2021, l’ammiraglio Phil Davidson, allora capo del Comando Indo-Pacifico degli Stati Uniti, predisse che Pechino avrebbe potuto fare un simile tentativo entro il 2027.
Recentemente la maggiore attività nell’area ha ristretto la finestra al 2025. C’è da considerare però che dal suo ingresso nell’Air Force come pilota di C-130 ha fatto dichiarazioni sempre piuttosto agguerrite. La probabilità di un conflitto tra Cina e Stati Uniti si alza per l’incertezza globale, ma le dichiarazioni del generale potrebbe non essere vincolanti.
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