Quanto guadagna un Oss, lo stipendio netto e lordo degli Operatori socio sanitari

Simone Micocci

16 Aprile 2025 - 11:51

Lo stipendio degli Oss, in attesa del rinnovo di contratto 2022-2024, è di poco superiore a 20.000 euro l’anno. Ecco un confronto tra i vari settori, come pure nei confronti degli infermieri.

Quanto guadagna un Oss, lo stipendio netto e lordo degli Operatori socio sanitari

Ti sei mai chiesto quanto guadagna un Oss (Operatore socio sanitario), una delle figure fondamentali per il corretto funzionamento del sistema di cura e assistenza italiano?

Presente tanto in ospedali quanto in strutture residenziali e domiciliari, l’OSS svolge attività finalizzate al benessere fisico e psicologico del paziente, con interventi mirati a supportare le persone non autosufficienti nei gesti quotidiani.

Non è un operatore sanitario in senso stretto come l’infermiere, ma lavora comunque in stretta sinergia con il personale medico e infermieristico, rappresentando un punto di riferimento importante soprattutto in quei contesti dove la fragilità del paziente richiede una presenza costante e attenta.

La qualifica di OSS si ottiene al termine di un corso di formazione professionale riconosciuto dalle Regioni, che prevede ore di teoria e tirocinio (qui il percorso completo). Una volta acquisita la qualifica, le possibilità di impiego sono ampie: l’operatore può essere assunto da ospedali pubblici e privati, Rsa, cliniche, cooperative sociali oppure operare come lavoratore autonomo presso il domicilio del paziente. E oggi, in un mercato del lavoro sanitario sempre più affamato di personale, l’Oss è tra le professioni più richieste.

Proprio per questo, è legittimo chiedersi quanto guadagna un OSS nel 2025. La risposta non è sempre la stessa in quanto dipende da diversi fattori: tipo di contratto, settore di impiego (pubblico o privato), anzianità di servizio e, in alcuni casi, anche dalla Regione in cui si lavora. Ma possiamo tracciare una panoramica aggiornata, tenendo anche conto che lo stipendio degli Oss - come per tutti gli altri lavoratori della Sanità pubblica - sarà presto oggetto di aggiornamento con il rinnovo del contratto 2022-2024, la cui trattativa però è ancora bloccata per via delle richieste economiche e normative avanzate dai sindacati Cgil, Uil e Nursing Up, e non accolte dall’Aran. Secondo quanto riportato nell’ultimo incontro all’Aran e successivamente ribadito dal ministro per la Pubblica amministrazione Paolo Zangrillo, le risorse disponibili ammontano a 3,7 miliardi per la Sanità. Ciò dovrebbe garantire un aumento medio in busta paga di 172 euro al mese per il triennio 2022-2024 e ulteriori 184 euro per il triennio 2025-2027, per un incremento totale medio di circa 356 euro mensili su tredici mensilità.

Ma fino a quando l’accordo non sarà firmato, resta tutto sulla carta.
Passiamo nel frattempo vedere quanto guadagna un Oss oggi, nel 2025, distinguendo tra netto, lordo e differenze tra impiego pubblico, privato e autonomo.

Stipendio netto Oss

Prima di scendere nel dettaglio rispetto a quanto stabilito dai singoli Ccnl, vediamo qual è lo stipendio netto di un Oss.

Nel dettaglio, nel caso di coloro che lavorano in ospedale si va da una retribuzione netta tra i 1.100 e i 1.300 euro (per chi ha almeno 3 anni di esperienza), per poi salire una volta acquisita una maggiore anzianità. Con 20 anni di esperienza, infatti, lo stipendio netto di un Oss che lavora nel Ssn oscilla tra i 1.500 e i 1.800 euro.

Più bassi gli stipendi nelle strutture private (specialmente per chi lavora in cooperativa), dove si va dai 1.000 ai 1.200 euro con 3 anni di esperienza mentre con 20 anni si può arrivare al massimo a 1.600 euro.

Stipendio lordo Oss

A questo punto possiamo vedere gli importi lordi, più precisi, riconosciuti solitamente agli Oss. A tal proposito, nell’ultimo Ccnl della Sanità pubblica (scaduto il 1 gennaio 2022 e per questo in attesa di rinnovo) per l’area degli operatori di cui questi fanno parte (in cui sono passati i livelli da Bs a Bs5) è stato fissato uno stipendio lordo pari a 20.105,34 euro (da dividere per 12 mensilità), quindi 1.675 euro al mese per 13 mesi.

A questo si aggiunge:

  • indennità di specificità infermieristica, pari a 62,81 euro lordi mensili;
  • indennità tutela del malato e promozione della salute: pari a 35,46 euro lordi mensili;
  • indennità di qualificazione professionale: pari a 9,55 euro lordi mensili.

Nel settore privato, invece, il Contratto Sanità di Aris/Aiop fissa per l’Oss una retribuzione lorda all’ingresso di 1.669,36 euro (sempre per 13 mensilità) che dopo 3 anni, e il passaggio a un livello contrattuale B3, sale a 22.070,85 euro annui lordi (comprensivo di tredicesima), quindi 1.697,76 euro ogni mese.

Per quanto riguarda gli Oss impiegati con contratto Cooperative Sociali, invece, dove il livello di riferimento è il D (di cui fanno parte coloro che svolgono professioni sanitarie), la retribuzione base è di 1.511,24 euro per un C3-D1, 1.594,15 euro per un D2.

Compensi Oss con Partita Iva

L’Operatore socio sanitario in qualità di professionista può anche lavorare come privato, persino presso il domicilio della persona da assistere, previa però apertura della Partita Iva (con iscrizione alla Gestione Separata Inps).

In tal caso è il professionista a fissare la propria tariffa, solitamente calcolata a ore.

Non c’è un vero e proprio tariffario che definisce quanto guadagna l’Oss che lavora a domicilio, ma solitamente per ogni ora di servizio viene richiesto un compenso che va da un minimo di 14 euro a un massimo di 20 euro. Tutto, ovviamente, al lordo di tasse e contributi previdenziali, con un netto quindi che a seconda delle circostanze può essere tra gli 8 e i 12 euro l’ora.

Confronto: Oss vs Infermiere, chi guadagna di più?

Fare il confronto tra lo stipendio dell’Oss e quello dell’infermiere è utile per comprendere quanto incida la differenza di formazione, responsabilità e inquadramento contrattuale. L’Oss svolge mansioni di supporto e assistenza diretta alla persona, ma non ha competenze sanitarie autonome: non può ad esempio somministrare farmaci, come pure gli è preclusa la gestione dei piani terapeutici e l’esecuzione di prestazioni invasive.

L’infermiere, invece, è un professionista sanitario con laurea triennale, che assume responsabilità dirette nei confronti del paziente e agisce su indicazione medica o in autonomia secondo protocolli.

Dal punto di vista retributivo, le differenze si notano già all’ingresso. Un infermiere neolaureato nella sanità pubblica guadagna circa 21.600 euro lordi all’anno, cioè poco meno di 1.700 euro al mese lordi. Con l’anzianità e il passaggio a ruoli di coordinamento, può arrivare a superare i 32.000 euro annui. Nella sanità privata, le cifre sono più variabili, ma tendenzialmente inferiori.

Nel 2025, la media nazionale dello stipendio infermieristico è pari a 24.273 euro lordi annui, quindi intorno ai 2.023 euro lordi al mese, distribuiti su tredici mensilità. E nei casi di maggiore esperienza o specializzazione si può arrivare anche a 45.000 euro lordi l’anno.

L’Oss, invece, parte da una retribuzione lorda annua di poco superiore ai 20.000 euro nella sanità pubblica, e resta su cifre più contenute anche con molti anni di esperienza. Il guadagno netto mensile si aggira quindi tra i 1.100 e i 1.300 euro iniziali, per salire - nei casi più favorevoli - fino a 1.800 euro netti con oltre vent’anni di servizio.

Diventare Oss, quindi, conviene ma solo se si cerca una professione rapida da acquisire e molto richiesta. Diventare infermiere è invece più conveniente sul piano economico e di crescita professionale, ma l’iter è più lungo e complicato.

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