Reddito di cittadinanza in scadenza, attenzione all’assegno unico universale per figli a carico: ecco cosa fare per non perderne una mensilità.
Attenzione alla scadenza del reddito di cittadinanza perché c’è il rischio di perdere anche una mensilità di assegno unico universale (Auu).
Due sono i problemi: da una parte il fatto che il reddito di cittadinanza scade dopo 18 mensilità e che per rinnovarlo bisogna attendere fino al mese successivo, con l’inevitabile sospensione di almeno una mensilità. L’altro problema riguarda il fatto che l’assegno unico viene sì pagato in automatico, e senza necessità di presentare domanda, a coloro che percepiscono il reddito di cittadinanza, ma solo per i mesi in cui risultano beneficiari della misura.
È molto importante dunque capire cosa fare quando scade il reddito di cittadinanza perché se non si prendono contromisure c’è il rischio concreto di perdere una mensilità del nuovo assegno unico universale.
Reddito di cittadinanza: quando scade
Il reddito di cittadinanza scade dopo 18 mensilità. Al massimo, dunque, una famiglia può ricevere consecutivamente 18 pagamenti, dopodiché il diritto al Rdc decade e sarà necessario presentare una nuova domanda per rinnovarlo per altre 18 mensilità.
La domanda di rinnovo può essere presentata a partire dal mese successivo a quello dell’ultima ricarica erogata, con i pagamenti del reddito di cittadinanza che riprendono - in caso di valutazione positiva da parte dell’Inps - nel mese successivo a quello in cui viene inoltrata la nuova domanda.
Per calcolare quando scade il reddito di cittadinanza basta contare le mensilità ricevute: la diciottesima sarà l’ultima, con la misura che decade immediatamente dopo. Ad esempio, per chi ha richiesto per la prima volta il Rdc a marzo 2019, con la prima ricarica pagata già dal mese successivo, e non ha mai subito interruzioni (eccetto quella dovuta alla prima scadenza), le 36 mensilità scatteranno già ad aprile 2022, quindi da maggio si potrà presentare domanda di rinnovo.
Reddito di cittadinanza e assegno unico per figli a carico
L’assegno unico per figli a carico viene erogato in automatico ai percettori del reddito di cittadinanza. In tal caso, però, le due misure non sono interamente compatibili, in quanto dal Rdc viene tagliata la cosiddetta quota figlio, per poi aggiungere l’importo spettante a titolo di assegno unico.
Il risultato, quindi, è un reddito di cittadinanza più basso, con il taglio che tuttavia viene compensato dal pagamento di questo nuovo strumento.
La prima mensilità di assegno unico universale per i beneficiari del reddito di cittadinanza è quella in arrivo ad aprile 2022 (e fa riferimento al mese di marzo); per alcuni, ossia per i beneficiari dell’ultima ora, questa potrebbe tuttavia essere l’ultima.
Cosa succede all’assegno unico quando decade il reddito di cittadinanza
Alla scadenza del reddito di cittadinanza, tuttavia, viene meno anche il diritto all’assegno unico. Dunque, in quel mese in cui non è prevista alcuna ricarica, in quanto bisognerà attendere l’esito della domanda di rinnovo, l’Inps non provvederà neppure al pagamento dell’assegno unico universale.
Questo, però, non significa che la mensilità di assegno unico non erogata non si possa recuperare. La soluzione, infatti, è quella di avanzare richiesta per l’assegno unico, così che l’Inps possa provvedere al pagamento diretto per quella mensilità in cui non si risulta beneficiari del reddito di cittadinanza.
Avanzando la richiesta di assegno unico, utilizzando la procedura telematica disponibile sul sito MyInps, oppure chiamando il numero verde o rivolgendosi a un patronato, si evita così di perdere quanto spetta di diritto.
Come non perdere l’assegno unico alla scadenza del reddito di cittadinanza
Per quanto riguarda i percettori del reddito di cittadinanza si applicano, come già visto, delle regole differenti per quanto riguarda l’assegno unico. A tal proposito, dopo aver contattato l’Inps chiedendo chiarimenti su come fare per non perdere l’assegno unico in quel mese di sospensione del reddito di cittadinanza, siamo arrivati a una risposta chiara:
- nel mese in cui il reddito di cittadinanza risulta sospeso, quindi maggio per coloro che ricevono l’ultima mensilità del Rdc ad aprile, è necessario presentare domanda di assegno unico all’Inps, utilizzando la procedura telematica disponibile sul sito MyInps o in alternativa contattando il numero verde Inps oppure rivolgendosi a un patronato;
- nel mese successivo verrà così pagato l’assegno unico direttamente sul conto corrente indicato al momento della domanda;
- una volta avvenuto il rinnovo del reddito di cittadinanza, invece, l’assegno unico tornerà a essere pagato sulla carta Rdc.
Ricapitolando, nel mese successivo a quello in cui viene pagata l’ultima mensilità del reddito di cittadinanza bisogna avanzare sia la nuova richiesta di Rdc (così da procedere con il rinnovo) che la domanda per il pagamento di assegno unico, altrimenti si andrà a perdere una mensilità di AUU.
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