Riforma Codice della Strada 2024, testo, novità e quando entra in vigore

Simone Micocci

20 Novembre 2024 - 14:29

Via libera del Senato al testo della riforma del Codice della Strada 2024. Ecco quali sono i nuovi obblighi, sanzioni e limiti.

Riforma Codice della Strada 2024, testo, novità e quando entra in vigore

Sta per entrare in vigore la riforma del Codice della Strada che introduce nuovi limiti, sanzioni e regole per la patente. Il Senato ha dato il via libera al testo della riforma voluta dal ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture, Matteo Salvini, al fine di ridurre il numero degli incidenti per le strade (dove le vittime negli ultimi anni hanno superato le 3.000 unità).

Una riforma che indice anche sull’utilizzo dei monopattini con l’entrata in vigore di nuovi obblighi che comporteranno anche un costo aggiuntivo vista la necessità di mettere il casco quando si è alla guida, come pure di disporre di una sorta di targa.

Va detto che per quanto l’approvazione da parte del Parlamento non sia stata mai in discussione, vista la maggioranza a sostegno della riforma, dalle opposizioni non sono mancate le critiche. In particolare la segretaria dem Elly Schlein che ritiene che il testo aggiornato della riforma avrà l’effetto opposto vista una “maggiore velocità consentita” e “minori controlli”.

Molto probabilmente si riferisce alle novità volute dal ministro Salvini riguardo agli autovelox, una vera e propria stretta in quanto obbligherà i Comuni a utilizzarli solamente nei casi strettamente necessari.

Ma questo non deve far comunque pensare a un Codice della Strada maggiormente permissivo: per molti aspetti, come ad esempio per chi guida in stato di ebbrezza come pure per chi utilizza lo smartphone al volante, le sanzioni diventano più severe. Così come per chi utilizza i monopattini elettrici per spostarsi in città.

A tal proposito, ecco quali sono le novità più rilevanti del testo che riforma il Codice della Strada, norme che ricordiamo prima di entrare ufficialmente in vigore necessitano anche dell’approvazione da parte del Senato.

Testo riforma del Codice della Strada
(aggiornato dopo l’approvazione da parte della Camera dei Deputati di marzo 2024).

Quando entra in vigore

Dopo l’approvazione da parte del Senato, il testo della riforma del Codice della Strada dovrà essere firmato dal presidente della Repubblica per poi essere pubblicato in Gazzetta Ufficiale.

Per quanto riguarda l’entrata in vigore del provvedimento, bisognerà attendere altri 15 giorni dalla pubblicazione in Gu. Considerando i tempi tecnici, quindi, la riforma del Codice della Strada dovrebbe entrare in vigore intorno alla metà di dicembre.

Nel frattempo quindi continuano a valere le attuali norme, e relative sanzioni. A tal proposito, si ricorda che si fa riferimento alla data dell’infrazione e non a quella della notifica: se ad esempio una sanzione per guida con cellulare viene accertata nel periodo di vacatio legis, la multa verrà calcolata secondo le precedenti regole.

Ricordiamo poi che ci sono norme che non vengono applicate in automatico: bisognerà infatti prima attendere l’approvazione dei relativi decreti attuativi, come ad esempio nel caso dei monopattini elettrici.

Monopattini elettrici

Una delle novità principali, affatto imprevista, riguarda la regolamentazione dei monopattini elettrici. Viene infatti previsto l’obbligo di targa, più precisamente di un contrassegno identificativo adesivo, plastificato e non rimovibile.

Viene introdotto poi l’obbligo di assicurazione per la responsabilità civile verso terzi a carico dei conducenti.

È prevista poi un’estensione dell’obbligo di indossare il casco per tutti, e non solo per i conducenti minorenni. Oltre alle questioni meramente formalistico, il ddl propone anche diverse norme di comportamento. Nel dettaglio, viene introdotto il divieto di circolazione contromano per tutte le strade, anche quelle con doppio senso ciclabile dove per il momento è consentita. Vietata la sosta sul marciapiede.

Oltretutto, ai monopattini elettrici viene permessa esclusivamente la circolazione su strade urbane, con un limite massimo di velocità pari a 50 km/h. Infine, si impone ai gestori dei servizi di monopattini in sharing di installare sistemi di sicurezza che impediscano la circolazione nelle aree vietate.

Semplificati gli accertamenti

Gli accertamenti di violazioni del Codice della Strada potranno essere effettuati da remoto anche per:

  • obbligo di precedenza in corrispondenza delle piste pedonali e ciclabili;
  • divieto di fermata e sosta negli stalli riservati agli organi di polizia stradale, vigili del fuoco e servizi di soccorso, stalli rosa e stalli riservati a disabili, veicoli elettrici, al carico/scarico delle merci e ai servizi di trasporto pubblico.

Guida con cellulare

Sanzioni più severe anche per chi guida con smartphone: si passa infatti da 165 a 250 euro per la sanzione minima, e da 660 a 1.000 per la massima, oltre alla sospensione della patente da 15 giorni a 2 mesi fin dalla prima violazione.

Ancora peggio per chi è recidivo nel biennio: alla sospensione della patente da 1 a 3 mesi si aggiunge infatti una sanzione da 350 a 1.400 euro e la sanzione amministrativa accessoria della sospensione della patente di guida da 1 a 3 mesi.

Inoltre, alla prima violazione vengono decurtati 5 punti dalla patente, 10 punti nel caso di recidiva nel biennio.

Multe autovelox

Con la riforma del Codice della Strada viene accolto l’orientamento della Corte Costituzionale riguardo all’obbligo per le amministrazioni locali di sottoporre gli autovelox a verifiche periodiche al fine di assicurare la funzionalità.

Lato automobilisti c’è una novità più importante: viene messo fine al sistema delle sanzioni multiple. Oggi, infatti, può succedere che in presenza di più autovelox sullo stesso tratto autostradale il superamento del limite di velocità venga accertato più volte.

Per evitare che ci siano troppe multe da pagare viene stabilito che laddove l’accertamento avvenga sullo stesso tratto ed entro la stessa ora, allora la sanzione da pagare sarà una sola, ma quella più grave verrà aumentata di 1/3.

Neopatentati

Una novità particolarmente discussa riguarda l’estensione del divieto di guidare auto “potenti” - così definite – fino al raggiungimento di 3 anni di patente, anziché solo 1. Nel dettaglio, i titolari di patente di tipo B non potranno guidare fino al raggiungimento del limite:

Tuttavia i limiti vengono resi meno severi: il limite di potenza viene fissato in una misura “più ragionevole”, passando da 55 kW/t per gli autoveicoli e 70 kw/h per le autovetture a rispettivamente 75 kW/t e 105 kW.

Bisogna sottolineare che le nuove regole si applicano solamente nei confronti di chi prende la patente dopo l’approvazione della riforma.

Foglio rosa

Cambiano poi le regole per il rilascio del foglio rosa, in quanto sarà obbligatorio aver prima effettuato un certo numero di esercitazioni in autostrada o su strade extraurbane e in condizione di visione notturna, ovviamente affiancati da un istruttore abilitato.

Inoltre, con il foglio rosa diventa vietato trasportare più passeggeri su ciclomotori e motocicli.

Ztl

Per quanto riguarda le Ztl, si prevede una tolleranza del 10% nelle aree in cui è applicato un termine massimo di permanenza. Nessuna sanzione all’uscita, poi, per chi entra nella Ztl prima del momento in cui è entrato in vigore il divieto. La ragione è quella di tener conto di eventuali imprevisti o eventi eccezionali che potrebbero comportare una permanenza involontaria oltre il consentito.

Non sono noti ancora i dettagli, ma ci si aspetta una definizione più precisa per evitare che l’entrata in orario antecedente al divieto costituisca un semplice lasciapassare per girare nella Ztl senza permesso.

Limiti di velocità

Non cambiano i limiti di velocità quanto le sanzioni: il Consiglio dei ministri ha infatti accolto la richiesta dei sindaci di portare a un minimo di 220 e a un massimo di 880 euro l’importo della multa comminata nei confronti di coloro che all’interno del centro abitato commettono, per almeno due volte nell’arco di un anno, una violazione del limite di velocità (di oltre 10 km/h e di non oltre 40 km/h).

In tal caso scatta anche la sospensione della patente per un periodo che va da 15 a 30 giorni.

Guida in stato d’ebbrezza, alcolock

Per chi è già stato condannato per guida in stato di ebbrezza sarà vietata la guida con tasso alcolemico superiore a 0 g/l, anche se inferiore a 0,5 g/l, per evitare la recidiva.

Altrimenti, nei due (per livello 0,8-1,5 g/l) o tre anni (sopra gli 1,5 g/l) di divieto, sarà possibile guidare soltanto con l’installazione dell’alcolock, un dispositivo che impedisce l’avvio del motore in caso di rilevamento di un tasso alcolemico superiore al limite.

Il dispositivo, che dovrà essere regolamentato dal ministero delle Infrastrutture, dovrà essere installato a spese del conducente.

Sostanze stupefacenti

Stretta sull’uso di sostanze stupefacenti, consentendo agli agenti di effettuare immediatamente il prelievo della saliva in caso di sospetto di alterazione psico-fisica.

Le modalità dovranno essere specificate in caso di approvazione, ma si prevede la possibilità di accompagnare il conducente a effettuare il test presso le apposite strutture in caso di impossibilità. L’uso dei cosiddetti “drogometri” non è infatti possibile o efficace.

In caso di positività al test scatta la revoca della patente e l’impossibilità di richiedere un nuovo documento nei 3 anni successivi.

Mini-sospensione e revoca della patente

Per alcune gravi violazioni del Codice della strada, sarà introdotta l’automatica sospensione della patente, senza necessità di approvazione da parte del giudice di pace. Nel dettaglio, si fa riferimento a uno schema preciso basato sui punti posseduti sulla patente:

  • 7 giorni di sospensione per chi ha tra 10 e 19 punti;
  • 15 giorni di sospensione per chi ha tra 1 e 9 punti.

Si prevede, poi, il raddoppio della sanzione – rispettivamente a 14 e 30 giorni – per il responsabile di incidente stradale.

La mini-sospensione riguarda le trasgressioni più pericolose, come il mancato uso delle misure di sicurezza per i bambini, l’uso di dispositivi elettronici durante la guida e la circolazione contromano. Si ipotizza, infine, la revoca definitiva della patente di guida per chi reitera le violazioni più pericolose.

Soste selvagge

Stretta anche alle soste selvagge:

  • la multa per chi sosta nei posti riservati ai disabili sarà di minimo 165 euro e di massimo 660 euro per ciclomotori e motoveicoli, e di minimo 330 e massimo 990 euro per gli altri veicoli;
  • la multa per chi invece sosta alla fermata dell’autobus sale a un minimo di 87 euro e un massimo di 328 euro per i veicoli a due ruote e a 165-660 euro per gli altri.

Abbandono animali domestici

Regole più severe anche per chi abbandona animali domestici (che ricordiamo è già reato). Nel dettaglio, viene stabilita una sanzione maggiorata nel caso in cui il fatto avvenga su strade o pertinenze, in quanto bisogna considerare l’intrinseca pericolosità di tale comportamento che mette a repentaglio la pubblica incolumità.

E laddove l’abbandono dovesse rivelarsi causa di incidente stradale con morte o lesioni personali provate ai danni degli utenti della strada, allora nei confronti del proprietario si considerano le stesse pene previste per i reati di omicidio stradale.

Multe pagate in ritardo

Nei casi in cui le multe per violazione del Codice della Strada dovessero essere pagate in ritardo viene stabilito che la maggiorazione di 1/10 ogni semestre di ritardo non potrà comunque superare il tetto massimo di 3/5.

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