Cos’è la nuova «arma» della Russia, come mette a rischio navi e aerei e perché potrebbe diventare pericolosa.
La nuova arma della Russia mette al rischio il traffico di navi e aerei, ma almeno questa volta si può affermare con sicurezza che non si tratta di un attacco, ma di un semplice effetto collaterale di alcune strategie di difesa. Tutto ha origine dalle strategie di disturbo dei segnali Gps che la Russia mette in campo per difendere i propri beni, che hanno però una potenza tale da interferire con il segnale di navi e aerei nei pressi del mar Baltico.
Non c’è alcun allarme per la sicurezza, ma ciò non toglie che stanno aumentando sempre più i disagi nella circolazione aerea e navale, in particolar modo a partire da dicembre 2023. Certo, le tecniche impiegate potrebbero venire affinate per piegarsi a scopi molto meno nobili della difesa dei propri confini, però per il momento non c’è una minaccia concreta in tal senso.
Anche perché la Russia non è certo la sola potenza mondiale ad affidarsi alle interferenze dei segnali per proteggersi, ma anche per organizzare particolari trasporti a scopi militari e passare così inosservati. La nazione ha già dato prova in passato delle sue grandi capacità, ma di fatto non ha concretizzato molti degli attacchi che aveva minacciato.
La nuova arma russa che minaccia navi e aerei
L’imprevedibilità della Russia e del suo leader incute sempre molto timore, soprattutto ogni volta in cui le sue capacità vengono effettivamente rese note. In questo caso specifico, tuttavia, siamo di fronte a un vero e proprio danno collaterale piuttosto che a un effetto intimidatorio voluto.
Il Defence intelligence service ha recentemente pubblicato proprio la valutazione della minaccia connessa ai disturbi di navigazione sul Mar Baltico, ma della questione si è occupata anche l’Agenzia nazionale per la gestione delle emergenze danese. Gli esperti si sono concentrati sui fastidi accusati nella circolazione di aerei e navi in Danimarca e Svezia, dove in più di un’occasione l’interruzione del segnale radio ha creato notevoli disordini, talvolta richiedendo perfino una sospensione della circolazione.
I ricercatori, basandosi anche sulle rilevazioni delle stazioni, hanno appurato che il problema è dovuto all’interferenza dei segnali radio, spiegando che un’emissione molto forte può soffocare alcuni segnali Gps. L’esperto Henning Heiselberg ha spiegato che accade qualcosa di simile quando non si riesce a sentire l’interlocutore in una stanza molto rumorosa, per far comprendere il meccanismo.
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Ciò è stato ricondotto al Mar Baltico e alle tecniche impiegate dalla Russia per tutelare confini e beni da possibili minacce, soprattutto nell’ambito delle operazioni militari. In particolare, il disturbo dovrebbe provenire dalle zone di Kaliningrad e San Pietroburgo, dove c’è una crescente attività.
Secondo gli esperti non c’è un rischio vitale per il momento, nel senso che non c’è il pericolo di collisioni, naufragi e cadute degli aerei. L’interruzione del segnale rimane però un fenomeno da tenere sotto controllo, considerati i disagi arrecati ai paesi limitrofi, anche in termini economici e logistici. D’altra parte, è molto probabile che queste tecniche diventeranno sempre più diffuse ed efficienti con il tempo, di pari passo con la tecnologia che troverà nuovi strumenti per aggirarle.
L’unico aspetto al momento preoccupante riguarda una tecnica particolare, il cosiddetto spoofing del segnale Gps. Di norma, infatti, il segnale Gps viene interrotto così da ostacolare il traffico (si parla in questo caso di jamming), ma se ne prende atto nell’immediato. Lo spoofing, invece, fa sì che vengano inviati segnali Gps errati. Nella peggiore delle ipotesi, navi e aerei possono perfino sembrare trovarsi in un luogo differente da quello reale. Nulla che gli equipaggi non siano preparati a gestire, ma è evidente che si tratta di uno strumento che può essere davvero temibile.
Va ribadito, però, che la Russia non è certo la sola a utilizzare queste modalità e capacità per proteggere i propri beni. Si tratta di una prevedibile evoluzione delle potenze mondiali che saranno per tutte sempre più raffinate con il progresso tecnologico. È innegabile però che ci sono, e ci saranno sempre più, importanti difficoltà per gli aerei e le navi che si avvicineranno ai punti caldi.
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