Laura Ferrara, eurodeputata del Movimento 5 Stelle, ribadisce l’importanza delle sanzioni Ue alla Russia e in un’intervista a Money.it sottolinea: “Possiamo vivere senza gas russo, non senza libertà”.
L’Ue si appresta a comminare nuove sanzioni nei confronti di Russia e Bielorussia per l’invasione dell’Ucraina. Secondo Laura Ferrara, eurodeputata del Movimento 5 Stelle, la strada da seguire sarà questa “fino a quando non arriverà il cessate il fuoco e le truppe di Mosca lasceranno il territorio ucraino”.
Intervistata da Money.it in occasione della plenaria del Parlamento europeo in cui si è discusso molto proprio della situazione in Ucraina, Ferrara sottolinea che l’Ue “può vivere senza il gas russo, ma non senza libertà”. E sui rifugiati ucraini chiede una risposta forte e solidale: “Vanno accolti tutti quelli che fuggono dalle guerre senza nessuna distinzione”.
L’Ue annuncia nuove sanzioni alla Russia: crede che saranno sufficienti per far quantomeno indietreggiare Putin?
Lo spero. Lo strumento delle sanzioni è un deterrente molto importante: noi pensiamo che debba essere mantenuto e rafforzato fino a quando non arriverà il cessate il fuoco e le truppe di Mosca lasceranno il territorio ucraino. Complessivamente le misure restrittive decise dall’Ue si applicano a 862 persone e 53 entità, uno sforzo notevole per colpire chi direttamente o indirettamente ha delle responsabilità in questo conflitto. Sono rimasta molto colpita anche dalla mobilitazione internazionale di moltissime multinazionali, aziende private e associazioni sportive. Tutto il mondo esprime sdegno contro questo l’atto criminale di Putin.
In che modo l’Ue deve continuare ad agire? Le sanzioni sono sufficienti o servono azioni più forti?
Vanno messi in campo tutti gli sforzi diplomatici necessari per arrivare alla pace. Oggi è previsto un incontro fra i ministri degli Esteri dell’Ucraina e della Russia in Turchia ed è importante che le due parti continuino a parlarsi, anche se io ritengo che questi colloqui debbano avvenire senza la minaccia delle armi e delle bombe. L’assedio di Kiev, che ha ormai riserve di viveri e medicine per una sola settimana, porterebbe a una tragedia dai contorni inimmaginabili.
Le sanzioni hanno ovviamente conseguenze anche sull’economia dell’Ue, basti pensare al gas: è un sistema sostenibile a lungo per l’Ue ed è comunque un sacrificio che è necessario fare?
Possiamo vivere senza il gas russo, non possiamo vivere senza libertà. La guerra di Putin minaccia la pace e la democrazia non solo in Ucraina ma sull’intero continente. La Commissione europea martedì ha presentato la comunicazione RePower Eu. Ci sono importanti novità: il limite temporaneo dei prezzi dell’energia elettrica, la sospensione degli aiuti di stato, gli stoccaggi e gli acquisti comuni di gas, tutti provvedimenti utili a rispondere nell’immediato all’attuale crisi. Tuttavia, per raggiungere l’indipendenza energetica europea, e quindi liberarci dal gas russo, dobbiamo fare di più e aumentare la portata degli investimenti in energia rinnovabile e nel risparmio energetico. Per raggiungere questo obiettivo il Movimento 5 Stelle propone la creazione di un ‘Energy Recovery Fund’, un pacchetto di misure straordinarie, anche compensative, per tutelare le famiglie e le filiere più colpite dall’aumento dell’energia e delle materie prime, e per accelerare al massimo lo sviluppo delle rinnovabili. Il governo italiano sburocratizzi la costruzione di impianti eolici e fotovoltaici, l’Europa ci metta i soldi.
Sui rifugiati quale deve essere la risposta dell’Ue?
Di solidarietà. Vanno accolti tutti quelli che fuggono dalle guerre senza nessuna distinzione. Le immagini che arrivano dall’Ucraina sono agghiaccianti. Con quale umanità si continua a distruggere vite intere? Putin si metta la mano sulla coscienza e la smetta di giocare a Risiko con la vita della povera gente.
Serve un coordinamento comunitario più stretto per evitare che qualche Paese si possa tirare indietro come spesso accaduto su migranti e profughi?
L’Europa offre un tetto ai cittadini ucraini, la Russia glielo distrugge con le bombe. Come Movimento 5 Stelle non possiamo che plaudire all’attivazione della direttiva sulla protezione temporanea. Ciò permetterà di agevolare l’assistenza alle persone in fuga, offrendo diritti immediati in materia di soggiorno, accesso ad alloggi, ai servizi sanitari, sociali e a mezzi di sussistenza. Particolare attenzione dovrà essere rivolta ai soggetti vulnerabili e ai minori, soprattutto quelli non accompagnati, per assicurare tutela legale e accesso all’istruzione. La sfida che dovrà affrontare la macchina della solidarietà sarà vinta se ogni Stato membro farà la sua parte. Le fanfare sovraniste oggi tacciono perché qui è in gioco la nostra stessa sopravvivenza. E noi siamo convinti di essere dalla parte giusta della storia.
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