Sblocco del conto corrente senza successione, quando è possibile e come fare

Ilena D’Errico

22 Luglio 2024 - 00:16

Ecco quando è possibile ottenere lo sblocco del conto corrente del defunto senza dichiarazione di successione, come fare e quali sono le alternative.

Sblocco del conto corrente senza successione, quando è possibile e come fare

Il decesso di un familiare è un momento molto doloroso e nonostante ciò i parenti più vicini devono fare i conti con una serie di pratiche burocratiche impellenti e inderogabili. Fra queste c’è senza dubbio la dichiarazione di successione, un adempimento fiscale indispensabile per il calcolo delle imposte dovute dagli eredi e spesso imprescindibile per lo sblocco del conto corrente del defunto.

Gli eredi, o i soggetti chiamati all’eredità, devono infatti notificare tempestivamente il decesso all’istituto di credito così che quest’ultimo provveda a bloccare il conto corrente per assicurare che non ci siano violazioni. L’utilizzo del denaro del correntista deceduto deve difatti avvenire nel rispetto delle norme successorie e dell’eventuale testamento.

Tanti eredi si chiedono se sia possibile sbloccare il conto corrente del defunto senza la dichiarazione di successione, per i motivi più disparati. Contrariamente a quanto si pensa ci sono delle soluzioni a questi casi, partendo proprio dalle deroghe all’obbligo di dichiarazione. Ecco cosa c’è da sapere.

Quando è possibile sbloccare il conto corrente senza successione

Bisogna sapere che non sempre è dovuta la dichiarazione di successione e in questi casi lo sblocco del conto corrente deve necessariamente avvenire in sua assenza. In particolare, non c’è obbligo di dichiarazione di successione quando tutti i chiamati all’eredità rinunciano all’eredità, ma anche quando sussistono contemporaneamente queste condizioni:

  • sono eredi esclusivamente il coniuge e/o i familiari in linea retta del defunto (genitori, figli, nipoti e così via);
  • l’eredità non supera il valore di 100.000 euro;
  • il patrimonio ereditario non comprende beni immobiliari.

Se ricorrono queste circostanze gli eredi possono chiedere alla banca di sbloccare il conto corrente del defunto anche senza dichiarazione di successione, non sussistendo alcun obbligo legale nella sua presentazione.

Come fare

Per ottenere lo sblocco del conto corrente senza successione gli eredi devono consegnare all’istituto di credito un’autocertificazione, in cui attestare il possesso dei requisiti illustrati che esonerano dall’obbligo di dichiarazione.

L’autocertificazione deve essere compilata e firmata da tutti gli eredi e deve essere allegata una fotocopia del documento d’identità in corso di validità di ognuno. Di norma, le banche mettono a disposizione dei moduli appositi in cui inserire solamente i propri dati e quelli del correntista defunto, ma altrimenti è possibile scriverla in autonomia senza troppe difficoltà.

Nel dettaglio, sarà sufficiente indicare:

  • come oggetto la successione del correntista defunto;
  • dati anagrafici del dichiarante (nome e cognome, data di nascita, residenza);
  • dichiarazione con assunzione di responsabilità dei requisiti di esonero (rapporto di parentela con il defunto, valore del patrimonio, assenza di immobili);
  • data e luogo;
  • richiesta di sblocco del conto corrente con liquidazione in favore degli eredi o di mantenimento dello stesso con subentro degli eredi (quest’ultima opzione soltanto con il consenso di tutti gli eredi);
  • firma.

Bisognerà poi allegare anche il certificato di morte e l’eventuale testamento per la ripartizione delle quote.

Ci sono alternative?

Prima di aver completato questa procedura non è possibile utilizzare il denaro presente sul conto corrente del defunto, anche perché qualora qualcuno dovesse riuscirci andrebbe incontro a conseguenze legali non indifferenti.

Bisogna però ricordare che presentare la dichiarazione di successione non è affatto complesso, soprattutto se si utilizza il modello precompilato dell’Agenzia dell’Entrate. Oltretutto, questo adempimento non configura accettazione tacita dell’eredità, così come l’eventuale utilizzo del denaro per le spese funebri.

La soluzione più pratica, al di fuori delle ipotesi di esonero, è quindi la presentazione della dichiarazione di successione, tenendo conto che può essere effettuata anche da un solo familiare, il quale non necessita neanche dell’autorizzazione degli altri per prelevare il denaro corrispondente alla sua quota, ovviamente dopo l’avvenuto sblocco del conto corrente.

È comunque importante mettersi subito in contatto con l’istituto di credito per avere tutte le indicazioni utili, non solo sui rapporti del defunto ma anche sulle formalità necessarie. Alcune banche, ad esempio, non si accontentano dell’autodichiarazione ma chiedono l’attestazione comunale dello status di eredi.

Esiste poi la possibilità che il defunto avesse preautorizzato le spese per il proprio funerale, cosicché non siano intaccate dal blocco del conto corrente, ma ovviamente non rientranti né nell’eredità né nella disponibilità degli eredi.

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