Se sei stato nominato scrutatore alle elezioni regionali o al referendum puoi rinunciare all’incarico entro 48 ore. Qui di seguito come fare e il modulo da inviare al comune.
Si può rinunciare alla nomina di scrutatore alle elezioni? Se sì, come e per quali motivi?
In questi giorni i comuni italiani interessati alle elezioni amministrative 2020 e al referendum sul taglio dei parlamentari stanno comunicando le nomine agli scrutatori sorteggiati per prestare servizio nei giorni del voto: domenica 20 e lunedì 21 settembre 2020.
Si tratta di una buona possibilità di guadagno che dà anche diritto al permesso elettorale al lavoro e, in alcuni casi, ad un giorno di riposo compensativo. Tuttavia può accadere che non si possa partecipare per impegni improrogabili o motivi di salute.
Rinunciare alla nomina di scrutatore si può, ma servono gravi e comprovati motivi; inoltre la legge stabilisce una tempistica a cui attenersi altrimenti la nomina è da considerarsi valida. Questo vale anche per i presidenti di seggio.
Ecco cosa fare se devi rinunciare alla nomina: modulo pdf da inviare al comune di residenza e documenti da allegare.
COME RINUNCIARE ALLA NOMINA DI SCRUTATORE
I tempi
Come abbiamo anticipato, rinunciare alla nomina di scrutatore alle elezioni è possibile ma c’è una tempistica ben precisa da rispettare: la rinuncia deve essere comunicata (nelle forme che vedremo) entro e non oltre le 48 ore dalla notifica della nomina. Il preavviso, infatti, è indispensabile a procedere al sorteggio di un sostituito, altrimenti si correrebbe il rischio di avere un seggio elettorale con carenza di organico, cosa che potrebbe compromettere il regolare svolgimento della votazione.
Quali motivi giustificano la rinuncia alla nomina
Si può rinunciare alla nomina di scrutatore per gravi e comprovati motivi e non per un banale ripensamento. Ciò perché chi si iscrive all’albo degli scrutatori del comune di residenza manifesta la volontà di partecipare attivamente alle elezioni e dare il proprio contributo alla collettività.
Naturalmente gli imprevisti sono sempre possibili, ad esempio un impegno di lavoro improcrastinabile, un malanno e così via. Il motivo o i motivi della rinuncia devono essere indicati nel modulo da inviare al comune e in alcuni casi sarà necessario allegare anche la documentazione che giustifichi il fatto, ad esempio il certificato del medico dove si attesta l’impossibilità a partecipare alle elezioni per motivi psico-fisici.
Come procedere alla rinuncia (modulo pdf)
Vediamo adesso in quale modo è opportuno comunicare la rinuncia all’incarico. Si hanno due possibilità:
- recarsi di persona presso l’ufficio elettorale del proprio comune;
- inviare il modulo di rinuncia pubblicato sul sito istituzionale del comune di residenza.
Qui riportiamo a titolo esemplificativo il modulo di rinuncia messo a disposizione dal comune di Roma:
Generalmente il comune chiede allo scrutatore e al presidente che rinuncia all’incarico di allegare la copia fronte retro del documento di identità e il certificato medico, se la rinuncia è giustificata da un motivo di salute. In ogni caso le indicazioni dettagliate si trovano sul sito del comune.
Che succede se uno scrutatore non si presenta al seggio
Il preavviso della rinuncia serve a nominare dei sostituti, altrimenti il seggio si troverebbe scoperto. Se uno scrutatore non si presenta nel giorno e all’ora indicata, il presidente deve procedere ad una nuova nomina tra gli elettori presenti; la scelta ricade o sul più giovane dei presenti oppure sul più anziano. La persona nominata deve possedere questi requisiti:
- maggiore età;
- non essere rappresentante di lista;
- cittadinanza italiana;
- saper leggere e scrivere.
Lo scrutatore che non si è presentato e non ne ha dato comunicazione rischia una sanzione compresa tra i 309 e i 516 euro.
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