Se sei una mamma, dal 2025 guadagnerai meno soldi. Complimenti al governo Meloni

Flavia Provenzani

16/10/2024

Stipendi più bassi per le mamme con due figli dal 2025. Facciamo i nostri complimenti al governo Meloni e ci domandiamo dove sia finita quella decantata premura verso le donne madri che lavorano.

Se sei una mamma, dal 2025 guadagnerai meno soldi. Complimenti al governo Meloni

Complimenti a Meloni &co.: se sei una mamma, dal 2025 guadagnerai meno soldi.

Tutta colpa della mancata conferma del bonus mamme per le genitrici con due figli, che nel 2024 godono (almeno quelle con contratto a tempo indeterminato) di una decontribuzione fino a 3.000 euro sul loro stipendio. Ma dal prossimo anno, secondo la più recente versione della Legge di Bilancio 2025, non sarà più così.

È vero, la manovra 2024 già prevedeva che la misura sarebbe stata eliminata per le madri con due figli, mentre per quelle con tre e più figli sarebbe proseguita fino al 2026, eppure la speranza di migliaia di famiglie era che il governo Meloni decidesse di essere fedele a se stesso, e alla tanto decantata attenzione alla genitorialità, confermando un vantaggio in busta paga fino a 250 euro al mese.

Se sei una mamma, dal 2025 guadagnerai meno soldi. Complimenti al governo Meloni

Il governo Meloni ha introdotto il bonus mamme con la Legge di Bilancio 2024, prevedendo per le lavoratrici madri dipendenti un esonero della contribuzione previdenziale (di regola fissa al 9,19%, al lordo di eventuali altri sgravi contributivi), fino a un massimo di 3.000 euro l’anno. Il vantaggio varia al variare del lordo in busta paga e non costituisce un vantaggio netto bensì lordo, ma tant’è che molte, per così dire, ci hanno fatto l’abitudine.

Se fino al 2026 lo sgravio contributivo riguarderà le madri lavoratrici con almeno tre figli, il bonus previsto per le donne con due figli a carico terminerà nel 2024, se le intenzioni del governo non verranno contrastate in fase di valutazione del testo della Legge di Bilancio in Parlamento.

Mancano i soldi. La nuova manovra prevede risorse per 30 miliardi. Di questi, ben 14 miliardi servono per confermare il taglio del cuneo fiscale e i tre scaglioni Irpef.

Ma, nonostante il bonus mamme sia stato criticato nei primi mesi dell’anno per la sua convenienza inferiore al previsto e per l’aumento dell’imponibile fiscale, lo stipendio delle mamme di due figli è oggettivamente aumentato nelle buste paga del 2024. E la sua mancata riconferma per l’anno prossimo costituirà - anche qui, oggettivamente - una diminuzione del netto in busta paga.

In altre parole, le mamme oggi aventi diritto, da gennaio guadagneranno meno di quanto abbiano fatto quest’anno, costituendo agli occhi di molti un vero e proprio colpo al sostegno della genitorialità.

Bastano poche decine di euro, 100, 200 euro in più in busta paga per convincere le famiglie a fare il terzo figlio? Perdonerete la generalizzazione, ma no. Siamo seri.

Poche decine di euro, 100, 200 euro in più in busta paga sono un vantaggio oggettivo per le mamme lavoratrici con due figli a cui ora lo Stato chiede di rinunciare? La risposta è scontata, ma forse non è tutto perduto.

Fino all’approvazione del testo definitivo a dicembre, c’è ancora la speranza che il governo Meloni si accorga del danno che sta per fare e che, magari, così, per sbaglio, si renda anche conto che lasciare indietro le precarie e la autonome madri non sia poi cosa buona e giusta.

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