Raggiunto l’accordo tra Intesa Sanpaolo e i sindacati per l’introduzione della flessibilità su settimana corta (a parità di stipendio) e smart working: ecco come funziona.
La settimana corta viene ufficialmente prevista da un contratto aziendale: è quello di Intesa Sanpaolo, che attraverso l’accordo con i sindacati (Fabi, First, Fisai, Uilca, Unisin) ha introdotto la nuova flessibilità sul lavoro. Un pacchetto che introduce non solo la settimana lavorativa di quattro giorni (con 9 ore al giorno), ma anche la flessibilità in entrata e in uscita e nuove regole per lo smart working.
Con l’accordo si prevede un’estensione della platea di lavoratori che possono beneficiare del pacchetto di flessibilità, parzialmente già esistente per Intesa Sanpaolo. L’adesione al sistema flessibile, finora, è stata molto alta tra i lavoratori della banca: dal primo gennaio, quando è partito il nuovo modello, hanno aderito alla flessibilità 40mila lavoratori, circa il 70% di chi poteva.
Per la settimana corta, invece, le adesioni sono state più di 17mila, cioè il 60% del personale full time delle strutture autorizzate. L’accordo siglato tra sindacati e Intesa Sanpaolo arriva prima del rinnovo del contratto dei bancari: i sindacati presenteranno ad Abi una piattaforma per il rinnovo contrattuale che prevede la riduzione dell’orario settimanale a 35 ore con un aumento di stipendio da 435 euro.
Intesa Sanpaolo, come funzionerà la settimana corta
L’accordo trovato per Intesa Sanpaolo prevede la settimana corta in 40 filiali di grandi dimensioni della Banca dei territori: sarà possibile una riduzione dell’orario da 37,5 a 36 ore settimanali, a parità di stipendio. Il ricorso alla settimana lavorativa di quattro giorni verrà stabilito sulla base delle esigenze tecnico-operative degli istituti, seguendo le regole previste dal contratto collettivo nazionale,
A novembre, inoltre, la sperimentazione della settimana corta sarà estesa a 250 filiali di piccole dimensioni. Si potrà chiedere di accedere alla settimana corta su basa volontaria, lavorando quattro giorni per nove ore quotidiane: si potrà fruire della settimana corta nei giorni di chiusura della filiale, ovvero martedì, mercoledì e giovedì.
Lo smart working e i buoni pasto
Per quanto riguarda lo smart working, partirà la sperimentazione in 280 filiali della Banca dei territori e della Divisione private: sono previste 120 giornale di lavoro da remoto all’anno, che possono arrivare a 140 per alcune lavorazioni. A questo si affianca anche l’aumento dell’indennità dei buoni pasto: per il lavoro agile da casa sale a 4,50 euro al giorno.
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Intesa Sanpaolo, arriva la flessibilità d’orario
Un’altra novità introdotta dall’accordo tra Intesa Sanpaolo e sindacati riguarda l’elasticità dell’orario di entrata: il dipendente potrà iniziare la sua attività in qualsiasi orario tra le 7 e le 10 di mattina, con un conseguente spostamento dell’orario di fine lavoro. Questi nuovi orari flessibili varranno per tutte le modalità di lavoro: sia per lo smart working che per l’attività in presenza.
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