Si può mangiare e bere al supermercato?

Ilena D’Errico

9 Febbraio 2024 - 20:25

Mangiare e bere al supermercato prima di pagare la merce è un reato? Di chi sono i prodotti all’interno del carrello? Ecco cosa prevede la legge in proposito.

Si può mangiare e bere al supermercato?

A chi non è capitato di mangiare e bere al supermercato o di vedere qualche cliente farlo? C’è chi la considera una pratica del tutto inappropriata e chi, invece, non ritiene esserci nulla di scandaloso, considerando che poi i prodotti vengono regolarmente pagati. Consumare il cibo prima di andare in cassa può servire come merenda per intrattenere i bambini, un modo per ottimizzare i tempi facendo la spesa in pausa pranzo o una vera e propria necessità per chi ha problemi di salute. Questa abitudine per alcuni è del tutto normale, ma non sono in pochi a lamentarsene, a volte gli stessi supermercati oppure altri clienti che temono “i furbetti”.

Per quanto possa a prima vista apparire banale, la questione è invece molto interessante anche dal punto di vista legale, perché bisogna tenere conto di molteplici aspetti, dalla normativa sul contratto di acquisto fino alla disciplina del furto e della rapina. Gli acquisti al supermercato si connotano inevitabilmente di caratteristiche singolari, ad esempio perché il cliente non ha la proprietà del bene finché non lo paga, ma ne detiene il possesso (tanto che nessuno può sottrargliela dal carrello, pur non essendo ancora stata pagata).

All’intricata disciplina si aggiungono i regolamenti dei singoli supermercati, ma anche le normative riguardo all’igiene e alla possibilità per l’esercente di somministrare cibi e bevande. Un insieme di incertezze che molto spesso sono causa di liti tra le corsie e in cassa, motivo per cui sarebbe utile - tanto per i clienti quanto per chi lavora nei supermercati - approfondire la questione dal punto di vista legale. Cerchiamo quindi di capire se si può mangiare e bere al supermercato e cosa c’è da sapere.

Il contratto d’acquisto della merce al supermercato

Chi fa la spesa conclude un contratto, ovviamente privo di scrittura e formalità, ma comunque vincolante secondo il Codice civile. Il contenuto essenziale è ovviamente l’acquisto dei prodotti, per il quale il cliente si impegna a pagare il prezzo indicato sugli scaffali. Anche intuitivamente è facile capire che il contratto non si perfeziona da subito, può spesso capitare di mettere dei prodotti nel carrello per poi cambiare idea.

Oltre al fatto che bisogna riporli da dove erano stati prelevati, come semplice norma di educazione, non c’è alcun problema in questo. È possibile anche svuotare completamente il carrello e uscire dal posto a mani vuote, in modo del tutto legittimo. Si evince quindi che questo contratto di acquisto si perfeziona al momento del pagamento, perché è in questa fase che l’acquirente manifesta esplicitamente la volontà di comprare.

Fino a qui il ragionamento logico segue di fatto ciò che prevede la legge, ma per le successive elaborazioni è meglio evitare di generalizzare. Si potrebbe infatti pensare che consumare merce del supermercato prima di arrivare in cassa a pagarla costituisca reato di furto, poiché non si può presumere che il cliente la volesse acquistare. Non è proprio così. La legge non chiede che il cliente la paghi (al fine di perfezionare il contratto), bensì che manifesti l’inequivocabile volontà di acquistarla. Anche iniziare a mangiare o bere il prodotto assolve questo compito, con due fondamentale implicazioni:

  • Non è automaticamente vietato mangiare o bere prima di pagare (e comunque non illegale);
  • il cliente è obbligato a pagare, non può certo posare la merce rimanente.

Accusa di furto per chi mangia e beve al supermercato?

Sottrarre della merce dal supermercato senza pagarla è ovviamente un reato, che si riesca o meno nell’intento. Il reato si configura anche se la merce è stata occultata ma scoperta in cassa, dunque prima di uscire effettivamente dal negozio. La Corte di Cassazione distingue in questi casi tra furto e rapina, ma la distinzione specifica non rileva per comprendere quando può essere accusato chi consuma i prodotti.

Abbiamo infatti detto che iniziare a mangiare o bere un prodotto prima di pagarlo rappresenta senza dubbio una manifestazione di volontà utile al perfezionamento del contratto. Non è però certo semplice capire quando il cliente abbia l’intenzione di pagare e quando invece stia cercando di consumare gratuitamente, ai danni dell’esercizio commerciale.

Nonostante la presunzione di innocenza e l’impossibilità di valutare legalmente l’intenzione, è evidente che i furti nei supermercati sono tristemente diffusi, specie tra i più giovani secondo le statistiche, proprio con questa modalità. Al di là delle situazioni specifiche c’è un preciso principio di legge da applicare in questi casi, bisogna cioè valutare se il prodotto (o la confezione rimanente) viene occultata al fine di non pagare oppure no. Fintanto che il cliente porta con sé ciò che deve pagare, fosse anche la confezione vuota ma munita di codice a barre, non si può parlare di reato. Al contrario, nascondere la confezione nel supermercato (ad esempio abbandonandola vuota sugli scaffali) mostra in modo - quasi - inequivocabile il dolo.

Questo significa che il cliente non è punibile penalmente se arriva in cassa pronto a pagare il prodotto, ma si tratta di condotte difficili da gestire all’interno di un supermercato. Motivo per cui molti lo vietano.

Il supermercato può vietare la consumazione al suo interno?

Il regolamento del supermercato può legittimamente vietare di consumare i prodotti prima dell’acquisto, ma anche prescrivere di non consumare merce portata da fuori. Oltre alle ragioni di controllo e sicurezza, il supermercato potrebbe non avere le autorizzazioni igienico-sanitarie per mangiare e bere all’interno. In presenza di divieto non è ovviamente possibile mangiare e bere nel supermercato, rischiando così di essere espulsi o perfino sottoposti a un divieto di ritorno.

Non sempre queste sanzioni sono effettivamente applicabili, peraltro di solito prassi del supermercato è chiedere di pagare immediatamente, senza procedere oltre. Bisogna comunque assicurarsi di rispettare il regolamento e, se non vieta esplicitamente la consumazione, avere cura di non ostacolare il lavoro di cassieri e vigilanti. Per esempio, si può pagare subito il prodotto da consumare per poi finire la spesa tranquillamente o lasciare la confezione in bella vista sul carrello, per evitare equivoci. Le conseguenze legali, come abbiamo osservato, non ci sarebbero comunque.

Si può mangiare e bere al supermercato?

In sintesi, si può mangiare e bere al supermercato, naturalmente pagando, a meno che sia vietato dal regolamento interno.

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