Tav, il 61% degli italiani è con Salvini: fondi Ue a rischio

Ludovica Ranaldi

04/02/2019

Il programma di approfondimento Quarta Repubblica affronta il tema della Tav con la partecipazione di Salvini, il quale è deciso a portare avanti la linea Torino-Lione. Nel frattempo l’Ue minaccia di riprendersi i fondi già versati.

Tav, il 61% degli italiani è con Salvini: fondi Ue a rischio

A Quarta Repubblica, il conduttore Nicola Porro intervista Salvini sulla Tav, un’opera che sta dividendo la consolidata coppia Lega-M5S nella lotta. I primi sono a favore della linea ferroviaria, come la maggioranza della popolazione, mentre i secondi non risoluti nel contrastarla.

Il botta e risposta tra Salvini e Di Maio sulla questione, sta animando lo scenario politico italiano, ma nel frattempo l’Unione Europea torna a minacciare di riprendersi i soldi investiti nella Torino-Lione.

Sì Tav: la linea positiva di Salvini

Sempre attivo sui temi di attualità politica ed economica, il programma di approfondimento Quarta Repubblica non si lascia sfuggire l’opportunità di indagare sulla linea ferroviaria Torino-Lione.

In Italia la lotta sulla Tav sta andando avanti da 30 anni, ma ora l’Ue ha stretto la presa sul Belpaese che viene chiamato a dare una risposta definitiva. La questione non è così semplice. Infatti Lega e M5S sono in disaccordo, con i primi a favore e i secondi no.

A tal proposito lo studio di rete4 si anima con la presenza di Salvini incalzato dal conduttore Porro nel dare delle risposte che non lasciano dubbi sulla sua linea e se sia finita l’armonia tra i due partiti.

Il vicepremier sostiene che la linea Torino-Lione andrebbe a semplificare i trasporti, consentendo di percorrere la strada in tempi rapidissimi, oltre che arrivati a questo punto si andrebbe in perdita con i costi a causa delle penali e delle sanzioni. Risponde così alla provocazione del condutture che ha mostrato un grafico da cui si evincono fino a che punto siano arrivati i lavori. Sono stati scavati solo 7km di tunnel.

Un altro sondaggio, a opera del programma, sembra dare ragione a Salvini. Infatti circa il 61% dei cittadini ha affermato di essere a favore della linea ferroviaria.

Si è di fronte a un impasse, in cui nessuna della due posizioni predominanti sembra voler cedere. È rottura tra Salvini e Di Maio? Il vicepremier si appresta a smentire questa diceria, sostenendo che si sta lavorando per una soluzione comune e anzi, non ha il minimo rancore nei confronti Di Battista che in queste ultime ore si è scagliato duramente sulla Tav arrivando a parlare di crisi di Governo.

Rallentamenti Tav: Ue minaccia

Sono 30 anni di tira e molla sulla questione Tav, tra coloro che la ritengono un’innovazione che frutterà alla future generazioni e chi ritiene che andrà a gravare sull’economia italiana e ad aumentare l’inquinamento.

La morsa dell’Unione Europea è sempre più stretta chiedendo all’Italia di prendere una decisione.

Infatti a giugno si rivedranno tutti i progetti del Connecting Europe Facility (Cef) e se l’Italia non avrà fatto una scelta, l’Ue provvederà a riallocare i fondi versati per cofinanziare il progetto. Finora sono stati versati 813,8 milioni di euro per permettere che la linea Torino-Lione prendesse vita. Quindi se proseguono i rallentamenti è possibile che l’Italia debba restituire i fondi.

Nel frattempo che Salvini e Di Maio portano avanti la loro disputa, a intervenire è Tonelli che tenta di rassicurare:

L’ Analisi costi benefici sulla Tav è stata decisa da un Governo sovrano che vuole spendere al meglio i fondi pubblici. Ue stia tranquilla, tra pochi giorni avrà, come da accordi, tutta la documentazione

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