Benvenuti nell’era delle crisi multiple: cosa significa e rischi. Il report di WEF

Violetta Silvestri

11/01/2023

Viviamo in un’epoca di crisi in diversi settori: dall’inflazione alla crescita fino al clima, al debito, all’energia. Quali rischi stiamo davvero correndo? Uno sguardo sui 10 pericoli più gravi.

Benvenuti nell’era delle crisi multiple: cosa significa e rischi. Il report di WEF

La minaccia della recessione, la crisi del costo della vita e il crescente peso del debito domineranno l’economia globale nei prossimi due anni, mentre è in corso la lotta per superare la pandemia e la guerra in Ucraina: il Forum Economico Mondiale (WEF) ha elaborato le sue proiezioni nel consueto Global Risks Report.

Il quadro che emerge è quello di un mondo sopraffatto da crisi multiple, scoppiate contemporaneamente su più fronti e dalla potenziale forza distruttiva. Il Global Risks Report, un sondaggio annuale di 1.200 professionisti del governo, delle imprese e della società civile compilato dalla fondazione con sede a Ginevra, suggerisce che ci sarà poca tregua mentre i Paesi sono alle prese con “crisi energetiche, inflazionistiche, alimentari e di sicurezza.”

Quasi 7 intervistati su 10 ritengono che il breve termine sarà caratterizzato da economie volatili e shock multipli, mentre un quinto di loro teme risultati catastrofici entro un decennio.

Quali sono le crisi in corso e cosa aspettarsi nel mondo? L’analisi.

Il mondo nella trappola di crisi multiple: le previsioni WEF

C’è un’immagine interessante, complessa a un primo sguardo, ma molto efficace ed esaustiva che indica la rete di rischi e crisi che intreccia il mondo e i destini di Paesi, popolazioni, persone: è quella che riporta il WEF nel suo sito per sintetizzare la conduzione di crisi multiple scaturita dall’ultimo report.

La riportiamo qui sotto, spiegando che più grandi sono i cerchi, maggiore è il rischio che una situazione influenzi negativamente gli altri e più doppia è la linea di congiunzione, maggiore è la potenza distruttiva del fenomeno rischioso. I colori indicano le categorie di rischi come specificato in basso:

Le interconnessioni tra le crisi Le interconnessioni tra le crisi I rischi nel mondo attuale

La mappa è inquietante e indica come il collasso delle catene di approvvigionamento, l’erosione della coesione sociale e la possibilità che interi Stati falliscano sono le sfere più ampie. E, quindi, pronte a esplodere con conseguenze drammatiche.

Il report arriva in un momento storico cruciale, in cui l’inflazione è ai massimi da quattro decenni in molte economie avanzate, con tassi di interesse molto più elevati di quanto chiunque avesse previsto 12 mesi fa.

Per questo, il documento chiede la cooperazione globale e avverte che se i governi gestiscono male l’attuale crisi, “rischiano di creare disagio sociale a un livello senza precedenti, poiché gli investimenti nella salute, nell’istruzione e nello sviluppo economico scompaiono, erodendo ulteriormente la coesione sociale”.

L’aumento delle spese militari potrebbe ridurre il sostegno alle famiglie vulnerabili, lasciando alcuni Paesi in un perpetuo stato di crisi e frenando l’urgente necessità di affrontare il cambiamento climatico e la perdita di biodiversità.

Nel peggiore dei casi, la “guerra geoeconomica” potrebbe trasformarsi in rimilitarizzazione. È probabile che le rivalità geopolitiche aumentino i vincoli economici e aggravino i rischi sia a breve che a lungo termine, ha rilevato il rapporto.

Il WEF ha anche avvertito che il mondo potrebbe affrontare un periodo di “policrisi”, in cui l’interazione di un gruppo di rischi causa problemi futuri aggravanti. Una di queste minacce potrebbe derivare dalla rivalità per le risorse con gli Stati a competere per le materie prime naturali tra cui cibo, acqua ed energia.

La classifica dei rischi: qual è il maggior pericolo per il mondo?

Il rischio avvertito come più immediato dagli intervistati è la crisi del costo della vita, mentre le maggiori minacce a lungo termine rimangono legate al clima.

Il report ha rivelato che i pericoli considerati più gravi tra 10 anni sono:

  1. fallimento nei confronti del cambiamento climatico;
  2. fallimento nell’adattamento al cambiamento climatico;
  3. disastri naturali ed eventi climatici estremi;
  4. perdita di biodiversità e collasso degli ecosistemi;
  5. fenomeni migratori su larga scala;
  6. crisi delle risorse naturali;
  7. erosione della coesione sociale e polarizzazione sociale;
  8. diffusione di cybercrimes, insicurezza informatica;
  9. confronto geoecomomico;
  10. incidenti e danni ambientali su larga scala

Nell’arco di un decennio potrebbero radicarsi questi fenomeni: l’allarme è lanciato.

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