Le piogge e il maltempo degli ultimi giorni cambiano lo scenario sul fronte dell’emergenza siccità: la crisi idrica non è alle spalle, ma ora i razionamenti potrebbero essere più lontani.
Sembra passata un’eternità, ma neanche un mese fa l’Italia iniziava a interrogarsi in vista dell’estate sull’emergenza siccità. I Comuni davano il via ai primi razionamenti, alle limitazioni dell’uso dell’acqua. Una situazione che ora, in piena emergenza maltempo, sembra lontanissima. Le piogge record di questi giorni hanno provocato danni, distruzione e persino vittime, ma sul fronte della crisi idrica hanno cambiato di molto la situazione.
Una delle conseguenze dell’emergenza maltempo, infatti, è che sul fronte dell’emergenza siccità lo scenario oggi è decisamente diverso rispetto a pochi giorni fa. Il dato di base non cambia, certo: il cambiamento climatico porta eventi estremi, che siano la mancanza di acqua o i disastri causati dai temporali, che hanno conseguenze inevitabili anche sulla popolazione. Ma il quadro, cambiando prospettiva, è oggi molto diverso.
Lo dimostra una nota dell’Autorità di Bacino distrettuale del fiume Po, secondo cui oggi le prospettive sulla quantità di risorsa idrica disponibile nel distretto sono “più ottimistiche”, dopo oltre un anno di siccità prolungata. La situazione è cambiata e questo può essere un importante segnale per l’estate, tanto da poter ipotizzare che non siano più necessari i razionamenti di cui si era discusso nelle scorse settimane.
Siccità, si allenta l’emergenza del fiume Po
Nelle prime due settimane di maggio, spiega l’Autorità, ci si è trovati di fronte a piogge e rovesci diffusi, “talvolta eccezionali nella qualità e con conseguenze anche drammatiche”. Un fenomeno che, insieme alle temperature inferiori alla media del periodo, ha in parte ribaltato la situazione sotto il punto di vista della crisi idrica.
Con le precipitazioni, infatti, “tutte le sezioni principali del Grande Fiume hanno registrato un’importante ripresa dei valori di livello e portata”. Persino tre volte superiori ai livelli di due settimane fa. Un’inversione di tendenza che dipende sia dalle piogge che dai “rilasci dei grandi laghi regolati”.
Stop razionamenti? Ritorna disponibilità idrica
La disponibilità idrica è “in costante ripresa sull’intero distretto”, sottolinea l’Autorità. Anche i laghi sono “prossimi alla loro massima capacità di invaso”. Le temperature osservate a scala di distretto hanno raggiunto valori “inferiori a quelli di riferimento mentre le precipitazioni sono risultati importanti in particolare lungo il tratto medio-inferiore del Po”.
I volumi d’invaso di quasi tutti i grandi laghi sono quindi vicini ai valori massimi di regolazione:
- Lago Maggiore 91,4%
- Lago di Como 74,7%
- Lago di Iseo 100%
- Lago di Idro 53,1%
- Lago di Garda 55%
La portata del Po, secondo le previsioni dell’Autorità, può ancora aumentare in tutte le sezioni a causa delle condizioni meteo attese nei prossimi giorni. Sono previste, infatti, piogge consistenti soprattutto nelle zone dell’Emilia e della Romagna, già duramente colpite dal maltempo di questi giorni.
Stop a consumo dell’acqua, cosa succederà alle ordinanze restrittive?
Nelle scorse settimane diversi Comuni hanno già emesso ordinanze restrittive per limitare il consumo dell’acqua, considerando l’emergenza siccità e le scarsissime piogge dell’ultimo anno. Ora, con una situazione parzialmente diversa, i sindaci si interrogano sul da farsi. Come avvenuto, per esempio, nel bergamasco, dove i primi cittadini hanno chiesto alle autorità se fosse necessarie ritirare le ordinanze che prevedono queste limitazioni.
Gli enti suggeriscono di mantenere, in linea di massima, le restrizioni, soprattutto quando il loro impatto non è particolarmente significativo. In particolare si ritiene che i disagi possano essere minimi e che le restrizioni siano utili anche per sensibilizzare la popolazione sul corretto uso della risorsa idrica.
Le zone più colpite dall’emergenza siccità sono quelle del Nord e del bacino del Po, proprio le stesse che maggiormente stanno soffrendo le conseguenze del maltempo degli ultimi giorni. Sicuramente sul fronte della crisi idrica ora questi territori possono tirare un sospiro di sollievo, ma non è detto che basti. Molto dipenderà da quel che avverrà in estate, dalle temperature e dalle precipitazioni delle prossime settimane. Quindi non si possono escludere nuovi razionamenti, ma di certo oggi la situazione è meno catastrofica di poche settimane fa.
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