Siti italiani attaccati dai russi, compresi Senato e Difesa: cosa è successo

Giorgia Bonamoneta

12/05/2022

Nuovo attacco hacker diretto in Italia. Il gruppo di hacker russo ha rivendicato l’attacco dopo aver agito sui siti istituzionali per circa 4 ore. Cosa è successo?

Siti italiani attaccati dai russi, compresi Senato e Difesa: cosa è successo

I siti delle istituzioni italiane sono stati presi di mira da attacchi hacker provenienti dalla Russia. Nessuno escluso. Persino i siti del Senato e del ministero della Difesa sono finiti sotto attacco. Da metà pomeriggio e per quattro ore questi siti sono rimasti irraggiungibili.

L’attacco informatico di oggi, da tempo preventivato dagli enti di sicurezza informatica, potrebbe essere solo l’inizio. A dirlo è stato lo stesso gruppo di hacker che ha rivendicato l’attacco. Su Telegram il gruppo dei responsabili, che si legge essere vicino al Cremlino, ha scritto che questo attacco hacker: «potrebbe essere l’inizio della vostra fine».

Secondo alcuni opinionisti che hanno trattato la vicenda, l’attacco hacker non è stato casuale, ma è arrivato in risposta alla visita del presidente del Consiglio Mario Draghi negli Stati Uniti.

Siti italiani sotto attacco: quali sono e cosa è successo

Nel pomeriggio di oggi (11 maggio 2022) diversi siti italiani sono stati presi di mira da un attacco hacker. Il gruppo in questione sarebbe il noto Killnet. Il collettivo di hacker da tempo prende di mira persone, istituzioni e governi che stanno dalla parte dell’Ucraina.

I siti italiani rimasti oscurati nel pomeriggio per ben 4 ore, dalle 16:49 alle 20:00 sono stati:

  • Senato;
  • ministero della Difesa;
  • ufficio dell’Istituto Superiore di Sanità;
  • l’Automobile Club d’Italia;
  • il portale Kompass (raggruppa migliaia di aziende e analisi di mercato);
  • l’Istituto di studi avanzati di Lucca (tecnologia digitale);
  • Infomedix Odontoiatria Italia .

Nell’ultimo anno e mezzo l’Italia è stata presa di mira anche in maniera più importante, come nel caso dell’attacco hacker alla regione Lazio. In questo caso, invece, in appena 4 ore è stato ristabilito l’ordine, tranne nel caso del ministero della Difesa. L’unica istituzione che ha, per ora, rilasciato una nota è proprio la Difesa. Sul sito si legge che:

In riferimento alla notizia circolata circa l’impossibilità di raggiungere il sito internet www.difesa.it, lo Stato Maggiore Difesa precisa che la stessa è dovuta ad attività di manutenzione da tempo pianificata, in atto sul sito.

Le dinamiche dell’attacco non sono ancora emerse nella loro interezza, ma sappiamo che si è trattato di un attacco Ddos (Distributed Denial Of Service), il cui scopo è sovraccaricare i server di una rete per renderla inutilizzabile.

Chi è Killnet e cosa sta facendo?

Killnet, il gruppo di hacker che ha attaccato i siti italiani e si dice che sia a stretto contatto con il Cremlino, dall’inizio della guerra si sta impegnando ad attaccare chiunque sostenga le posizioni dell’Ucraina e dell’Occidente contro la Russia. Nei giorni scorsi e nei mesi scorsi sono avvenuti altri attacchi simili, come in Romania, dove è stato preso di mira il ministero della Difesa alle ferrovie. Ancora, in Gran Bretagna, è giunta la minaccia di blocco dei respiratori negli ospedali per far liberare il loro ipotetico capo catturato.

Non è un gruppo nuovo a incursioni, tanto che proprio le attività di questo avevano spinto diversi Paesi ad aumentare il livello di sicurezza per i propri sistemi informatici. Più difficile per l’Ucraina, che la scorsa settimana, è stata presa di mira anche sul fronte informatico. In particolare sono stati catturati i dati di tutti i pensionati ucraini (nome, cognome, indirizzo, password).

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# Russia
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