Pronto per un’estate in spiaggia? Attenzione: le tariffe per il noleggio di ombrelloni, lettini e sdraio sono in rialzo. Ecco dove si paga di più.
È tempo di scendere in spiaggia: le temperature sono in rialzo (rischiamo un’estate torrida), così come purtroppo anche i prezzi per il noleggio di ombrelloni, lettini e sdraio negli stabilimenti balneari.
A condurre l’indagine è Altroconsumo che ha chiesto a 211 stabilimenti balneari di 10 differenti città quanto costa quest’anno un ombrellone con due lettini, una delle richieste più comuni da parte dei clienti.
La risposta non piacerà a chi già pregusta un’estate al mare: ne è risultato, infatti, un aumento generale delle tariffe per ombrelloni e lettini, in media un 4% in più rispetto allo scorso anno.
Un incremento dei costi che già lo scorso anno erano alti, costringendo molte persone a preferire la spiaggia libera per risparmiare. Ma anche qui non mancano i problemi in quanto sono sempre di più le spiagge libere a ingresso contingentato, limitato quindi a un certo numero di persone (con tanto di obbligo di prenotazione).
Una giornata in spiaggia, dunque, rischia di diventare un lusso per pochi.
Quanto costa un ombrellone con due lettini quest’anno
L’indagine di Altroconsumo ha preso in esame alcune delle località balneari più famose in Italia, dando così un’idea di quelli che sono i costi medi per il noleggio di ombrelloni, lettini e sdraio nell’estate 2024.
In particolare, nell’indagine viene considerato il costo di un ombrellone e due lettini a seconda della fila richiesta. Ovviamente, più si sta vicino al mare e maggiore è il costo. La settimana di riferimento è in piena alta stagione: dal 4 al 10 agosto.
A tal proposito, ecco la mappa del costo massimo settimanale nelle 10 località prese in esame.
Come possiamo notare è Alassio, in provincia di Savona, la località più cara. Qui per una settimana in spiaggia si spendono dai 314 (per la quarta fila) ai 392 euro per la prima. Segue Gallipoli in Puglia, una delle mete più gettonate specialmente tra i giovani, con un costo che va dai 197 ai 239 euro.
Ma a segnare il maggior aumento rispetto allo scorso anno è Senigallia (in provincia di Ancona): tuttavia, nonostante una variazione del +8%, con un costo che va dai 134 ai 155 euro è ancora la località più economica (tra quelle prese in considerazione dall’indagine).
Prezzi più abbordabili anche ad Anzio (dai 149 ai 180 euro, per quanto qui non siano disponibili i dati della prima fila), Lignano (dai 131 ai 164 euro) e Rimini (da 124 a 161 euro).
Gli standard sono più elevati ad Alghero (da 197 a 239 euro), Palinuro (da 146 a 209 euro), Viareggio (209 euro, senza alcuna distinzione tra la quarta e prima fila) e Taormina-Giardini di Naxos (da 184 a 215 euro).
Perché i prezzi in spiaggia sono sempre più elevati?
Secondo Altroconsumo una delle ragioni per cui i prezzi in spiaggia continuano a essere elevati, con una crescita ormai costante di anno in anno, è dovuta alla scarsa concorrenza.
Si ritorna quindi all’annoso problema delle concessioni balneari. Altroconsumo ritiene che solo attraverso una riorganizzazione (da autorizzare al più presto) del sistema di rilascio dei permessi per gli stabilimenti balneari privati, attraverso nuovi bandi di gara, possa esserci un ribasso dei prezzi.
È necessario togliere le spiagge ai soliti proprietari, o perlomeno bisogna farli di nuovo concorrere per il riscatto della licenza. Una riforma è quindi l’unica soluzione per rendere accessibili a tutti le nostre, splendide, spiagge.
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