Cos’è lo SPID, come funziona e a cosa serve (ancora) oggi

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16 Ottobre 2024 - 16:33

Cosa significa SPID, il Sistema Pubblico di Identità Digitale? Come richiederlo, attivarlo e usarlo? Ecco vantaggi e funzionalità dello SPID.

Cos’è lo SPID, come funziona e a cosa serve (ancora) oggi

Al giorno d’oggi, ogni cittadino conosce lo SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale), diventato, ormai, uno strumento essenziale per l’accesso ai servizi online della Pubblica Amministrazione (PA) e di molte imprese private. Da quando è stato introdotto nel 2016, il suo utilizzo è cresciuto esponenzialmente, con milioni di utenti che ne hanno carpito utilità e potenzialità. Con lo SPID, d’altronde, si possono eseguire facilmente e velocemente operazioni che spaziano dal pagamento delle tasse alla richiesta di certificati, passando per l’accesso a piattaforme di sanità digitale, iscrizioni scolastiche, iscrizioni ai concorsi e molto altro.

Una spinta all’utilizzo dello SPID si deve grazie all’aumento, negli ultimi anni, delle interazioni digitali e all’obbligo, per molte piattaforme pubbliche e private, di offrire accesso tramite identità digitale.

Tuttavia, il futuro dello SPID non è del tutto certo. Le prospettive indicano che potrebbe essere affiancato o sostituito da altre soluzioni come la CIE (Carta di Identità Elettronica) o l’EU Digital Identity Wallet, uno strumento europeo che punta a rendere uniforme l’accesso ai servizi digitali in tutta l’Unione Europea. In Italia, non a caso, sta prendendo piede l’IT Wallet, per il quale, però, anche lo SPID è una porta d’accesso. Almeno per oggi.

Al di là di possibili evoluzioni, lo SPID rimane nel 2024 un cardine della trasformazione digitale in Italia.

Cos’è lo SPID: il significato di “identità digitale”

Lo SPID, acronimo di Sistema Pubblico di Identità Digitale, è un sistema che consente ai cittadini italiani di autenticarsi online in modo sicuro e certificato, utilizzando un’unica identità digitale. La cosiddetta “identità digitale” rappresenta, in termini semplici, l’equivalente virtuale dei documenti di riconoscimento tradizionali, come la carta d’identità o il passaporto, ma utilizzata esclusivamente per accedere ai servizi online.

L’obiettivo principale dello SPID è facilitare la digitalizzazione del Paese, riducendo la necessità di dover ricordare password diverse per ogni portale e garantendo un accesso sicuro a servizi digitali di vario tipo.

Quando si parla di identità digitale, si fa riferimento a un insieme di credenziali (username e password) che permettono a una persona di essere identificata in modo univoco sui siti web o nelle app che utilizzano SPID. Le credenziali sono rilasciate da specifici provider (Identity Provider), certificati e autorizzati dall’Agenzia per l’Italia Digitale (AgID).

Dal punto di vista tecnico, lo SPID si basa su protocolli di sicurezza avanzati che garantiscono la protezione dei dati personali degli utenti. Ogni volta che accediamo a un servizio tramite SPID, l’identità digitale certificata permette di verificare l’autenticità dell’utente, impedendo accessi non autorizzati o frodi informatiche.

Come funziona lo SPID: tutto quello che c’è da sapere

Il Sistema Pubblico di Identità Digitale (SPID) è un sistema di autenticazione online messo a disposizione dagli Identity Provider (IDP), enti privati autorizzati dal Governo italiano. Coinvolge, quindi, diversi attori, i cittadini, gli Identity Provider e gli enti che offrono i servizi.

Sistemi di sicurezza

SPID è strutturato su tre diversi livelli di sicurezza, che variano in base alla sensibilità del servizio a cui si vuole accedere.

  • Il primo livello prevede solo username e password.
  • Il secondo richiede anche l’uso di un fattore di autenticazione aggiuntivo (ad esempio un codice OTP).
  • Mentre il terzo livello utilizza dispositivi come smart card o chiavette USB crittografiche per la massima sicurezza.

Chi rilascia lo SPID?

Lo SPID viene rilasciato dagli Identity Provider. Gli enti accreditati sono riportati sul sito dell’Agenzia per l’Italia digitale (AGID).

Gli enti accreditati che rilasciano SPID sono:

  • Aruba
  • Infocert
  • Intesa Sanpaolo
  • Namirial
  • Poste
  • Register
  • Sielte
  • Tim
  • Lepida
  • InfoCamere
  • Etna Hitech
  • TeamSystem

Come accedere ai servizi tramite SPID

Gli enti che offrono servizi online hanno integrato l’opzione di accesso tramite SPID nei propri sistemi. Pertanto, per accedere con SPID ti basterà collegarti al sito che offre il servizio di cui hai bisogno e cliccare sulla voce “Entra con SPID”.

Fatto questo, puoi scegliere se inserire le tue credenziali uniche, oppure procedere via app. L’app per accedere con SPID è molto comoda perché ti permette di accedere con pochi click senza neanche dover ricordare le credenziali e, inoltre, è più sicura perché sfrutta il secondo livello di sicurezza.

Ogni provider ha una propria app scaricabile da Play o Apple Store:

  • Poste italiane: PosteID
  • Aruba: Aruba OTP
  • Infocert: MyInfoCert
  • Sielte: MySielteID
  • Intesa Sanpaolo: Intesa Sanpaolo Mobile
  • Namirial: Namirial OTP
  • Register: SpidItalia OTP
  • Lepida: LepidaID
  • InfoCamere: DigitalDNA IC
  • Etna Hitech: EtnaID
  • TeamSystem: TeamSystem ID

Una volta scaricata l’app e inseriti tutti i dati richiesti per accedere a un servizio con SPID, se procedi da PC devi:

  • cliccare in corrispondenza della voce “Entra con SPID”;
  • scannerizzare il QR code che appare a destra;
  • attendere la notifica dall’app sul tuo smartphone;
  • accettare la richiesta di autenticazione inserendo il codice impostato durante la registrazione dell’app;
  • tornare sul sito del servizio e cliccare su “Acconsento”.

Se, invece, procedi da smartphone, devi:

  • cliccare su Accedi più rapidamente / Accedi con app, posizionato in luoghi diversi a seconda del provider;
  • accettare autenticazione sull’app inserendo il PIN;
  • tornare sul sito del servizio e cliccare su “Acconsento”.

Per poter richiedere SPID occorre essere residente in Italia o essere cittadino italiano ed essere in possesso di un documento italiano in corso di validità.

A cosa serve lo SPID nel concreto?

Sono tante le ragioni per cui attivare lo SPID è una scelta conveniente. Si tratta, infatti, di un modo sicuro e veloce per accedere a oltre 5.300 servizi di amministrazioni, enti pubblici e agenzie.

In particolare con SPID puoi accedere:

  • ai servizi Inps: pensione, NASPI, iscrizione lavoratori domestici, richiesta assegni familiari e dell’assegno di inclusione (ADI);
  • ai servizi Inail: presentare denunce di infortunio sul lavoro, richiedere certificati e documenti relativi all’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro;
  • ai servizi delle pubbliche amministrazioni locali e regionali: richiesta di certificati anagrafici, variazioni anagrafiche, pagamento di tasse locali, multe e bollo auto, variazione medico di base;
  • ai servizi dell’Agenzia delle Entrate: dichiarazione dei redditi, pagamento tasse, modello 730 precompilato, consultazione cu, controllo situazione debitoria, versamenti;
  • ai servizi del Miur: per iscrivere i propri figli a scuola;
  • al Registro Imprese Telemaco: utile a imprese, professionisti, privati ma anche cittadini per consultare i bilanci e gli atti di tutte le società;
  • al Portale Servizi Lavoro: informazioni, dati e contenuti relativi alle attività e ai servizi svolti dal ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali;
  • all’app IO: un servizio che mette a disposizione di Enti e cittadini in un unico canale tutti i servizi pubblici digitali;
  • ai servizi offerti da enti privati che aderiscono al sistema: a gennaio 2024, 177 Provider privati hanno iniziato a utilizzare l’identificazione SPID.

Tutti i vantaggi dello SPID

Lo SPID offre diversi vantaggi nell’ambito dell’accesso ai servizi online e della semplificazione delle procedure burocratiche. Infatti, date le tante piattaforme che lo richiedono e lo accettano per qualsiasi tipologia di operazione, rispetto solo a qualche anno fa chi possiede SPID può usufruire di una «corsia preferenziale» in tante situazioni, con notevoli pro.

  • Accesso semplificato: con le stesse credenziali, gli utenti possono accedere a una vasta gamma di servizi online forniti da enti pubblici e privati senza dover creare account e credenziali separati per ciascuno.
  • Velocizzazione della burocrazia: lo SPID non è necessario presentarsi di persona presso gli uffici pubblici per effettuare determinate operazioni. Molte transazioni possono essere gestite comodamente da casa attraverso l’identità digitale.
  • Sicurezza: l’utilizzo di un sistema di autenticazione forte con lo SPID contribuisce a garantire la sicurezza dei dati personali e delle transazioni online, riducendo il rischio di accessi non autorizzati.
  • Risparmio di tempo: eliminando la necessità di ripetere la registrazione e l’autenticazione per ogni servizio online, lo SPID consente un notevole risparmio di tempo per gli utenti.
  • Identità unica e verificata: lo SPID fornisce un’identità digitale unica e verificata, il che è particolarmente utile per la realizzazione di transazioni che richiedono un’identificazione sicura e affidabile.
  • Innovazione digitale: lo SPID favorisce l’innovazione digitale e l’evoluzione dei servizi online, incoraggiando la creazione di nuove applicazioni e servizi che possono essere facilmente accessibili attraverso un’unica identità digitale.

Come ottenere lo SPID: la procedura completa da seguire

Ottenere lo SPID nel 2024 è un’operazione semplice, ma richiede di seguire una procedura standardizzata attraverso uno dei numerosi Identity Provider (fornitori di identità digitale) accreditati. Alcuni step li abbiamo già affrontati nei paragrafi precedenti, ma è bene mettere ordine ed elencare tutti i passaggi dettagliati da seguire.

1) Scegliere un Identity Provider
Il primo passo consiste nello scegliere un Identity Provider tra quelli disponibili e accreditati dall’AgID (Agenzia per l’Italia Digitale). Alcuni dei provider più comuni includono Poste Italiane, Aruba, InfoCert, Sielte e Tim ID. Ogni provider offre diverse modalità di registrazione e, in alcuni casi, anche livelli di servizio a pagamento per opzioni aggiuntive come il riconoscimento a distanza o il livello di sicurezza avanzato.

2) Verifica dei requisiti personali
Per ottenere lo SPID, è necessario avere a disposizione alcuni documenti e requisiti fondamentali.
Un documento di identità valido: carta d’identità, passaporto o patente di guida.
Tessera sanitaria con codice fiscale.
Indirizzo e-mail personale: sarà utilizzato per le comunicazioni ufficiali durante la procedura di registrazione e per l’accesso ai servizi.
Numero di cellulare: necessario per la verifica dell’identità e per la ricezione dei codici OTP (One Time Password) durante l’autenticazione di secondo livello.

3) Registrazione presso il provider scelto
Una volta scelto il provider, la registrazione può essere effettuata direttamente online sul sito del fornitore. Qui, sarà necessario compilare i campi richiesti con i dati personali, caricando i documenti necessari per la verifica.

4) Scelta del metodo di identificazione
A questo punto, l’utente deve scegliere come verificare la propria identità. I metodi variano a seconda del provider e includono:

  • riconoscimento via CIE o CNS: utilizzando la Carta d’Identità Elettronica (CIE) o la Carta Nazionale dei Servizi (CNS) con apposito lettore o tramite smartphone dotati di NFC, è possibile completare la registrazione in autonomia;
  • riconoscimento di persona: alcuni provider, come Poste Italiane, offrono la possibilità di completare il riconoscimento presso gli uffici postali, portando con sé i documenti;
  • riconoscimento via webcam: questa modalità, offerta da provider come Sielte e InfoCert, permette di concludere la registrazione tramite una videochiamata con un operatore, che verificherà i documenti in tempo reale;
  • firma digitale: se l’utente possiede già una firma digitale, può utilizzarla per completare l’identificazione in modo semplice e veloce.

5) Scelta del livello di sicurezza
Durante la procedura, sarà possibile scegliere il livello di sicurezza desiderato per l’uso dello SPID. Come menzionato in precedenza, esistono tre livelli.

  • Livello 1: accesso tramite username e password.
  • Livello 2: richiede, oltre alle credenziali, l’utilizzo di un secondo fattore di autenticazione (generalmente un codice OTP inviato via SMS o generato da un’applicazione).
  • Livello 3: utilizzato per servizi altamente sensibili, richiede l’uso di dispositivi fisici come smart card o chiavi USB crittografate.

6) Conferma e attivazione
Dopo aver completato il processo di verifica, l’Identity Provider invierà una conferma via e-mail con i dettagli dell’account SPID attivato. Da questo momento, sarà possibile accedere ai servizi digitali tramite le credenziali SPID ottenute.

7) Utilizzo su dispositivi mobili
Molti provider offrono app mobili dedicate che permettono di gestire facilmente l’accesso ai servizi SPID direttamente dal proprio smartphone. Queste app spesso integrano anche funzionalità come l’autenticazione tramite impronta digitale o riconoscimento facciale, per rendere più veloce e sicuro l’accesso ai servizi.

La procedura di ottenimento dello SPID può richiedere da pochi minuti a qualche giorno, a seconda del metodo di riconoscimento scelto e del provider utilizzato.

Lo SPID si paga?

Lo SPID, pur essendo uno strumento pubblico e gratuito per la maggior parte degli utenti, presenta alcune variazioni di costo e alternative in base alle esigenze specifiche e al provider scelto.

Molti Identity Provider offrono l’attivazione dello SPID gratuitamente, soprattutto se si sceglie il riconoscimento tramite CIE o CNS, che non richiede l’intervento di operatori umani. Anche il riconoscimento presso uffici fisici, come nel caso di Poste Italiane, è spesso gratuito.

Alcuni provider, tuttavia, applicano tariffe per il riconoscimento a distanza tramite webcam o per il rilascio di SPID di Livello 3, che richiede strumenti di sicurezza aggiuntivi come token hardware o smart card. Questi servizi a pagamento sono pensati per chi desidera un processo di registrazione più veloce o necessita di accedere a servizi che richiedono il massimo livello di sicurezza.

Le alternative allo SPID disponibili oggi

Sebbene lo SPID sia il sistema di identità digitale più utilizzato in Italia, ci sono altre alternative che offrono funzioni simili (ma non uguali). Alcune le abbiamo anche citate, dato che servono proprio per ottenere lo SPID.

  • CIE (Carta d’Identità Elettronica): la CIE può essere utilizzata per accedere a molti servizi pubblici in modo simile allo SPID, grazie al chip elettronico integrato. Tuttavia, richiede un lettore NFC per PC o uno smartphone compatibile. In ogni caso, l’uso della CIE è già in crescita, soprattutto grazie alla sua diffusione tra la popolazione italiana e al fatto che è obbligatoria per tutti i nuovi rilasci di carte d’identità.
  • CNS (Carta Nazionale dei Servizi): anche la CNS consente l’accesso ai servizi digitali, ma è meno diffusa rispetto allo SPID e alla CIE. La CNS utilizza un certificato digitale che deve essere rinnovato periodicamente.
  • EU Digital Identity Wallet: In futuro, una possibile alternativa allo SPID potrebbe essere il «portafoglio di identità digitale» previsto dall’Unione Europea. Questo strumento permetterà di unificare le identità digitali dei cittadini europei e di accedere ai servizi pubblici e privati a livello comunitario. Al momento, è stato rilasciata rilasciata solo una versione parziale in Italia (IT Wallet) ma che verrà potenziata entro il 2026.

Lo SPID andrà in pensione? Cosa sappiamo

Già da un paio d’anni si discute sulla sopravvivenza dello SPID. Il Governo Meloni sembrava inizialmente volerlo sostituire da subito con la CIE, più conveniente per lo Stato, dal momento che, a differenza dello SPID, il costo della carta d’identità elettronica è a carico del cittadino. Tuttavia, lo SPID sopravvive oggi e la sua utilità è essenzialmente garantita almeno fino all’implementazione definitiva del Digital Identity Wallet, il portafoglio digitale comunitario su cui ogni utente potrà caricare i propri documenti. In pratica, questo wallet si propone di essere una versione potenziata di SPID.

Tale «identità digitale europea» permetterebbe di accedere ai servizi pubblici e privati in tutti i Paesi membri, superando i confini nazionali. Lo SPID, in questo contesto, potrebbe essere gradualmente integrato o sostituito, in modo da uniformarsi agli standard europei.

Ad oggi, non ci sono piani ufficiali per la dismissione dello SPID, ma è chiaro che la sua evoluzione o sostituzione con sistemi più avanzati, come la CIE o il portafoglio digitale europeo, è una possibilità concreta. La transizione, tuttavia, sarà graduale e probabilmente verranno mantenute entrambe le opzioni per un certo periodo, così da permettere agli utenti di abituarsi ai nuovi strumenti.

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